Una grande impresa. La Richard Smith Cisternino con una
vittoria in casa e un pareggio in trasferta elimina definitivamente dai giochi
l’indiziata numero uno per la conquista della coccarda, l’Ardenza Ciampino.
Terribile matricola, la squadra di Francesco Castellana approda in finale e conquista l’opportunità di poter giocare il ritorno in casa, occasione più unica che rara.
Un sogno giallorosso, con un idolo indiscusso, Francesco Martellotta. Monumentale e invalicabile, il forte playmaker giallorosso ha dominato sia in fase difensiva, che in fase offensiva. Oltre a respingere le sortite offensive di De Vincenzo e compagni, il numero 5 giallorosso ha scritto due volte il proprio nome sul tabellino.
Terribile matricola, la squadra di Francesco Castellana approda in finale e conquista l’opportunità di poter giocare il ritorno in casa, occasione più unica che rara.
Un sogno giallorosso, con un idolo indiscusso, Francesco Martellotta. Monumentale e invalicabile, il forte playmaker giallorosso ha dominato sia in fase difensiva, che in fase offensiva. Oltre a respingere le sortite offensive di De Vincenzo e compagni, il numero 5 giallorosso ha scritto due volte il proprio nome sul tabellino.
Un valore aggiunto, che adesso fa diventare il Cisternino la squadra da battere. Assente nel mini girone, per via di un dolore alla schiena, Martellotta saltò l’andata dei quarti contro il Caltanissetta, per poi risultare uno dei migliori al ritorno, sempre con la squadra siciliana. Di lì in poi un’ascesa verso la conquista della palma del migliore del torneo, dopo le due gare fenomenali, sia al PalaTodisco, sia al PalaTarquini, contro l’Ardenza Ciampino.
In rete prima di testa, poi in scivolata, servito da De Matos, l’altro bomber di coppa. L’italobrasiliano a metà ripresa ha sfruttato l’errore grossolano della difesa laziale, segnando addirittura dalla propria metà campo. Duttile e potente, il pivot giallorosso, laterale a inizio match, è stato ammonito in avvio di ripresa ed essendo diffidato salterà l’andata della finale in quel di Perugia.
“Non importa la mia squalifica, oggi abbiamo dimostrato di essere grandi collettivamente, prima di esserlo individualmente. Arrivati fin qui non possiamo che sognare la vittoria”.
Per un De Matos squalificato, ecco un Giannuzzi recuperato. Il Cisternino è riuscito nell’impresa anche senza il laterale giallorosso, sostituto alla perfezione, in termini di freddezza e non solo, da Baldassarre, in goal e in uno stato di forma eccellente, a Digiuseppe impeccabile in fase difensiva e in odor di marcatura.
“Vedere i miei colleghi giocare così è uno spettacolo. Sono stato tutta la partita con i Crazy Boys, a dimostrazione che il loro supporto serve sempre, soprattutto in partite del genere”, dice Giannuzzi che fine all’ultimo è stato vicino alla propria squadra. I Crazy Boys appunto, arrivati fin da Cisternino pur di incitare i propri beniamini e trascinarli al successo, hanno regalato, assieme ai tifosi del Ciampino uno spettacolo di colori e di cori anche in tribuna.
Il goal nelle battute iniziali aveva un po’ intimorito e forse innervosito i cistranesi che in realtà sono stati poco cinici nella prima frazione di gara. Poi il salvataggio miracoloso di Punzi e la scossa di Martellotta di testa e di capitan Baldassarre. L’1-3 di Martellotta rendeva tutto più semplice, ma Mattarocci prima e Rocha dopo mettevano in seria difficoltà le coronarie dei giallorossi che precedentemente erano riusciti a segnare il 2-4 con De Matos. Infine De Vincenzo porta il punteggio in parità, con un rigore dopo il fallo di Martellotta.
Nulla da fare per il Ciampino che da favorita abbandona la coppa. Perugia e Cisternino conquistano la finale, una in brianza, l’altra nella capitale.
La strana formula della Coppa Italia nazionale prevede un doppio confronto in finale, prima in terra umbra, poi al PalaTodisco, che sarà ardente come non mai per l’occasione.
Il Futsal Cisternino “vince” o meglio pareggio la partita più importante della stagione, ma ormai è troppo tardi per non credere nel sogno vittoria. Ancora 120’ per capire chi conquisterà quella coccarda, già passata qualche anno fa dalle zone della Valle d’Itria.
di Gianluca Bennardi
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