mercoledì 25 febbraio 2015

SERIE A F/FIRENZE BATTE PINK BARI 2-1. NEL FINALE PAREGGIO ANNULLATO A CLELLAND


FIRENZE - Ecco il tabellino della partita Firenze-Bari, valida per il recupero della quindicesima giornata di Serie A, finita sul risultato di 2-1:

FIRENZE (5-3-2): 1 Matsubayashi; 2 Levin (86’ 15 Parrini), 3 Rodella, 4 Binazzi, 5 Tortelli, 6 Adami; 8 Orlandi, 11 Del Prete (71’ 16 Ferrati), 10 Vicchiarello; 7 Guagni (89’ 14 Esperti), 9 Rinaldi. A disposizione: 12 Durante, 14 Corsiani, 17 Vigilucci, 18 Razzolini. All.: Sauro Fattori.
PINK BARI (3-5-2): 1 Di Bari; 2 De Palo, 5 Dell’Ernia (78’ 15 Paolillo), 6 Spelic; 3 Moore, 4 Anaclerio, 8 Vitanza, 7 Pinto (56’ 13 Novellino), 9 Akherraze; 10 Conte (69’ 18 Rogazione), 11 Clelland. A disposizione: 14 Ceci, 16 Miranda, 17 Maffei. All.: Isabella Cardone.


GOL: 21’ Rinaldi (F), 32’ Clelland (B), 37’ Vicchiarello (F).

Ammonite:
De Palo (B), Binazzi (F), Ferrati (F), Orlandi (F).
Espulsa: Vitanza (B).

Arbitro: Stefano Dell’Erario di Livorno, assistito da Federico Linari di Firenze e Thomas Jordan di Firenze.

FIRENZE-PINK BARI 2-1, LA CRONACA

Basta!
Dopo Firenze, vista la partita l’avremmo detto dello zero nella casella dei punti raccolti fuori casa.
Dopo Firenze, vista la partita lo diciamo degli arbitraggi distratti e superficiali, in grado di scontentare ambo le parti.
Se il movimento tutto deve crescere, deve crescere dappertutto.
Il primo anno di Serie A della Pink passa anche attraverso delle strettoie, come ad esempio un episodio contestato.
Il gol annullato a Lana Clelland, invece, è un errore di grammatica arbitrale.
È inconcepibile segnalare un offside quando non una ma due pedine del Firenze, scivolate, sono stese per terra ben oltre la linea del pallone.
Resta la condotta, maiuscola, di una Pink giunta in Toscana senza Libutti, Olivieri e Trotta, quest’ultima sostituita da Gaia Dell’Ernia, difensore in grado di immortalare nell’album dei ricordi una prestazione tanto pregevole quanto incredula di essere stata sfoggiata da una carta d’identità che dice 1999.
Il primo segnale di giornata è delle ospiti, al quattordicesimo la punizione di Anaclerio dal vertice d’area sinistro fiorentino è debole.
Al 21’ il vantaggio gigliato: cross in mezzo di Rodella, schiaccia Guagni e in area piccola, al volo, Rinaldi in rovesciata trova l’angolo.
Clelland inizia a prendere le misure alla porta di casa, bucata al trentaduesimo: punizione a due in area, cannonata e pareggio, Matsubayashi si stropiccia gli occhi a mandorla per il sesto centro dell’attaccante giunta dal nord del vallo di Adriano.
Nell’occasione grave svista del direttore di gara, che punisce il portiere giapponese per aver bloccato con le mani un retropassaggio effettuato correttamente con la coscia. Per le proteste, viene allontanato mister Sauro Fattori.
La situazione di parità dura poco, perché Vicchiarello insacca dalla sua mattonella preferita il calcio di punizione che vale il 2-1.
Prima del temporaneo rompete le righe c’è tempo per il tentativo di Guagni, arrivata scoordinata sul suggerimento di Rodella.
Nella ripresa il Firenze sfiora la terza segnatura con Del Prete (il cui piattone mancino su suggerimento di Levin va a baciare in pieno la traversa), Guagni (murata sulla linea da Akherraze) e Rinaldi (incornata alta a due passi da Di Bari).
A venti minuti dalla fine, ammonita Vitanza per un fallo inesistente. Si rivela una sanzione pesante, perché pochi istanti dopo va a sommarsi con un ulteriore giallo – stavolta corretto – tradotto nell’espulsione dell’italoamericana.
Nonostante l’ultimo spicchio di gara in inferiorità numerica, le ragazze di Cardone mantengono il risultato in bilico, con reparti stretti e ripartenze rapide.
In pieno recupero, dall’estasi allo sconforto nel tempo di un braccio alzato: conclusione rabbiosa di Akherraze, Matsubayashi si oppone come può, arriva Clelland glaciale nell’insaccare di testa.
Il guardalinee non sbandiera, Dell’Erario di Livorno invece segnala la posizione di offside tra lo stupore dei presenti.
Biancorosse viola di rabbia. Nella concitazione, espulsa anche la team manager adriatica De Giglio.
A San Marcellino sul referto arbitrale c’è scritto 2-1, tutta la Pink Bari legge e leggerà 2-2.
Prossimo impegno delle baresi avrà luogo sabato 28 febbraio, in casa contro le campionesse d’Italia del Brescia: all’Antonucci di Bitetto il fischio d’inizio sarà alle ore 14:30.


FIRENZE-PINK BARI 2-1, LE DICHIARAZIONI

FIRENZE - Queste le dichiarazioni rilasciate dalla mister Isabella Cardone nel post partita di Firenze-Bari, terminata 2-1.

Cardone: «Abbiamo perso contro una grande squadra. Il Firenze ha un’idea di calcio precisa e riconoscibile, è una bella realtà del nostro campionato. Siamo stufe, tuttavia, di subire decisioni così contrarie. Il gol annullato è inspiegabile, ci sentiamo scippate. Questi sono punti pesanti, che alla fine della stagione potrebbero significare aver raggiunto o no un obiettivo. L’arbitraggio ha scontentato sia noi sia le avversarie. Onore alla Pink, capace di reggere anche in dieci. Oggi abbiamo giocato fino all’ultimo secondo, è il segnale che la squadra è in salute e ha fame. Nel primo tempo abbiamo un po’ faticato, nella ripresa siamo state più convinte e propositive, dimostrando carattere e rimanendo in partita, sventando le occasioni avute dalle toscane per chiudere la contesa. Da un lato sono contenta per la personalità dimostrata su un campo del genere, dall’altro sono rammaricata perché torniamo a casa a mani vuote senza meritarlo. A Pordenone ci eravamo specchiate, dopo la vittoria sul Riviera di Romagna. Stavolta abbiamo dato tutto e anche di più, al cospetto di giocatrici di riconosciuto e consolidato valore. Non molliamo, d’ora in poi diventano tutte finali, però la Pink Bari pretende di essere rispettata».
"Claudio Sottile – Addetto Stampa Pink Bari", per le fotografie "Foto Cristiano Luca Martini, su concessione Addetto Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini"

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