mercoledì 18 dicembre 2013

HUNGER GAMES-LA RAGAZZA DI FUOCO

Nelle sale già da un paio di settimane, Hunger Games-La ragazza di fuoco sta riscuotendo larghi consensi tra il pubblico pagante.


Dopo aver vinto gli Hunger Games, Katniss e Peeta fanno ritorno al distretto 12, luogo natio dei due protagonisti. Per Katniss però, risulta difficile riprendere in mano la sua vecchia vita, sommersa com’è dai sensi di colpa e da atroci ricordi. Per di più, oramai, è divenuta un faro di speranza  nei  vari distretti, simbolo di una imminente rivoluzione contro i vertici di Capital City. Il Presidente Snow quindi, temendo il peggio, tenta di far emergere dei lati negativi nella ragazza, in modo che tutti possano vederne una figura ingannatrice e falsa. Vengono organizzati dei nuovi Hunger Games, ma nelle vesti di un’edizione speciale, perché sono i settantacinquesimi e quindi, i tributi saranno mietuti tra i vincitori degli ultimi anni. Katniss e Peeta saranno
costretti a parteciparvi per la seconda volta consecutiva, ma straordinariamente, riusciranno a trovare degli inattesi alleati  che contribuiranno a creare il colpo di scena finale.

PERCHE’ VEDERE HUNGER GAMES?
1-      Il  film è rimasto fedele al libro e questa, è un felice e rara realtà. Certo, non si è potuto riportare proprio tutto quanto, ma ciò non avrà di certo deluso i lettori-spettatori. In un lungometraggio ricco di colpi di scena, probabilmente questo è stato quello più azzeccato.

2-      Un nome: Jennifer Lawrence. Insomma, questa ragazza è fresca vincitrice di un Oscar con Il lato positivo e si dimostra ancora una volta un’attrice di grande livello. Brava nelle parti dove esprime la sofferenza del personaggio, trasportando un drammaticità mai troppo marcata, ma nemmeno  invisibile. Unico aspetto negativo, è che forse appare un po’ stanca e stressata dagli innumerevoli impegni degli ultimi anni.

3-      I colpi di scena sono la parte più esaltante nei 146 minuti di visione. Chi guarda, almeno nella prima parte del film, non sa cosa può succedere ed è tenuto sulle spine. Man mano che si prosegue però, si possono iniziare ad intuire quali saranno le mosse future dei personaggi, ma non si ha mai la certezza assoluta di ciò.

4-      Dopo il successo del primo film, il fatturato è aumentato molto, di conseguenza anche i fondi messi a disposizione per questo sequel sono cresciuti e si vede.

5-      Maggiore attenzione ai dettagli. Nel primo film il gesto della ribellione, le tre dita, veniva fatto dai vari personaggi con ambedue le mani. Con Francis Lawrence in regia, le cose sono cambiate anche in questo senso e infatti, viene usata solamente la mano sinistra. I piccoli accorgimenti sono fondamentali delle volte. Da registrare però una piccola falla: l’uscita di scena dello stratega, quando da il suo addio a Snow, è stata girata con troppa superficialità e risulta  poco credibile se adattata alla realtà.

6-      Degno di nota è il modo satirico con cui vengono presentati i media e il mondo politico. Un rimando alla nostra realtà è d’obbligo.

7-      La colonna sonora creata appositamente dai Coldplay: Atlas.

Voto: 8,5



Leandro Alfonso

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