In molti tra i tifosi nerazzurri, 
all'annuncio dell'ingaggio del tecnico di San Vincenzo avevano storto il
 naso...Troppo "piangina", troppo integralista riguardo al modulo, 
dimensione troppo italiana (ricordiamo tutti con un sorriso amaro le 
dichiarazioni del Vate di Setubal riguardo alla famosa Coppa di Toscana)
 e provinciale; allo stesso tempo però, dopo aver assistito alla 
tristemente nota "banda del buco" di Stramaccioni, vedere finalmente i 
giocatori non più allo sbando, che seppur nella loro mediocrità sapevano
 come e dove correre o dare la palla (limiti tecnici permettendo) e 
soprattutto vedere due tra i più bersagliati dal pubblico dal palato 
buono della Scala del Calcio, parliamo di Alvarez e Jonathan, rinascere 
dalle loro ceneri e caricarsi sulle spalle questa nuova Inter guidata da
 un "normalizzatore", più di qualcuno aveva preso fiducia e aveva tirato
 un sospiro di sollievo.
Le 
difficoltà si sono palesate però dopo non molto, con l'infortunio di 
Campagnaro e Icardi, nuovo twitterman dopo l'addio di Sneijder, e con la
 benzina incamerata durante la preparazione estiva che si esauriva, 
soprattutto per giocatori come Cambiasso che ormai hanno il serbatoio 
pari a quello di un Mini Califfo, soprattutto se costretti a giocarle 
tutte fino al novantesimo causa inesperienza o inadeguatezza al ruolo di
 playmaker basso e schermo davanti alla difesa. E' dall'addio dei vari 
Veron, Vieira e Thiago Motta infatti che non viene acquistato un 
centrocampista che possa quantomento ambire a diventare titolare in un 
Top Club...i campionati non si vincono con i Karja,i Poli, i Mudingay o 
con un regista come Kovacic costretto a giocare trequartista.
Con
 le prime difficoltà si sono visti anche tutti i limiti di Mazzarri. La 
paura di subire imbarcate è troppo forte e spinge il tecnico a schierare
 la squadra cortissima e con solo una seconda punta a sbattersi da solo 
tra le difese avversarie aspettando l'appoggio di Guarin, che attaccante
 non è e che è più avvezzo al tiro (con scarse fortune), e con Alvarez 
costretto a fare l'interno di centrocampo senza poter sfruttare a pieno 
le proprie qualità offensive. La difesa a 3 può essere un vantaggio per 
una squadra che soffre di amnesie difensive ma è anche un limite, 
invalicabile per l'integralista Walter, dato che limita di molto 
l'impostazione del gioco. La domanda che in molti si pongono è: " che 
senso ha giocare con un centrale in più se questo non sa impostare come 
imposterebbe un Kovacic, strapagato e costantemente panchinato, e 
commette minimo un errore fatale a partita (vedere ad esempio la 
marcatura a 2 metri 2 di Ranocchia su Klose) "?
Quello
 che è sbagliato,almeno secondo il sottoscritto, è il concetto di base. 
Mazzarri fa giocare Taider al posto di Kovacic per mascherare i limiti 
atletici di Cambiasso, stesso motivo per cui non inserisce la seconda 
punta se non in condizioni di svantaggio; Mazzarri schiera Guarin, un 
interno destro, più avanzato perchè meno avvezzo alla copertura e più 
anarchico tatticamente e arretra Alvarez, un trequartista puro, perchè 
più disciplinato e con doti di interdizione maggiori. Come già detto, il
 mister era stato accolto come un "normalizzatore" ma non sta 
rispettando le aspettative visto che non mette tutti nella condizione di
 rendere al meglio, perfino Palacio renderebbe molto meglio con una 
prima punta a liberargli lo spazio e sarebbe più fresco al momento della
 finalizzazione o dell'assist. La normalità, per i limiti tecnici e 
atletici della rosa sarebbe un 4-2-3-1 mascherato (modulo che permette 
una copertura totale del terrenio di gioco),  con Guarin sul 
centrodestra, ruolo a lui più congeniale, Cambiasso o Taider e Kovacic 
davanti alla difesa, Alvarez finto trequartista ad aggredire in prima 
battuta il regista avversario di turno, Palacio seconda punta/esterno 
sinistro e una boa centrale come Icardi o il Principe...
Un
 grande allenatore deve saper anche adattare il sistema di gioco al 
materiale a disposizione (ricordiamo tutti l'abbandono del 4-3-3 dovuto 
all'inadeguatezza di Mancini e Quaresma); il popolo nerazzurro non può 
certo pretendere un gioco spumeggiante alla Klopp ma non può neanche 
sopportare l'impoverimento tecnico dell'11 titolare così come accaduto 
nel primo tempo del derby con il favoloso trio Zanetti-Cambiasso-Taider 
incapaci di tenere o verticalizzare un pallone che sia uno. 
Ci
 auguriamo pertanto che se il mercato e Tohir non verranno in soccorso 
dell'allenatore sarà quest'ultimo a cavare il sangue dalle rape come 
fatto nelle prime giornate stupendo tutti, cercando nuovi schemi che 
diano un pizzico di brio all'asfittica manovra vista nelle ultime 
apparizioni. E' vero che Stramaccioni a parità di giornate aveva 
totalizzato sei punti in più ma è anche vero che sappiamo tutti quanti 
ne ha fatti nel girone di ritorno e non credo che sia il caso di 
Mazzarri, o almeno è quello che ci auguriamo!
GIUSEPPE NIGRO 


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