mercoledì 3 dicembre 2014

La Pink Bari alla seconda edizione di "Generare culture nonviolente"


La Pink Bari è stata impegnata in una partita lunga cinque giorni.
Tanto è durata la seconda edizione di
"Generare culture nonviolente", la rassegna (organizzata per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne) di seminari, campagne di comunicazione e laboratori, che ha visto Bari protagonista dal 25 al 30 novembre di una fitta serie d’iniziative, tutte mirate a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza di genere, drammaticamente al centro della cronaca quotidiana.


"Generare culture nonviolente" nasce da una rete di collaborazione che ha visto la partecipazione e il sostegno dell'Assessorato al Welfare e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bari, dell’Ufficio del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Consiglio Regionale della Puglia, coadiuvati da quasi 100 organizzazioni cittadine coinvolte, con la speciale partecipazione della Pink Bari.

Il sodalizio di Alessandra Signorile ha aderito con slancio all’intero programma, presenziando con rosa, staff tecnico, medico e dirigenziale agli oltre cinquanta eventi gratuiti che hanno attraversato tutti i municipi del capoluogo pugliese, svoltisi nelle pubbliche piazze e nelle sedi delle realtà promotrici.

Parallelamente, le ragazze di Isabella Cardone (al pari delle loro colleghe di Serie A e B) sono state testimonial della campagna #CISONOANCHEIO: un calcio alla violenza di genere, espressione della sinergia tra il Dipartimento Calcio Femminile della LND e l'associazione D.i.Re (Donne In Rete).

Tutte le calciatrici sono scese in campo contro la Torres con un fiocco rosso al braccio, mentre capitan Di Bari ha vestito la fascia #CISONOANCHEIO creata appositamente per il weekend calcistico del 29 e 30 novembre scorso.

E proprio sabato 29 novembre c’è stato il culmine della kermesse barese, quando la città ha risposto all’appello degli organizzatori percorrendo le strade del centro murattiano, a partire da piazza Umberto, sfilando vestita di rosso contro la violenza sulle donne.
Anzi, di biancorosso: perché c’era anche la Pink Bari. Che ci sarà sempre per
promuovere la condivisione di un vivere rispettoso delle donne e delle differenze, contro gli stereotipi e le discriminazioni, mettendo in fuorigioco tutto ciò che non è amore.




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