martedì 1 aprile 2014

F1: Lewis Hamilton domina nel GP della Malesia




Rosberg e Vettel sul podio. Alonso 4° batte Hulkenberg nel finale. Gara rovinata al cambio gomme per Ricciardo, ritirato. GP in salita per Raikkonen, 12°

Lewis Hamilton trionfa a Sepang, in tandem con Rosberg, 2°. Una doppietta importante per Mercedes. Vettel (3°, Red Bull) completa il podio. Alonso (Ferrari) è 4°, battendo nel finale Hulkenberg (5°, Force India). Button (McLaren) 6° davanti alle Williams di Massa e Bottas. Gara rovinata per Ricciardo (Red Bull), penalizzato e ritirato dopo un cambio gomme disastroso. E' invece una foratura al via che rovina la corsa di Raikkonen (Ferrari), 12°.
Nella torrida Sepang le Mercedes dettano legge. Al via Hamilton parte e allunga subito in solitaria. Vettel perde invece la seconda posizione, passato da Rosberg e anche all'arrembante Ricciardo, che gli sfila anche la terza piazza. Dietro Alonso deve difendersi dall'attacco della Force India di Hulkenberg, ancora una volta insidiosa nei confronti della Ferrari. Mentre Raikkonen scatta come un leone, ma nella bagarre iniziale rimedia una foratura della posteriore destra. Destinazione box per Kimi, che paga l'errore di Magnussen (poi penalizzato con 5" di stop&go) che con l'ala della McLaren urta la gomma della Rossa. Il pit anticipato relega il finlandese in 20.ma posizione.
Una decina di giri che corrono veloci, e arriva il primo giro di pit-stop per i big: Alonso entra all'undicesimo passaggio, seguito poi da Ricciardo, che proprio all'uscita dai box ingaggia una bel test-a-testa con il ferrarista, battendolo senza esitazioni. Stessa storia per Vettel, che al giro 14, rientra in pista appena davanti a Daniel e Fernando. Ma Seb si ritrova a gestire "il tappo" della Williams di Bottas che, per qualche curva, rallenta la Red Bull. Filano invece lisci i cambi gomma delle due Mercedes, che al giro 17 si ritrovano stabilmente al comando: Hamilton leader della corsa e Rosberg che segue a +9.6. Nelle retrovie Raikkonen lotta invece con Ericsson per il 17° posto, condizionato però da alcuni problemi di regolazione sul volante e il DRS della Ferrari.
Team radio Mercedes, che avverte Hamilton di "gestire" il motore, tra potenze e setting del software. In compenso l'indicatore del consumo di Lewis dice che, nonostante i giri veloci, l'inglese è uno dei piloti che consuma meno! Restano invece stabili i distacchi tra gli inseguitori, con Rosberg, Vettel e Ricciardo che fanno i passisti. Mentre al giro 25 inizia a perdere leggermente terreno Alonso, in crisi con il deterioramento delle gomme. Per la gioia di Hulkenberg che recupera terreno sulla Ferrari. Intanto Raikkonen viene doppiato da Hamilton.
Altra sosta ai box per Vettel, poi Rosberg, al giro successivo. Situazione che permette alla Red Bull di tornare negli scarichi della Mercedes. Mentre si ferma anche Hamilton, che cede provvisoriamente il comando ad uno strategico Hulkenberg, sempre con un cambio gomme in meno. Al giro 35° le posizioni sono però ristabilite, con Hamilton davanti a tutti con +12" su Rosberg. Nico, però, trova lo spunto per riprendere margine su Vettel che lo insegue. Ricciardo è in crisi con i consumi (flussometro ancora k.o.) e si trova staccato a +9". Alonso tiene la quinta piazza, amministrando il gap da Hulkenberg, tornato alle sue spalle dopo la sosta. Dietro Button, Massa, Botta e Magnussen si giocano il piazzamento in top ten.
Quando mancano 15 giri al termine, l'affidabilità e i consumi si fanno critici per tutti. Rosberg si vede minacciato da Vettel, e deve spingere l'acceleratore. Allo stesso modo Ricciardo vede Alonso negli specchietti. Tanto che Daniel anticipa il cambio gomme al passaggio numero 41, ma dopo la ripartenza l'australiano si ferma qualche metro più avanti. L'anteriore sinistra è stata fissata male. Corsa dei meccanici Red Bull. che riportano l'auto indietro per avvitare correttamente lo pneumatico. Ma intanto è una gara buttata per Ricciardo, che poi rientra 14°. Ma la sfortuna dell'australiano non è finita. L'alettone anteriore cede nella parte destra, costringendo Daniel ad un nuovo pit-stop. Rientra 16°, ma come se non bastasse, la Direzione Gara lo penalizza con uno stop&go (10") per violazione delle norme di sicurezza nel cambio gomme. E' quindi definitivo il ritiro dell'australiano, degno erede di Webber anche per quanto riguarda la fortuna...
Finale agitato anche per Alonso, ma in positivo. Fernando è 5°, impegnato a stampare giri veloci per riprendere Hulkenberg. Dietro Button prova a resistere agli attacchi delle Williams di Massa e Bottas, impegnate anche tra loro per una lotta in casa. Con tanto di ordine di scuderia ignorato da Felipe, che non lascia passare il compagno.
Sventola la bandiera a scacchi per Hamilton, che firma il suo primo successo stagionale - il 23° in carriera come Nelson Piquet - e si piazza in seconda posizione nella classifica piloti, con 25 punti. Rosberg è invece 2°, regala la doppietta alla Mercedes, ma si prende il comando del mondiale, con 43 punti. Vettel completa il podio, precedendo Alonso, che riesce a sfilare la quarta piazza alla Force India in crisi con le gomme. Fernando è terzo nella classifica iridata, con 24 punti. Uno in più su Button, che lo segue anche al traguardo, 6°. Beffa finale invece per Raikkonen, battuto in volata sul traguardo, dietro per solo 1 decimo alla Lotus di Grosjean. Domenica 6 Aprile tutti di nuovo in pista per il GP del Bahrain.

By Dario Marchionna

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