lunedì 25 agosto 2014

REAL SAN GIORGIO: PARLA CAPITAN TROCCOLI



È il caso di dire: fermi tutti, ascoltate il Capitano. Tommaso Troccoli, classe 1988, alla corte del Patron La Volpe, ininterrottamente, dal campionato 2010/11. Vanta esperienze in campionati di Eccellenza con Manduria e Noci e poi in Promozione sempre con il Manduria e con la Stella Jonica. Uomo di sostanza e intelligenza tattica, messo li in mezzo al campo a catturare palloni, pronto a far ripartire i compagni, uomo che tutti gli allenatori vorrebbero avere tra i propri undici. Capitano e punto di riferimento in tutti i sensi, in campo e nello spogliatoio. Tommy qual’è il segreto di questo sodalizio con i colori gialloblu?
–Credo che il segreto stia nella bontà della società, seria, costituita da persone corrette e competenti, oggigiorno una rarità, ma anche nel mio atteggiamento. Ho sempre avuto un comportamento corretto e irreprensibile nei confronti di tutti. Ho sempre lavorato sodo, con serietà e professionalità dimostrando attaccamento ai colori.–Tommaso Troccoli è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti, è quello che sgrida, riprende, incita e consiglia i compagni in ogni situazione di gioco e anche in questo quinto anno a San Giorgio non è cambiato nulla, è sempre pronto sul pezzo imperterrito. Come procede la preparazione? –A dire il vero alcune variazioni tecniche in corsa non ci hanno permesso di avere continuità, ma fortunatamente ci siamo assestati e da lunedì si affronterà tutto con uno spirito diverso e con più decisione. Ma a parte questo chi ci condiziona sul serio è il terreno di gioco, è improponibile noi rischiamo di infortunarci ogni volta che corriamo o giochiamo per come è messo male. Spero che si faccia qualcosa.– A parte le migliorie del terreno, quale è la chiave per fare bene in questo campionato? –La chiave è il gruppo, cosi come lo scorso anno, anche in questo campionato il gruppo sarà il punto di forza della squadra. Stiamo insieme da diverse stagioni e siamo come una famiglia, ci rispettiamo e ci stimiamo dentro e fuori dal campo. Da un punto di vista tecnico penso che un portiere d’esperienza con capacità di guidare con sicurezza la difesa sia importante e poi degli under pronti per la Promozione. In questi campionati gli under fanno la differenza. Abbiamo bisogno di under che trasmettano sicurezza a noi più esperti come noi facciamo con loro, del resto io devo sapere a chi affidare il pallone. Da considerare che gli under di oggi potrebbero essere gli esperti del domani. E comunque i giovani sono il futuro, hanno fisico, energia e garantiscono il cambio generazionale quindi avere under di spessore è fondamentale. Sono sicuro che la società risolverà tutto.– Con quale modulo preferisci giocare? –L’ideale per me sarebbe il 4-3-3, di cui ho perfettamente acquisito i movimenti ma anche il 4-4-2 è un modulo con il quale mi trovo bene, fermo restando che in campo ci mette il mister e ci si deve adeguare a ciò che lui dispone.– Buona fortuna Tommy

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