martedì 10 giugno 2014

SCIREA CUP 2014 – IL TROFEO VA ALLA ROMA MA A GINOSA VINCE IL PUBBLICO




Il Sindaco De Palma aveva detto “Ginosa deve essere orgogliosa di ospitare questo torneo” e così è stato. Un media paurosa sugli spalti, con circa 800 spettatori a gara (picco massimo in Juventus –Figc Puglia), tanti giornalisti, procuratori, osservatori, ma soprattutto, tanti bambini e famiglie. Proprio su questi ultimi due, la Lega e la Federazione dovrebbero lavorare per riempire gli stadi e limitare gli “imbecilli” che gremiscono i nostri impianti.

A Ginosa quattro gare disputate con Milan, Juventus, Figc Puglia, Dinamo Mosca, Osijek, Midtjylland di scena al Teresa Miani, e Inter e Kriens ospiti presso gli hotel di Marina di Ginosa.  Clamore e bagno di folla per i tecnici Brocchi e Cauet, disponibili per foto e interviste. Nella giornata di venerdì, come intermezzo fra l’ultima giornata dei gironi e la semifinale,  partita amarcord delle vecchie glorie dell’As Ginosa degli anni novanta, con tutti i campioni che in quelle annate hanno entusiasmato i tifosi ginosini. Molti di quei tifosi, hanno potuto riabbracciare e fotografare i propri beniamini dell’epoca.

Molti i talenti scesi in campo e di cui sentiremo parlare in futuro. Su tutti, lo juventino Morselli, i milanisti Hamadi, De Piano, Spinelli, Zanellato e Hadziosmanovic, il russo Sholokh (Dinamo Mosca),  il danese Jacobsen (Midtjylland)e i locali De Gaetano e Delvino.
Eccovi i resoconti delle quattro gare ginosine.

MIDTJYLLAND FORZA CINQUE. FIGC PUGLIA BATTUTA 5-1
Molto il divario fra le due compagini, per poter assistere a una partita equilibrata e combattuta. Danesi molto più forti e organizzati tatticamente, selezione Puglia a tratti inguardabile, con poche cosa da salvare.
Midtjylland subito in vantaggio al 5’ con Jacobsen, lesto a superare il portiere pugliese. La Puglia tenta di pareggiare ma i suoi tentativi sono velleitari e non solleticano il portiere Ottesen.  Al minuto 11, lo stesso Jacobsen firma il raddoppio con un gol simile al primo. Difesa perforata centralmente e gol facile facile.
La reazione non c’è e i danesi di Gravesen ne approfittano per arrotondare il risultato. Al 22’ ci pensa Friis a siglare il 3-0, poco dopo, lo stesso attaccante, deposita il quarto (34’). Prima frazione chiusa 4-0.
Nella ripresa qualche cambio assottiglia le differenze ma non sopperisce al pesante passivo. Al 65’ gol della bandiera per i pugliesi con il più in forma dei suoi. De Gaetano riesce a sorprendere la difesa e supera il portiere Petersen. La Figc Puglia coglie anche una traversa con Turi, ma subisce la quinta rete al 70’. Mortensen deposita nell’angolino dopo una bellissima serpentina.

Midtjylland: Ottesen, Jugensen, Jensen, Madsen, Poulsen, Nielsen, Enevolsen, Lodahl, Olsen, Friis, Anderson. All. Gravesen. A disposizione:Mattila, Jakobsen, Overgard, Kristensen, Petersen, Kirk, Vang, Mortensen, Kristiansen.
Figc Puglia: Mandriota, Del Vino, De Vitis, Chiri, Vurro, Gernone, Lampugnani, Armenise, Bottalico, Castriotta, De Gaetano. All. Tangorra. A disposizione: Foscarini, Cialdella, Fiore, Turi, Valido, Martella, Cipri, Chiapparino, D’Andria.

