È il caso di dire: fermi tutti, ascoltate
il Capitano. Tommaso Troccoli, classe 1988, alla corte del Patron La Volpe,
ininterrottamente, dal campionato 2010/11. Vanta esperienze in campionati di
Eccellenza con Manduria e Noci e poi in Promozione sempre con il Manduria e con
la Stella Jonica. Uomo di sostanza e intelligenza tattica, messo li in mezzo al
campo a catturare palloni, pronto a far ripartire i compagni, uomo che tutti
gli allenatori vorrebbero avere tra i propri undici. Capitano e punto di
riferimento in tutti i sensi, in campo e nello spogliatoio. Tommy qual’è il
segreto di questo sodalizio con i colori gialloblu?
–Credo che il segreto stia nella
bontà della società, seria, costituita da persone corrette e competenti, oggigiorno
una rarità, ma anche nel mio atteggiamento. Ho sempre avuto un comportamento
corretto e irreprensibile nei confronti di tutti. Ho sempre lavorato sodo, con
serietà e professionalità dimostrando attaccamento ai colori.–Tommaso
Troccoli è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti, è quello che sgrida,
riprende, incita e consiglia i compagni in ogni situazione di gioco e anche in
questo quinto anno a San Giorgio non è cambiato nulla, è sempre pronto sul
pezzo imperterrito. Come procede la preparazione? –A dire il vero alcune variazioni
tecniche in corsa non ci hanno permesso di avere continuità, ma fortunatamente
ci siamo assestati e da lunedì si affronterà tutto con uno spirito diverso e
con più decisione. Ma a parte questo chi ci condiziona sul serio è il terreno
di gioco, è improponibile noi rischiamo di infortunarci ogni volta che corriamo
o giochiamo per come è messo male. Spero che si faccia qualcosa.– A
parte le migliorie del terreno, quale è la chiave per fare bene in questo
campionato? –La chiave è il gruppo, cosi come lo scorso anno, anche in questo
campionato il gruppo sarà il punto di forza della squadra. Stiamo insieme da
diverse stagioni e siamo come una famiglia, ci rispettiamo e ci stimiamo dentro
e fuori dal campo. Da un punto di vista tecnico penso che un portiere
d’esperienza con capacità di guidare con sicurezza la difesa sia importante e
poi degli under pronti per la Promozione. In questi campionati gli under fanno
la differenza. Abbiamo bisogno di under che trasmettano sicurezza a noi più
esperti come noi facciamo con loro, del resto io devo sapere a chi affidare il
pallone. Da considerare che gli under di oggi potrebbero essere gli esperti del
domani. E comunque i giovani sono il futuro, hanno fisico, energia e
garantiscono il cambio generazionale quindi avere under di spessore è
fondamentale. Sono sicuro che la società risolverà tutto.– Con quale modulo
preferisci giocare? –L’ideale per me sarebbe il 4-3-3, di cui ho perfettamente acquisito i
movimenti ma anche il 4-4-2 è un modulo con il quale mi trovo bene, fermo
restando che in campo ci mette il mister e ci si deve adeguare a ciò che lui
dispone.– Buona fortuna Tommy
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