lunedì 2 dicembre 2013

LA JUVE VINCE ALL'ULTIMO "RUGGITO": I-0 ALL'UDINESE GRAZIE A LLORENTE!

Nessuno ha mai capito bene come mai il Leone è per principio il “ Re della Foresta”. Ebbene: perché è colui che reagisce alle avversità, è l’animale che col suo potente ruggito riesce ad imporsi e sconfiggere il nemico. Di questa teoria ne è stata una tangibile prova il “ Rey León” bianconero, Fernando Llorente che, oggi, nella giungla dello Juventus Stadium, con un suo potente ruggito, ha avuto ragione, dopo una estenuante battaglia, della “ gazzella” Udinese, portando la Juventus alla vittoria e confermandola al primo posto della classifica di Seria A, con un distacco di 3 punti dalla Roma. Tre punti a parte,per la Juve non è stata affatto una partita semplice dato il carattere ostico e combattivo caratterizzante l’Udinese e l’importanza della gara. Un passo falso dei bianconeri avrebbe messo in pericolo il proprio primato in classifica e permesso alla Roma, appena dietro di un punto, di avvicinarsi. La Juventus conquista subito il monopolio del ritmo. La prima occasione bianconera non tarda ad arrivare: Marchisio arpiona con il tacco e cede la palla a Tevez, il quale esplode un sinistro che Brkic para in volo.
La Juve non insiste nel suo gioco tambureggiante ed aggressivo, però deve fare a meno delle geometrie di Pirlo che al 14’ si ferma a causa di un infortunio. Dalle prime analisi sembrano, tuttavia, non gravi le condizioni del n.21 bianconero, per lui solo forte contusione. Al suo posto entra Pogba.
La Juventus continua così la propria ricerca del vantaggio; che in realtà potrebbe arrivare quando Tevez sfrutta una sponda di Llorente ma non centra la porta. L’udinese non ci stà a fare la vittima sacrificale e, anche approfittando da un retropassaggio “killer stile Galatasaray” di Bonucci,Di Natale che si trova a tu per tu con Buffon e tenta di scavalcarlo con un pallonetto sul quale, però, il portiere bianconero e della Nazionale riesce ad arrivare. Brivido per la retroguardia bianconera. Al 36’ la Juve ci prova ancora con i suoi attaccanti: stavolta è Tevez a provarci con un gran sinistro che finisce in angolo. Poi la Juventus decresce, forse per la smania di trovare a tutti i costi la via della rete, forse perché l'Udinese è brava a spezzare gran parte delle trame offensive avversarie. La ripresa comincia così com'era finita la prima frazione di gioco. La Juventus, probabilmente caricata da Conte durante l'intervallo, aumenta la propria caratura offensiva e si rende pericolosa da corner, senza tuttavia trovare la rete. Anzi, l’occasione più nitida di inizio ripresa capita ai bianconeri friulani al minuto 52 grazie a al “solito” Di Natale che spara a botta sicura dopo un intervento maldestro di Buffon in uscita, ma a togliere le castagne dal fuoco è lo stesso portiere toscano che para anche la seconda conclusione dell’attaccante napoletano. La Juve, passata la paura, continua a spingere e a riversarsi in attacco cercando la via della rete. Al 61’ è ancora Di Natale ad impensierire Buffona con una conclusione, ma il portiere bianconero è reattivo e svetta. Al 64’ e al 65’ doppia occasione Juve con De Ceglie e Llorente: il cross del primo sorvola di poco la traversa; mentre sull’occasione dello spagnolo nasce tutto da un’azione di Pogba si libera di un avversario e mette dentro De Ceglie lo spizzica di testa e Brkic anticipa Llorente in uscita, ma raccoglie male il pallone e gli scappa. Llorente però non è lesto poichè il portiere serbo riesce subito a rimediare al suo errore. Conte inserisce anche Quagliarella per De Ceglie, ordinando all'Apache di ballonzolare sulla trequarti per aggirare la muraglia umana issata dall'Udinese. Assedio. Prima Quagliarella esplode un destro dal limite che trova l'opposizione volante di Brkic, poi Allan è costretto a