Arbitro: Salentino di Taranto
Assistenti: Tarucci e Casula di Taranto

DINAMO MOSCA BATTE MILAN 2-1. UN GRAN GOL DI SHOLOCK CASTIGA BROCCHI
Dinanzi ad uno stadio da quasi sold-out, la Dinamo Mosca di mr Tochilin batte il Milan di mr Brocchi. Tantissimi i curiosi accorsi al Teresa Miani, e molti osservatori e dirigenti presenti in veste di “spie”.
Nonostante un possesso palla rossonero, la Dinamo Mosca ha giocato la sua partita, coprendo bene gli spazi e ripartendo velocemente appena possibile. I rossoneri sprecano tanto nel primo tempo, due volte con Hadziosmanovic, e una volta con l’attaccante Agnero (bravissimo l’estremo difensore Zirikov). I russi pressano alto e mettono in difficoltà il portiere Guarnone. Su uno svarione difensivo, Sedikh calcia a botta sicura, ma trova un difensore appostato sulla linea di porta. Gol strozzato in gola. La prima frazione termina 0-0 con Brocchi abbastanza nervoso.
La ripresa vede il Milan più propositivo e vicino al vantaggio. Al 60’ è grande Zirikov sulla conclusione di Careccia, poi è Zucchetti a calciare a lato al 65’. Tre minuti dopo, la dura legge del calcio colpisce. Sfera sradicata dal centrocampo russo, pallone per  Fomichev che serve Kireev, preciso e freddo nel gonfiare la rete. La gara si ravviva e il Milan preme alla ricerca del pari, senza però creare grattacapi alla Dinamo. Al 72’ giunge il raddoppio. Guarnone esce fuori area e spazza per vie centrali, l’accorrente Sholokh stoppa il pallone e calcia verso lo specchio(tutto questo da centrocampo). La traiettoria è precisa per il raddoppio. 2-0 Dinamo.
I rossoneri aumentano gli attaccanti e chiudono i russi in area. Al 77’, dopo ben tre respinte sulla riga, Hamadi realizza da pochi passi il 2-1 che riaccende le speranze. Nella circostanza viene espulso Zirikov per proteste. Non accade più nulla sino al triplice fischio finale, e la Dinamo Mosca festeggia la vittoria.
MILAN: Guarnone, Ndiaye, Zucchetti, Spinelli, De Piano, El Hilali, Hadziosmanovic, Zanellato, Agnero, Careccia, Jones. A disposizione Marson, Maiorino, Altare, Marchesi, Griffini, Hamadi. Allenatore Brocchi.
DINAMO MOSCA: Zirikov, Kalugin, Golub, Kireev, Matviichuk, Nemakhov, Sedykh, Sidnev, Smirnov, Fomichev, Shchegolov. A disposizione Batov, Strigunov, Purgin, Antonov, Sholokh, Khmelnitiskii. Allenatore Tochilin.
ARBITRO: Salanitro di Bari – ASSISTENTI: Colaianni e Gramegna di Bari.

JUVENTUS BATTE FIG PUGLIA 2-1. IN GOL NACCI, MORSELLI E DELVINO
Un Miani così pieno non lo si vedeva dalla prima amichevole disputata fra Ginosa e Taranto. Con la gara del Milan erano oltre 700 gli spettatori, ma, nella gara di ieri sera, si sono sfiorate le 1000 unità. Sulla carta la Juventus doveva vincere agevolmente, ma così non è stato. La vittoria è giunta comunque, seppur con qualche brivido e rischio. La formazione pugliese ha giocato un buon primo tempo e ha creato diversi pericoli per il portiere bianconero. Il 2-1 finale non ha permesso alla Juventus di qualificarsi ai quarti. In quanto Osijek e Skonto Riga hanno racimolato 4 punti a testa.
Il primo tempo inizia con una lunga fase di studio fra le compagini, con falli, contrasti, e poca lucidità negli ultimi metri. Le squadre si affrontano con il 4-3-3 e si annullano a centrocampo. Al 14’ si rende pericolosa la Puglia con un tiro sbilenco di Turi, e si ripete al 17’ con una conclusione debole di Bottalico sul quale è attento Consol. La Juventus imbastisce belle manovre sfruttando le fasce, e calcia verso lo specchio con Oliva al 27’. Clamorosa l’occasione bianconera del 35’. Una mischia furibonda termina con la conclusione di Condolo che sfiora il palo. Sulle ali dell’entusiasmo, Oliva cerca nuovamente la rete ma si conclude con un nulla di fatto. Primo tempo 0-0.
Nella ripresa la Juventus cambia tattica ( 4-4-2) e spinge in maniera più decisa. Al 48’ arriva il vantaggio. Condolo mette a sedere il portiere Mandriota e serve l’accorrente Nacci che deve solo spingere in rete. 1-0 e qualificazione in tasca per i bianconeri. Dopo il vantaggio, sale in cattedra il formidabile esterno Morselli, che con le sue galoppate semina il panico e crea scompiglio. Al 64’ è proprio lui a siglare il raddoppio. Rimessa laterale lunga, corsa verso l’area, e fucilata sul primo palo che sorprende l’estremo difensore pugliese. 2-0 ma brutte notizie dall’Osijek che è passato in vantaggio.
Nonostante il doppio svantaggio, la Puglia non demorde e cerca la rete. In due circostanze è bravissimo il portiere Consol, che nulla può al 78’, quando, sugli sviluppi di un corner, Delvino svetta e colpisce di testa, depositando la sfera nell’angolino. Non accadrà più nulla sino al triplice fischio dell’arbitro. La juve porta a casa la vittoria ma torna deve abbandonare la competizione.

