lunedì 28 settembre 2015

BASKET SERIE B - Casa Euro Taranto: Ortona vince al PalaMazzola



Esordio amaro per il Cus Jonico in campionato ma il punteggio resta in bilico fino all’ultimo minuto. Circosta, Malfatti, Potì e Maggio in doppia cifra.

CASA EURO TARANTO-WE’RE ORTONA 81-85
Casa Euro Basket Taranto: Osmatescu 2, Circosta 18, Malfatti 20, Potì 18, Conte, Tinto 2, Pannella 3, Stola ne, Panzieri 4, Maggio 14. All: Putignano.
We’re Basket Ortona: G. Di Carmine 11, Gialloreto 18, Musso 8, Agostinone ne, Brown 4, Leo 19, Martone 2, Diomede 18, Martelli, Comignani 5. All: Sorgentone.
Parziali: 18-19, 33-38, 54-55
Arbitri: Marco Leggiero e Pierluigi Marzo di Lecce.
Note, usciti per falli: Osmatescu, Malfatti (TA); Musso (OR); Spettatori: 600 circa


Sconfitta con onore per Casa Euro Basket Taranto nell’esordio del suo terzo campionato di Serie B. Al PalaMazzola ha avuto la meglio We’re Basket Ortona che si è imposta per 85-81 trascinata dai 19 punti di Leo e dai 18 di Diomede e Gialloreto. Non ha demeritato il Cus Jonico che con tutte le attenuanti del caso ha trovato buoni spunti su cui lavorare in settimana ma soprattutto i 20 punti di Malfatti, 18 di Circosta e Potì, quest’ultimo al rientro dopo il grave infortunio dello scorso anni e i 14 di Maggio.
Putignano sceglie Maggio, Circosta, Potì, Osmatescu e Malfatti per il primo quintetto cussino. Sorgentone si oppone con Di Carmine, Gialloreto, Brown, Leo e Diomede.
È di Maggio il primo canestro della stagione ed è una tripla, Gialloreto accorcia e sorpassa con due canestri. Potì si scrolla 8 mesi di inattività conquistando fallo al tiro da 3 e infilando i tre liberi successivi. Scatenati Maggio e il capitano rossoblu, già in doppia cifra a quota 10, che confezionano l’allungo rossoblu a metà quarto, 16-11. Sul più bello però il Cus Jonico si inceppa in attacco e permette ad Ortona il soprasso nel finale di quarto quando Brown infila la tripla che porta gli ospiti al vantaggio 19-18.
La luce si è spente per Taranto che non riesce a riaccenderla nemmeno in avvio di secondo quarto, arrivano solo punti isolati dalla lunetta, con Circosta mentre Ortona pur senza esagerare trova con Gialloreto, Diomede e Musso i canestri per il +10, 28-18 a metà quarto. Putignano continua a ruotare i suoi, è Malfatti a rompere il sortilegio del canestro su azione con 4 punti in fila che riportano da -11 (tripla di Diomede) a -7 Casa Euro costringendo coach Sorgentone al time out. Ortona si sveglia grazie ai soliti Gialloreto e Diomede ma Casa Euro ha un Maggio in più che conquistando falli e canestri porta i suoi all’intervallo sotto “solo” 33-38.
Circosta esce carico dagli spogliatoi e segna tre canestri consecutivi che riportano Taranto a -1, 39-40. È la correzione vincente di Panzieri a portare il Cus Jonico di nuovo in vantaggio 41-40 al 24’, la tripla di Malfatti segna il 46-44 al 26’. Leo non ci sta e realizza 5 punti in fila che fanno il pari con la tripla di Potì per il 49-49 al 27’. Ancora Leo, ancora Potì per una partita punto a punto che sembra un duello in cui trova spazio il primo canestro anche di Osmatescu che però non cambia la sostanza del 54-55 Ortona con cui si va all’ultimo quarto.
Bagna l’esordio con i primi punti anche Tinto ma Casa Euro va quasi subito in affanno con un paio di forzature punite da Ortona con Di Carmine e Musso per il 65-59 ospite che costringe Al 34’ Putignano al time out. Circosta esce ancora rinvigorito dalla sosta e piazza un filotto di canestri che però vengono resi “vani” dalle triple in sequenza di Comignani e Di Carmine con Ortona che anzi allunga nel finale di quarto complice anche qualche fischio cervellotico arbitrale (lo stesso del derby perso con Martina a tavolino, ndr). Sotto 70-77 Casa Euro però non demorde e con 6 punti di fila di Malfatti che tengono aperta la partita, -3, fino all’ultimo minuto quando Leo segna da sotto mettendo in cassaforte la vittoria di Ortona, nonostante la tripla di Pannella, 85-81.
Per Casa Euro e coach Putignano tante buone indicazioni in vista di un tentativo di riscatto immediato, domenica prossima, a San Severo.

FOTO MAFFUCCI 
    

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