martedì 11 novembre 2014

ACF Brescia Femminile-Pink Bari 8-0



ACF BRESCIA FEMMINILE (3-5-2): 1 Marchitelli; 3 D’Adda, 4 Zizioli (55’ 15 Linari); 5 Karlsson; 2 Nasuti, 6 Rosucci, 7 Cernoia (71’ 18 Serturini), 8 Alborghetti, 11 Costi (57’ 14 Prost); 9 Tarenzi, 10 Girelli. A disposizione: 12 Ceasar, 13 Zanoletti, 16 Piovani, 17 Martani. All: Milena Bertolini.

PINK BARI (4-3-3): 1 Di Bari; 2 De Palo, 3 Novellino (62’ 16 Rogazione), 5 Dell’Ernia (71’ 13 Maffei), 6 Spelic; 4 Anaclerio, 7 Pinto, 8 Paolillo (55’ 14 Cangiano); 9 Olivieri, 10 Ceci, 11 Jerina. A disposizione: 12 La Forgia, 15 Trotta, 17 Akherraze. All: Isabella Cardone.

GOL: 4', 59' e 74' Tarenzi (BR), 11' e 60' rig. Rosucci (BR), 35' rig., 49' e 82' Girelli (BR).

Ammonite: Novellino (B), Karlsson (BR).
Espulsa: Spelic (B).


Arbitro: Filippo Prior di Ivrea, assistito da Tommaso Cornaro di Bergamo e Luca Suardi di Bergamo.

Non era questa la partita dove cercare punti salvezza. Al di là dei più arditi voli pindarici, la sfida di Brescia, nella tana delle campionesse d’Italia in carica (nonché attuali capoclassifica, in coabitazione con la Res Roma), era già impervia sulla carta. Il destino beffardo ha aggiunto il suo carico, mettendo ko a poche ore dal match Saida Akherraze, Italia Trotta e Lucia Conte (con le prime due in panchina soltanto per onor di firma), oltre a fermare Marina Rogazione pochi istanti dopo il suo ingresso in campo, costringendo la Pink a giocare 9 contro 11, complici le sostituzioni esaurite e l’espulsione di Ines Spelic a mezz’ora dalla fine (fallo da ultimo uomo in occasione del secondo penalty lombardo). Tutto ciò non basta, certamente, per spiegare l’8-0 finale, figlio di un divario tecnico (e di curriculum) abissale.

Tarenzi (testa, destro sottomisura e ancora testa) e Girelli (rigore, destro morbido e tacco), autrici di una tripletta cadauna, portano a casa il pallone dell’incontro, mentre Rosucci (tocco in mischia e altro rigore) si “accontenta” della doppietta.
Al cospetto di ben sette convocate nella nazionale italiana, la Pink ha fatto ciò che ha potuto, non ciò che avrebbe voluto. Isabella Cardone, a gara in corso, ha provato a cambiare assetto tattico, modificando il 4-3-3 di partenza in un più coperto 4-2-3-1, ma l’ispirazione bresciana e la doppia inferiorità numerica hanno fatto prima cedere e poi vacillare gli argini, permettendo alle Leonesse di sbranare il Galletto.
La prossima sfida della Pink avrà luogo sabato 15 novembre alle ore 14:30 in casa contro il Calcio Femminile Cuneo, reduce dall’1-11 interno rifilato dal Verona.

ACF BRESCIA FEMMINILE-PINK BARI 8-0| Le dichiarazioni
BRESCIA Queste le dichiarazioni rilasciate dalla centrocampista Rossana Pinto e dalla mister Isabella Cardone nel post partita di ACF Brescia Femminile-Pink Bari, terminata 8-0 per le biancoblù con gol di Tarenzi (tre), Rosucci (due) e Girelli (tre).
Pinto: «Complimenti alle campionesse d’Italia. Ci hanno maciullate, ma paradossalmente torniamo col sorriso come se fossimo noi la capolista, perché abbiamo mostrato una prova di carattere sino al triplice fischio finale. È da questo che dobbiamo prontamente ripartire per affrontare una settimana importante, con il solo pensiero di vincere contro il Cuneo!».
Cardone: «C’è una differenza da colmare, è inutile negarlo. Io sono serena e orgogliosa delle mie ragazze, lo dico senza retorica. Le guardavo negli occhi e leggevo il loro orgoglio per essersi meritate un palcoscenico di tale caratura, anche se è stata una partita senza storia. Ma anche dopo un pomeriggio del genere, ho notato dei segnali importanti per il prosieguo del campionato. Quando vedi Carmela Anaclerio che, dopo il 7-0, chiama a raccolta la squadra, capisci che nel gruppo c’è senso di appartenenza, voglia di non mollare, non abbattersi e vivere ogni giornata come uno step inevitabile e formativo di crescita. La prossima volta che giocheremo qui saremo più preparate. E anche con un passivo così ampio sul groppone, ho qualche rammarico che non voglio assolutamente trasformare in alibi. Penso alle assenze di Saida Akherraze, Lucia Conte e Ilaria Trotta, elementi che mi avrebbero permesso un ventaglio più ampio di opzioni tattiche. O a quella di Lucia Strisciuglio, rimasta a casa perché un regolamento assurdo non permette a più di due under 16 di essere in lista contemporaneamente. Sarebbe stata difficilissima anche al massimo delle forze, noi invece nostro malgrado abbiamo anche dato dei vantaggi innegabili all’avversario. Questa sconfitta ci ha permesso di vedere come si gioca a pallone in quel campionato parallelo nel quale si combatte per lo Scudetto. Dal canto nostro abbiamo provato a mettere sul campo le armi Pink come organizzazione, applicazione e ripartenze. Purtroppo non sono bastate. Però sono convinta che sabato prossimo, in una sfida fondamentale contro le dirette avversarie del Cuneo, potremo tornare a fare vedere il nostro gioco, scrivendo un’altra meravigliosa pagina dello sport barese e pugliese».

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