martedì 16 settembre 2014

TERNANA FEMMINILE: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA DIVISIONE CALCIO A CINQUE FABRIZIO TONELLI



Caro Presidente, mio malgrado, sono costretto a rendere pubblico il mio stato d’animo di profonda delusione per quanto avvenuto in questo mese e poco più. Come molti miei colleghi, ho cercato di far crescere questo movimento femminile e ritengo di potermi vantare di essere riuscito a catturare l’attenzione di una città di 110.000 abitanti, l’apprezzamento di una storica società di calcio “Ternana”, di avere conseguito l’obiettivo di fare tre finali sulle sei disputate da quando è stata costituita la serie A femminile. Tutto ciò, purtroppo, non è servito a nulla perché chi gestisce, muove e compone lo scacchiere  delle pedine delle società che compongono la serie A femminile le considera delle entità astratte, e non delle società che hanno dei bilanci e dei programmi che vengono preparati con cura e attenzione.

E’ con estremo stupore che ho appreso della collocazione della Ternana nel girone A il 9 agosto???!!!. Avete sempre sostenuto che i criteri di assegnazione delle squadre ai vari gironi avrebbe tenuto conto delle distanze geografiche, Terni dista da Roma 80 km e 320 da Salerno (la più lunga delle trasferte del girone B). La città più vicina, Firenze, del girone A dista 220 km, senza contare che le trasferte (nel girone B) a Roma sono 5. Voglio  evidenziare che con tale decisione avete penalizzato sia i tifosi ternani che hanno sempre seguito, numerosi, la propria squadra in trasferta, sia la società che è stata costretta a rivedere completamente le sue strategie di bilancio, ad agosto inoltrato dopo un mese circa di rinvii e riaperture delle iscrizioni. Con tale decisione avete penalizzato la città di Terni e la Ternana e favorito le altre squadre nella corsa ai titoli nazionali. Ritengo che i principi di diffusione del futsal, della riduzione dei costi e dell'uguaglianza in questa estate di confusione, siano stati completamente dimenticati. La mia reazione a caldo sarebbe quella di ritirare la squadra, la Ternana Femminile però, come detto già una volta, non è di Raffaele Basile, ma dei ternani.
La città di Terni pur attraversando un periodo economico e sociale difficile (una per tutte la situazione che coinvolge gli operai delle acciaierie AST) ha saputo trovare le giuste modalità, per sostenere la Ternana Femminile comprando, abbonamenti (record assoluto nei tre anni) ed esaurendo sempre i posti al Palazzetto durante le gare amichevoli. Come pure l’amministrazione pubblica, con il personale intervento del Sindaco Leopoldo Di Girolamo, è prontamente intervenuta per permettere a questa società di poter disputare regolarmente il campionato 2014/2015, attraverso la sistemazione del Di Vittorio e altre opportunità. Tutte cose che appartengono a un modo di agire e vivere dello sport di tempi dove tutto era a dimensione familiare e umana, valori che a Terni sono ancora vivi. 
A tutto questo si è aggiunta la decisione di far disputare la Supercoppa il 21 settembre, comunicazione ufficiale, senza preavviso alcuno, del 21 agosto. Non comprendo come decisioni così importanti come gironi e Supercoppa si possano stabilire ad agosto inoltrato quando noi “tutti” si è in ferie e i programmi economici sono stati già decisi. Soprattutto non capisco come nessuno pensi di alzare il telefono e sentire le società coinvolte in aspetti così importanti, ma preferisce la strada della imposizione per poi di dare la versione che ti sta agevolando. Voglio evidenziare che mi sono attivato varie volte con telefonate e sms al Vice Presidente Zaccardi a luglio e ai primi di agosto, senza avere mai risposta. Cosa che mi sembra poco educata nei miei confronti e l’ultima situazione lo dimostra: a luglio si era paventata la possibilità oltre che dei quattro gironi, anche di una giornata dove le tre Supercoppe (A1, Under 21 e Femminile) venissero disputate insieme in un unico giorno al ridosso del periodo natalizio. Il 22 agosto, appena rientrato in Italia, ho chiamato il Vice Presidente Alfredo Zaccardi, esponendo la mia contrarietà per quanto accaduto in merito alla collocazione nel girone A, e facendogli presente che non condividevo la scelta della data per la disputa della Supercoppa visto che fino a quel momento si erano paventate diverse ipotesi tra le quali il periodo natalizio e addirittura gennaio. Mi ha congedato dicendomi che si sarebbe attivato facendomi chiamare dal segretario il lunedì successivo ( 25 agosto c.a.), il segretario Di Felice invece mi ha chiamato solo l’8 settembre, 14 giorni dopo.
Infine, situazione veramente brutta e fastidiosa, nessuno dopo le mie numerose richieste, si è attivato per inviare gli arbitri per la gara internazionale (Ternana Femminile-Atletico di Madrid Femminile) di beneficenza “contro la violenza sulla donne” e meno ancora di presenziare all’evento dove personaggi importanti e un pubblico di ottocento persone e più, ha invece dimostrato cosa significhi lo Sport.
Tutto ciò è la chiara dimostrazione della poca considerazione che si ha verso le società, senza le quali, ricordo, non esisterebbero le federazioni.
Sono certo che questa mia lettera non produrrà alcun effetto se non quello del coro de "i soliti piagnoni", resta il fatto che è stata attuata l’ennesima cattiva gestione per cui diverse società, in primis la nostra, hanno subito un forte danno sia con la composizione dei gironi sia con l’imposizione della data di Supercoppa, non privilegiando il pubblico e lo spettacolo ovvero due elementi fondamentali per il futuro del nostro sport.
Voglio concludere con una considerazione, anni fa insieme ad altri presidenti volevamo costituire un comitato di società femminile per la Serie A. Questa idea fece “agitare i sonni” di qualcuno, all’epoca ci fecero fare un passo indietro. Oggi dico che è stato un errore.

Un cordiale saluto.

Raffaele Basile 

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