lunedì 28 ottobre 2013

F1: Vettel conquista GP d'India e quarto titolo.




Red Bull campione costruttori, sul podio Rosberg e Grosjean. Ferrari: Massa 4°, Alonso 11°.


Sebastian Vettel conclude nel migliore dei modi la rincorsa al quarto titolo mondiale di F1. A Nuova Delhi il tedesco della Red Bull vince gara e campionato, regalando al suo team anche il successo costruttori. Nonostante la partenza con gomme morbide, Vettel si impone con facilità, precedendo Rosberg (Mercedes) e Grosjean (Lotus). Ko la RB9 di Webber. Ferrari dai due volti: 4° Massa, solo 11° Alonso, penalizzato da un contatto al via. Doveva essere una domenica difficile per lui e invece Vettel ha dominato come se nulla fosse. Scattato con le gomme morbide, ha percorso solo due giri prima di fermarsi, ma anche la rimonta da oltre metà gruppo è sembrata una passeggiata. Il solo a potergli dare fastidio, per la vittoria parziale non certo per quella finale, poteva essere il suo compagno di box Mark Webber, ma quando era secondo, dopo essersi scambiati le posizioni durante le varie soste, l'australiano è stato costretto dal muretto a fermare la sua monoposto per un problema tecnico a venti tornate dal termine. Fuori l'ultimo ostacolo reale, il resto della corsa è stato una cavalcata solitaria durante la quale la sola preoccupazione della Red Bull, di nuovo regina tra i costruttori, è stata quella di impedire al biondino di correre rischi inseguendo anche il giro più veloce in gara. E così, per festeggiare l'impresa, l'idolo di Heppenheim si è sfogato disegnando cerchi perfetti sul rettilineo d'arrivo: show che gli è costato 25mila euro di multa... Comunque, una volta sceso dalla sua fidata compagna di viaggio, Seb si è inchinato davanti alla sua RB9, rendendo merito a un mezzo che lo ha assecondato in tutto e per tutto. Per quattro anni di fila, come in passato era riuscito solo a Michael Schumacher (cinque volte per lui) e Juan Manuel Fangio. Se, ancora una volta, la corsa di vertice è stata noiosa, dietro si sono dati battaglia. A uscire subito dalla lotta è stato però Fernando Alonso, penalizzato da un contatto al via con Webber, che gli ha rovinato l'ala anteriore, costringendolo a una fermata anticipata. Il suo GP, in pratica, si è concluso lì nonostante nel finale abbia fatto di tutto per strappare almeno un punticino. Il podio, invece, si è deciso solo negli ultimi chilometri. Nico Rosberg è stato protagonista di una gara regolare, chiusa alle spalle di Vettel senza troppi patemi. Per l'ultimo gradino, invece, si sono dati battaglia in tanti. L'ha spuntata Romain Grosjean, risalito dal fondo della griglia dopo qualifiche disastrose e protagonista di un bel duello con Kimi Raikkonen, poi settimo per essere stato costretto a fermarsi a due tornate dal termine con le gomme finite. Grosjean è riuscito a tenere a bada Felipe Massa, a sua volta bravo a contenere Sergio Perez e Lewis Hamilton. Punti importanti quelli raccolti dal brassliano nel giorno difficile di Alonso, anche se la lotta per il secondo posto piloti e costruttori, ora passato alla Mercedes, è ancora apertissima. Nell'era Vettel-Red Bull, ormai è chiaro, bisogna sapersi accontentare.


Di Dario Marchionna

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