respingere sulla linea un colpo di testa del Rey Leòn. Conte inserisce anche Quagliarella per De Ceglie, ordinando all'Apache di ballonzolare sulla trequarti per aggirare la muraglia umana issata dall'Udinese. Assedio. Prima Quagliarella esplode un destro dal limite che trova l'opposizione volante di Brkic, poi Allan è costretto a respingere sulla linea un colpo di testa del Rey Leòn. La squadra di Conte a testa bassa, affidandosi soprattutto all’estro di un fresco Quagliarella capace di tirare fuori il jolly che non ti aspetti e alla prorompente forza agonistica di Llorente. E sono proprio loro due i protagonisti delle azioni più pericolose di fine partita. Al minuto 86 è Quagliarella che si gira su un avversario e scarica un violento destro da fuori area su cui Brkic è bravo a salvare. Sul calcio d'angolo seguente ci prova Pogba di testa, ma il pallone era già uscito. Solamente due minuti più tardi arriva un’altra ghiotta occasione per la squadra di Conte di portarsi in vantaggio stavolta con Llorente che colpisce di testa su corner di Tevez, ma dove non arriva il portiere friulano Brkic, arriva Gabriel Silva che salva sulla linea. La porta friulana sembra stregata e la partita si avvia verso un pareggio, ma c’è qualcosa nell’aria che fa pensare ad un altro epilogo, un’aria che con la sua altezza solo lui può cogliere: Fernanado Llorente. E’ il minto 90 quando negli ultimi assalti bianconeri, il cross rimesso in mezzo da Marchisio carambola in area, il tiro di Lichtsteiner è sporcato di testa da Llorente che abbatte Brkic e firma l'1-0 della Juventus.
E finisce così, con la vittoria inaspettata della squadra di Conte proprio all’ultimo resprio, con la zampata del suo “ Rey León” Fernando Llorente, un ruggito che consegna alla Juve 3 punti insperati che le consentono di allungare il proprio vantaggio sulla Roma. In questa sconfitta, tuttavia, gli sconfitti non sono “ sconfitti”: l’Udinese dal canto suo, si è dimostrata squadra arcigna e competitiva, capace di dare del filo da torcere alle grandi e che ha avuto il demerito o la sfortuna di trovare sulla sua strada un Buffon in giornata di grazia.
L’allenatore dei bianconeri, Antonio Conte, commenta così la vittoria:” Oggi abbiamo affrontato una squadra che stava benissimo fisicamente e sono le partite che l'Udinese preferisce fare, tu attacchi e loro sono straordinari nelle ripèartenze. Siamo stati bravi ed anche fortunati in aclune situazioni, ma abbiamo fatto la partita dando così dimostrazione che nonostante fosse la terza partita in 7 giorni, di stare molto bene creando molte occasioni. Buffon sì bravo, ma Brkic eccezionale".
Di uno spirito diametralmente opporto, quello dell’allenatore dei friulani, Guidolin: "Si sta male - ammette Guidolin ai microfoni di 'Sky Sport' - molto male per aver perso così. Ma questo è il calcio. C'è tanta amarezza e delusione e mi spiace molto per i miei giocatori che meritavano qualcosa di più. Ai ragazzi ho detto che sono stati bravi, hanno interpretato bene la gara giocandocela bene sul piano del ritmo e creando anche qualche occasione da gol. Purtroppo abbiamo retto a lungo, ma non siamo riusciti a fare punti". Un plauso và fatto proprio al match-winner della gara, quel Fernando Llorente, così atteso e così criticato agli inizi: lui e tutta la Juve hanno avuto pazienza, si è atteso che il basco si inserisse bene negli schemi tattici di Contee che capisse lui stesso l’enorme apporto in fatto di gol che poteva portare. C’è voluto tempo, ma ora l’attaccante basco si stà dimostrando determinante ed essenziale nel gioco juventino. ARRIVATO! La Juve vince con i due suoi “ presunti pacchi” Buffon e Llorente: se essere giudicati finiti, significa sfoderare prestazioni come quelle di oggi, allora meglio rimanere pacchi!

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