giovedì 23 aprile 2015

FUTSAL FEMMINILE. Andrea Pelagatti: “Puntare sul made in Italy. Ecco come sarà il prossimo mercato”

Le considerazioni di Andrea Pelagatti, Direttore Responsabile de Il Calcio a 5 Femminile e proprietario dell’agenzia internazionale Ap Futsal,  sugli argomenti “caldi” del futsal rosa.

PLAYOFF SCUDETTO / “Si affrontano le migliori sedici squadre d’Italia, il fiore all’occhiello del nostro movimento sportivo. Mi aspetto grande spettacolo ed equilibrio. E’ un altro campionato dove tutte le squadre partono sullo stesso livello, ognuna di loro ha la possibilità di conquistare il titolo. Sarebbe superficiale ‘avventurarsi’ in pronostici. Per farlo in modo serio bisognerebbe seguire gli allenamenti di tutte e sedici le squadre, per avere un quadro generale più chiaro ed essere informati in maniera dettagliata su eventuali infortuni e sulle condizioni psico-fisiche di tutti i team impegnati in questa manifestazione. Mi attendo giocate importanti da parte delle singole giocatrici ma soprattutto prestazioni di collettivo perchè questo è un meraviglioso sport di squadra“.

NAZIONALE / “Siamo in buone mani. Il team azzurro è allenato da Roberto Menichelli che è il miglior allenatore di futsal del mondo. Il commissario tecnico ha iniziato un lavoro importante con giocatrici che non conosceva ma che le sono state segnalate dagli addetti ai lavori delle 40 realtà di Serie A. Sì è affidato ad una “giuria tecnica” con grande umiltà ed è anche giusto visto che è nuovo di questo mondo. La sua competenza tecnico-tattica è una garanzia e il futuro del futsal rosa “azzurro” non potrà che essere brillante come il suo selezionatore“.

FUTSAL MERCATO / Sarà un mercato “povero” dal punto di vista economico ma “ricco” dal punto di vista delle idee. Se analizziamo i primi tre anni di Serie A notiamo come due società scudettata su tre siano sparite – Pro Reggina ed Az Gold Women -. Questo è un trend triste e che va scongiurato. Le giocatrici vanno e vengono mentre le società non possono sparire. Fanno la storia di questo sport e quindi devono durare nel tempo. Per avere una durata che non sia annuale o biennale è necessario non fare il passo più lungo della gamba. Ci vuole lungimiranza. L’obiettivo deve essere la vittoria ma la vittoria deve essere sana e frutto di una programmazione. Non ha senso nè per la società stessa, nè per il movimento investire migliaia di euro su giocatrici straniere, senza avere rientri economici sufficienti perchè questo sport non prevede nemmeno finanziamenti come diritti televisivi, per poi chiudere bottega dopo un anno. Conquistare scudetti così è conquistare successi di Pirro. La continuità a certi livelli è la vera vittoria. E per arrivare a successi del genere è importante non investire montagne di soldi su stelle internazionali ma destinare questo denaro alla creazione di settori giovanili – che dovrebbero essere obbligatori per tutte le squadre di Serie A- e alla formazione di allenatori competenti in materia. Molto società non solo non hanno settori giovanili ma sono allenate da “presidenti padroni”. Come se cani e porci potessero fare il mestiere dell’allenatore. Insomma, il sistema va rifondato dal basso.  Il prossimo mercato sarà il primo tassello in questa direzione. Saranno poche le stelle provenienti dall’estero e sarà molto maggiore la mobilità interna. Quindi si tornerà a puntare con maggiore decisione al made in Italy e questo è un bene ed una boccata d’ossigeno per tutto il movimento. Anche perchè i costi di gestione della Serie A d’Elité saranno molto alti. Senza considerare gli stipendi alle giocatrici, dovrebbero oscillare sui 50.000 / 60.000 euro. Dopo la prima fase a gironi ce ne sarà una seconda dove le squadre del Nord si mischieranno a quelle del Sud.

AP FUTSAL / Un’agenzia unica nel suo genere che offre gratuitamente assistenza a 360° alle giocatrici femminili di futsal. L’unica cosa che chiediamo e la fedeltà e la chiarezza dei ruoli. Perchè l’ho fondata? Per dare un senso alla centinaia di messaggi che ricevo giornalmente su Facebook, Twitter e Wapp. La risposta a tutte queste domande è “Ap Futsal”. Cosa offriamo? Assistenza in sede di mercato, aiutiamo le giocatrici nelle trattative per fare in modo che non vengano fregate e che abbiano diritto all’accordo economico (sarebbe obbligatorio ma in Italia è una eccezione). Cura dell’immagine: siamo nel 2015 non nell’età della pietra. E’ importante che le giocatrici curino la loro immagine a 360°: non conta solo il loro rendimento sul campo ma anche il modo di comunicare e di comportarsi. Bisogna essere professioniste a 360°. Anche attraverso una formazione di questo tipo passa la crescita del movimento. E nessuna può improvvisarsi “professionista” in campi che non le competono. Ma le giocatrici sono umili ed intelligenti e la dimostrazione sta nel fatto che ricevo tante domande e richieste d’ausilio giornalmente ed io sono felicissimo di mettermi al loro completo servizio per renderle professioniste con la “P” maiuscola e garantire loro la spensieratezza di vivere al meglio la loro carriera agonistica e di guadagnare al mese ciò che le è stato promesso. Perchè “Verba volant, scripta manent”.

COMUNICAZIONE E CRESCITA DEL MOVIMENTO / Il mio cavallo di battaglia è noto: “Se hai la migliore giocatrice del mondo e non lo sanno nemmeno nel tuo paesello di due anime hai fallito”. Mi spaventa la superficialità di alcune società che spendono e spandono denaro in giocatrici – alcune volte anche superflue, e trascurano totalmente la comunicazione. Se tu paghi 1000 euro al mese il terzo portiere e poi ad un professionista della comunicazione non offri nemmeno 100 euro al mese stai offendendo la sua professionalità ed anche la tua immagine di società. E’ importante avere un roster competitivo ma è importante anche portare la gente nei palazzetti. E’ un’ Italia dove se togliamo alcune eccezioni, abbiamo palazzetti vuoti ma non perchè alla gente non piaccia questo sport e le sue “eroine” ma principalmente perchè ne ignora l’esistenza. Il miglioramento di questo status quo passa obbligatoriamente nell’investire soldi e tempo anche nella comunicazione e nel marketing. Streaming, riprese televisive, programmi televisivi, foto-gallery delle partite non devono essere una eccezione ma devono diventare una regola. Perchè la prima cosa che si vende è l’immagine e questa deve essere impeccabile e di grande appeal per fidelizzare nuove leve. E’ attraverso meccanismi analoghi che passa la sopravvivenza a certi livelli di questa disciplina sportiva.

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