lunedì 14 luglio 2014

CALCIO LOCALE - FABIO ANCONA (REAL SAN GIORGIO)" NON PRENDIAMO IN GIRO I GIOVANI"



Il calcio in Italia è una cosa seria, è lo sport nazionale, è praticato da una persona su tre circa, viene vissuto in modo morboso, è argomento di accesi dibattiti a qualsiasi livello, ogni bambino/ragazzo italiano (ma anche nel mondo) sogna di diventare calciatore come è giusto che sia. I ragazzi hanno il diritto di sognare e noi grandi abbiamo il dovere di lasciarli fare ma
soprattutto dobbiamo aiutarli affinchè il loro sport preferito sia la loro gioia e il loro divertimento. Che bel mondo sarebbe, quello del calcio, se tutto fosse improntato sulla crescita sportivo/sociale del bambino/ragazzo, insegnandogli la tecnica individuale, la tattica, insegnandogli a perdere, a vincere, a stare con gli altri condividendo i momenti belli e quelli meno belli, a rispettare i compagni, l’allenatore e il pubblico. Che bel mondo sarebbe se a partire dalle scuole calcio e dai settori giovanili non ci fossero i grandi che vendono sogni e genitori che li comprano, che bello sarebbe se tutti lasciassero andare le cose come devono facendo sbocciare le rose per quello che sono. Non è tutto oro quello che luccica e noi grandi dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a scegliere il giusto, magari il meno bello, il più sacrificato ma il giusto. Il sig. Fabio Ancona, responsabile del settore giovanile del Real San Giorgio, punto di riferimento del progetto societario sui giovani, dice –qui da noi i ragazzi devono crescere calcisticamente e socialmente nel rispetto delle regole, nel rispetto dei compagni con l’intento di migliorarsi e dimostrare il proprio valore per giocare con pieno diritto nella juniores ed aspirare al posto in prima squadra, obiettivi che non devono essere promessi da nessuno ma conquistati da tutti–. Appare abbastanza deciso il sig. Ancona nell’esporre il concetto e ne ha ben donde visto che si è soliti illudere i ragazzi con promesse difficili da mantenere. –Anche noi qui a San Giorgio potremmo promettere ma non è nel nostro stile, vogliamo creare un gruppo di ragazzi che si diverta e che sappia giocare al calcio, vogliamo fare le cose con estrema trasparenza e lealtà consapevoli delle nostre capacità tutelando l’integrità sportiva e morale di ognuno, e poi molto spesso è meglio una verità scomoda che una bella bugia–, parole secche e inequivocabili da parte del responsabile del settore giovanile jonico che devono far riflettere ognuno di noi e stimolarci a cercare, nel nostro piccolo, le soluzioni per migliorare questo splendido mondo che corre dietro ad un pallone: il calcio.

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