martedì 22 aprile 2014

CAMBIASSO: LA SQUADRA LAVORA BENE

"Il Parma è una buona squadra e ci aveva messo anche in difficoltà a Milano. Alla fine del Primo tempo era una di quelle partite bellissime per chi la guarda, soprattutto se non sei tifoso di nessuna delle due squadre. Io all'intervallo avevo detto che speravo continuasse ad essere una buona partita ma che alla fine conquistassimo noi i tre punti. La buona Pasqua dipende sì dalla salute della famiglia, ma questo risultato ci dà grande serenità calcistica", questo il commento di Esteban Cambiasso ai microfoni dei giornalisti presenti al "Tardini" al termine di Parma-Inter.


"L'incredibile l'azione del mio palo nel primo tempo? Sono cose che capitano, il calcio è bello anche per questo. L'importante è che altri palloni siano entrati. Sarebbe incredibile il rammarico se il risultato fosse stato diverso. Per me resterà solo un aneddoto.
La squadra ha lavorato bene - prosegue -, speriamo di continuare così. Con questi due risultati fuori casa abbiamo trovato continuità di risultati. Ora speriamo di fare qualcosa di positivo in casa con i nostri tifosi che se lo meriterebbero.

Si parla di giovani e viene preso Vidic che ha 32 anni? Non sta a me giudicare, cosa succederà in questa logica non sono spiegazioni che devo dare io. Riguardo gli argentini e a quelli che voi chiamate anziani, c'è tanta miscela, vedi Alvarez che ha 25 anni. Gli argentini all'Inter sono sempre stati tanti, fin dall'epoca di Herrera, non solo in quella di Cambiasso, Botta o Alvarez. Cosa succederà con quelli con cui si è vinto tanto per anni non si sa, ma che all'Inter ci saranno argentini, come ce ne sono da tutte le parti, è sicuro. Del mio futuro non ho ancora parlato.

Se spero nel Mondiale per l'infortunio di Gago? Ci spero non certo grazie al suo infortunio, ma in base alle mie prestazioni nel club. Spero che Fernando arrivi bene al mondiale perchè è un giocatore importante.

Anche la fortuna un po' girata? Mi conoscete bene, faccio fatica a parlare di fortuna. Credo che la fortuna ce la si debba meritare, si deve fare tutto per diminuire la percentuale di fortuna. Così vuol dire che il lavoro è fatto bene. Poi il calcio è così: ti dà e ti toglie. Dopo tante giornate ti ha dato e ti ha tolto più o meno le stesse cose. Noi possiamo solo lavorare e cercare di dare continuità. Non posiamo fermarci e guardare la classifica, magari senza accorgersi riusciamo anche a strappare il quarto posto".
FONTE http://www.inter.it/it/news/65464


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