domenica 31 agosto 2014

REAL SAN GIORGIO: PARLA LO BIANCO



Andrea Lo Bianco l’uomo dal piede caldo, risolutore di partite intrigate e difficili, l’uomo dell’ultimo tiro, a quasi 33 anni (li compirà a novembre) ha accettato la proposta di riconferma, qui al Real, senza batter ciglio. Attaccante o mezzapunta qual si voglia ha segnato goal a raffica in 3 anni di Juniores a Grottaglie (28 il 1° anno, 27 il 2° anno e 23 il 3° anno) con la quale ha, anche, esordito e giocato in Eccellenza.
Dopo un periodo di completa assenza dai campi ha ricominciato così come aveva lasciato, ovvero segnando goal a volontà con il V. Mazzola Carosino in 1^ Categoria (tre anni sempre in doppia cifra). Talentuoso e richiesto si è visto sbarrare la strada verso categorie superiori da infortuni piuttosto importanti ad entrambe le ginocchia. Ha giocato, inoltre, in Promozione con Stella Jonica, Maruggio e Lizzano, e ancora in 1^ Categoria con la Virtus Francavilla. Oggi e qui con la maglia gialloblu sulle spalle a gongolarsi per la magia dell’ultimo istante in quel di Francavilla Fontana (suo vecchio stadio) la sera del 18 maggio 2014 quando con quella punizione infernale ha consacrato il Real vincitore della finale Play-Off nel campionato di 1^ Categoria 2013/14. Avresti potuto smettere e ritirarti lasciando impressa nella mente di tutti quella magnifica prodezza, ma non l’hai fatto cosa ti ha spinto a proseguire? –Poter continuare a lavorare con questo gruppo, siamo troppo uniti, siamo un gruppo affiatato, nello spogliatoio c’è armonia e quando mi è stato chiesto di rimanere non ho avuto il coraggio di rifiutare. È necessario considerare un’altra cosa altrettanto importante: è troppo bello giocare al calcio e, nonostante l’età, ho ancora tanta voglia di farlo. Voglio mettermi in discussione per l’ennesima volta, così come ho fatto dopo gli infortuni. Voglio vedere fin dove posso arrivare e quanto riesco a stare al passo dei più giovani che corrono tanto e poi voglio superare nuovamente quota 10 goal come l’anno scorso. Penso che mi arrenderò solo quando non avrò più la forza di rincorrere gli avversari.– Dove ti piace giocare? –Preferisco giocare alle spalle di una sola punta, una via di mezzo tra seconda punta e trequartista. In quella posizione, privo di compiti tattici e libero di muovermi a mio piacimento, posso dare sfogo alla mia inventiva e creare situazioni importanti.– Lo scorso anno hai deliziato il pubblico del Real con reti di ottima fattura ma soprattutto caratterizzate da imprevedibilità e spettacolarità come nascono queste conclusioni? –Si, è vero, lo scorso campionato sono riuscito a segnare reti davvero belle ma non sono nuovo a queste performance, anche nei campionati scorsi ho fatto goal di spessore. Non c’è nulla dietro, niente di preparato o predisposto è solo istinto. Del resto io non ho frequentato nessuna scuola calcio, tutto quello che faccio è solo mio non ho avuto istruttori di tecnica individuale o cose simili. Io ci provo sempre sono un istintivo, a volte nel calcio se pensi troppo sbagli e allora via così si prova.– Cosa ti aspetti da questo campionato? –Il campionato di Promozione è lungo, in particolare il girone “B”, è piuttosto difficile ci sono squadre assemblate per stare li su in alto, noi dobbiamo volare basso e guadagnarci una salvezza tranquilla, ne abbiamo le forze e sperare che la salvezza tranquilla di quest’anno sia propedeutica ad un campionato più ambizioso l’anno prossimo.– Caro Andrea ti auguriamo tantissima fortuna e che tu possa dimostrare ancora una volta, a noi tutti, quanto sia un ARMA LETALE.

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