JUVENTUS: Consol, Boloca, Condolo, Ferrando, Granzotto, Morselli, Nacci, Oliva, Sperandio, Trabuio, Wang Yi. A disposizione Baldi, Bertetto, Bove, Casasanta, Coccolo, Melani, Picone Chiodo. Allenatore Malfatti
FIGC PUGLIA: Mandriota, Delvino, Devitis, Gernone, Lampugnani, Armenise, Bottalico, Fiore, Turi, Martella, Chiapparino. A disposizione Chiri, Vurro, Castriotta, De Gaetano, Foscarini, Cialdella, Valido, Cipri, D'Andria. Allenatore Tangorra
ARBITRO: Miceli di Taranto.
ASSISTENTI: Nardi e Chirico di Taranto

GRIFFINI REGALA LA FINALE AL MILAN. IL MURO OSIJEK CROLLA SUL FIL DI LANA
Nonostante le innumerevoli occasioni sprecate e il muro eretto dall’Osijek, il Milan di Brocchi si è aggiudicato la gara con la rete siglata  all’ultimo minuto di gioco. I rossoneri sono stati padroni del campo per tutta la durata della partita, sfiorando più volte la rete, e trovandola poco prima del triplice fischio con un gol da rapace d’area di Griffini, ben servito da Hamadi. Attimi di nervosismo intorno al 65’ quando l’arbitro espelle Vincetic per doppio giallo, e poi allontana anche l’allenatore croato, entrato in campo per protestare. Su un paio di decisioni possiamo anche dar ragione al mister, soprattutto su un fuorigioco davvero assurdo sbandierato ai suoi, anche se la pantomima pre espulsione, non è molto edificante.
LA GARA
Le due compagini si schierano con un 4-3-3 simile ma diverso nell’interpretazione dei ruoli. I rossoneri sono iper offensivi, con i terzini Ndiaye e Hadziosmanovic molto propositivi, i centrocampisti sempre abili negli inserimenti, e gli esterni d’attacco sempre pronti all’uno contro uno. L’Osijek chiude tutti gli spazi e si affida a rapide ripartenze o ad azioni confuse.
Al 9’ arriva la prima occasione per il Milan. Dopo una lunga mischia con diverse respinte, Zanellato ci prova ma viene contrato sul più bello. I croati attendono e concedono poco, utilizzando al meglio il catenaccio che tanto viene criticato. Al 19’ ci prova Jones, ma trova anch’egli il muro, al 27’ è Ndiaye a cercare la via del gol, ma il suo bolide terra aria sfiora il palo a Jukic battuto. La porta appare stregata e il copione della disputa sembra ripercorrere la semifinale dello scorso anno, quando l’Osijek vinse con l’Inter con l’unico tiro in porta. Al 30’ una grande rovesciata di Hamadi fa gridare al gol, ma sfiora solo il palo. Il Milan non sfonda e il primo tempo termina 0-0 con il portiere Guarnone spettatore non pagante.
Nella ripresa il copione non muta, il Milan preme sempre più. Al 44’ ci prova Jones ma il suo tentativo è ben controllato dall’estremo difensore croato.  Al 52’ l’Osijek tira per la prima volta in porta. Una punizione dai 30 m di Prugovecki impegna Guarnone che finalmente può sporcare i suoi guanti. Questo rimarrà l’unico tentativo di tutta la partita, difatti, dal 53’, è solo Milan all’attacco.
Al 54’ci prova Spinelli, al 68’ De Piano, e al 78’ Aghero. Nel frattempo, i croati sono in dieci per l’espulsione di Vincetic.  Il portiere Jukic perde secondi su secondi appena possibile, facendo capire a tutti che vogliono i calci di rigore. Tutto sembra portare a tale epilogo, ma l’imponderabile nel calcio è sempre presente. Grandissima giocata di Hamadi, che salta il suo diretto avversario, e serve Griffini. Tocco preciso del subentrato attaccante, e palla in rete per il boato del pubblico e la gioia dei suoi compagni.
Nel finale c’è tempo anche per una staffilata di Aghero che sfiora l’incrocio dei pali. Termina 1-0 per il Milan, che guadagna la finale di Matera contro la Roma. Per l’Osijek, vincitore della scorsa edizione, finalina contro l’Inter.
MILAN: Guarnone, Ndiaye, Spinelli, De Piano, El Hilali, Hadziosmanovic, Zanellato, Careccia, Jones, Altare, Hamadi. A disposizione Marson, Zucchetti, Aghero, Maiorino, Marchini, Griffini. Allenatore Brocchi.
OSIJEK: Jukic, Brlic, Marin, Lukacevic, Caic, Paper, Prugovecki, Vincetic, Cikvar, Knezevic, Gacic. A disposizione Rajndl, Begis, Bilic, Bujadinovic, Kasac, Lekic, Lajtman, Rebrina. Allenatore Bilic.
Arbitro: Di Reda di Molfetta
Assistenti: De Palma e Natilla di Molfetta

Baldassarre (Baldo) D’Angelo

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