sabato 8 novembre 2014

10 DOMANDE 10: INTERVISTA A MR. FRANCESCO RUSSO


A distanza di un anno, Francesco Russo torna sulla panchina della juniores dell'A.S.D. Ginosa dopo la stagione in terza categoria con il Parma Club Ginosa. Ad una settimana dall'inizio del campionato lo abbiamo intervistato, parlando del suo presente, ma anche del "passato".
Dopo un campionato di terza categoria, passa, o meglio, torna ad allenare in un campionato juniores regionale. Cosa cambia?
"Cambia innanzitutto il fatto di dover affrontare un campionato regionale con la juniores e poi anche l'età media dei ragazzi. A livello tecnico-tattico cambia molto in quanto nel campionato juniores si affrontano squadre dove si è fatta la selezione per aver il miglior frutto possibile degni di rappresentare non solo la propria società ma soprattutto il proprio paese/citta'."


Due anni fa ci fu un quarto posto finale. Quest'anno qual è l'obiettivo?
"Non so se il presidente scherzasse ad agosto, ma mi ha chiesto le finali regionali. Io invece penso che partita dopo partita dobbiamo valutare bene il nostro valore e correggere tutti i nostri errori e poi alla fine che sia primo o sesto posto a me interessa poco. Questo perché ciò che a me interessa è la crescita e la maturazione di ogni singolo calciatore che ho a disposizione e penso che per ora stia andando tutto per il verso giusto."


Sabato 15 novembre la sua squadra farà l'esordio stagionale in casa del Putignano. Cosa si aspetta dai suoi ragazzi?
"Quest'anno sto cercando di guardare molto più all'estetica e quindi già da sabato vorrei che i miei ragazzi provassero a vincere le partite giocando un buon calcio fatto di azioni di gioco costruite a partire dalla difesa e non frutto del caso. So che questo non sarà facile anche perché credo di avere forse la squadra più giovane del torneo, in quanto sono tutti del '97 con soli tre '95 e cinque '96, ma noi ci proveremo ugualmente"


Quest'anno sono presenti quattro turni infrasettimanali che quindi porteranno a disputare tre partite in otto giorni. A suo parere, il fatto di giocare con questa frequenza può giovare ai ragazzi? 
"Io penso che questi turni infrasettimanali siano solo dei grattacapi soprattutto per il problema dell'uscita anticipata da scuola, sia per le trasferte che per le partite casalinghe e per questo penso che userò il "turn-over" forzato anche perché la rosa è composta da 28 elementi convocabili e diciamo che alla fine riusciremo a sopperire a queste difficoltà."


I vari Brunone, Novario, Girardi, Clemente, Mastrovito, Pavone, Comparato, Ribecco e Loforese hanno già conosciuto l'ambiente della prima squadra. Cosa ne pensa a riguardo? E' giusto dare da adesso un'occasione a questi giocatori?
"Penso che i ragazzi bravi debbano giocare in prima squadra e non soltanto perchè c'è la regola degli under. Prima dell'avvento di questa regola, si giocava in prima squadra anche a 16 anni, ma solo perchè si era bravi. Questi ragazzi che stanno assaporando la prima squadra come Ribecco e Loforese devono essere come motore trainante per altri ragazzi perchè la politica societaria è anche cambiata e quindi gli under se sono bravi devono stare in prima squadra, anche a discapito di un "over"."


A parte i sopracitati, ci sono altri giocatori all'interno della sua rosa che sarebbero pronti per un eventuale esordio in prima squadra?
"Al momento penso che Manicone sia il più pronto come anche Vecchione. E tra qualche mese sicuramente anche Costantino e Apicella."


Oltre ad allenare la juniores, lei è il vice di mr. Pizzulli in prima squadra ed ha anche avuto l'occasione di essere il "titolare" in cinque partite. Che esperienza sta vivendo sotto questo aspetto?
"Beh è una bella esperienza anche se i modi di approccio con giocatori di categoria non è assolutamente uguale a quelli con i ragazzi."


Sappiamo che nei suoi ideali ci sono delle divergenze a livello tattico con mr. Pizzulli. Come ci sta lavorando per risolverle?
"Diciamo che il 3-5-2 non l'ho mai amato ma a parte i numeri, ciò che conta per un allenatore è la mentalità che riesce a dare ad una sua squadra. Anche se si gioca col 4-3-3 o col 3-3-4 si può essere difensivi, conta tanto la mentalità che si riesce a trasmettere alla propria squadra."


Sei punti in sei partite: dove può arrivare l'A.S.D. Ginosa quest'anno?
"Quando i ragazzi capiranno di essere una "squadra", allora si che gli alti e bassi verranno meno, perché singolarmente hanno buone individualità. E col rientro di Aiello la squadra riavrà quella qualità offensiva che per quasi un mese è mancata."


Quest'estate il suo passaggio dal Parma Club alla società biancazzurra ha suscitato diverse discussioni nella "Ginosa del pallone". In realtà, cosa l'ha spinta a prendere questa decisione?
"Mi dispiace non dirti tutto, ma sono molteplici i motivi. Al momento posso solo dirti che chiunque abbia detto che io abbia "tradito" o sia fuggito dal progetto che io stesso ho creato lo scorso anno è un ipocrita perchè già a maggio avevo avvertito chi di dovere delle mie intenzioni ma che allo stesso tempo sarei rimasto vicino al Parma Club in quanto ritengo che alla pari di Vito Iacovino sia pure una mia creatura e la storia lo conferma. Chi dice il contrario non sa quello che dice..."


Ringrazio il mister per l'intervista concessa e gli auguro di arrivare più in alto possibile con i suoi ragazzi della juniores!


Luca Ricciardi

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