venerdì 15 maggio 2015

FILOSOFIA DELLO SPORT - Ermeneutica filosofica dell'espressione sportiva

Dietro ogni cosa e attorno ad ogni cosa c'e' sempre un'altra cosa . La cosa in se' vale poco se il contorno l'in se' fa volare. C'e' chi tira calci e pugni e commette un reato e chi tira calci e pugni e diventa famoso. Taekwondo: l'arte di tirare calci e pugni in volo. C'e' tutta la magia e la filosofia dell'estremo oriente in questo sport sud-coreano, arte marziale piu' pratica al mondo. Tra disciplina e insegnamento di vita. Apro un libro di filosofia e leggo di sport, apro un libro di sport e leggo una filosofia. Che mondo strano e' il nostro mondo?
Si dice A per dire B. Si dice A per dire A, ma c'e' chi capisce B. C'e' chi non dice nulla, ma fa sentire tutto. Paolo Marchesini, entrato tempestivamente nella categoria professionistica dei calciatori, dopo una serie di incidenti che gli portarono danni alle ginocchia, rimase sul campo non piu' come giocatore, bensi' come un analizzatore acuto dei comportamenti nel gioco dei suoi colleghi. Marchesini, dunque, non e' solo un ex atleta e conoscitore dell'ambiente calcistico, ma anche un loro ermeneuta: interprete che di ogni empirico fatto sportivo cerca le cause e, quando vi riscontri difetti, ne individua e ne esprime i rimedi. C'e' chi attacca e chi difende. Chi sta in panchina e chi al centro. Puo' far freddo o puo' far caldo, ma sempre ci si imbatte. Si scrive vita, ma si legge campo. La capacita' di capire ogni cosa ed ogni evento si chiama piu' sapienza che scienza.

Cristina Longo 

Nessun commento:

Posta un commento