Il Real San Giorgio, per il Campionato di
Prima Categoria 2013/14, ha pensato bene di affidarsi a Massimo Marinelli, ex
calciatore professionista e carosinese DOC. Uomo dal carattere forte e sicuro,
protagonista da calciatore a San Giorgio, Grottaglie e Taranto, con esperienza
da allenatore nella Stella Jonica (del Patron La Volpe), mister Marinelli ha
conseguito risultati non trascurabili: la salvezza attraverso i Play-Out nel
campionato di Promozione 2009/10, un ottimo sesto posto (sfiorando i Play-Off)
nel campionato 2010/11 e un amaro esonero nel campionato 2011/12.
Mai un
ritorno fu così proficuo e azzeccato, anche se in una categoria inferiore.
Scegliendo Marinelli c’era l’ottimismo di aver preso un allenatore valido per
ottenere buoni risultati, ottimismo che ha lasciato poi spazio alla
consapevolezza dato il raggiungimento di risultati stagionali oltre le
aspettative. Marinelli, confrontandosi con la società per la scelta dei
giocatori, ha messo insieme, in maniera quasi scientifica, il puzzle “Real”,ottenendo
un quadro senza sbavature che gli ha consentito di applicare un 4 – 3 – 3
spregiudicato e bello da vedere. Egli ha inoltre avuto la forza e la capacità
di cementare il gruppo e di imprimere allo stesso la giusta mentalità
lavorativa. Un gruppo solido che gli ha permesso di navigare anche in acque
tempestose mantenendo la giusta rotta e che gli ha consentito di sprintare con
le calme acque. Si è circondato di ragazzi volenterosi di giocare a calcio,
divertirsi e far divertire, ricchi di animo e lesti a far fronte alle difficoltà
in campo mantenendo sempre degli standard elevati. Un gruppo che ha conquistato
prima la Coppa Puglia e, appena una settimana fa, l’accesso al Campionato di
Promozione vincendo la finale Play-Off. Due obiettivi su due, cosa chiedere di
più? A memoria non ricordo una formazione che nei campionati professionistici
abbia fatto lo stesso, sarà un record?. I suoi ragazzi lo hanno portato alle
stelle consapevoli, in cuor loro, di aver ricevuto tanto dal loro mister.
Marinelli ha avuto la capacità di insegnare qualcosa a gente che, probabilmente,
non ne avrebbe avuto necessità. Ha tirato su ragazzi acerbi e battezzato nuove
leve che rappresentano il futuro della società: Mr Marinelli non è un santo ma predica
calcio. La sua rosa è un misto tra esperienza, forza fisica, tecnica,
intelligenza tattica, tanto ardore, tenacia e agonismo ad iniziare da:
Cosimo
Gravame e Turco Danilo (portieri), Due SARACINESCHE hanno parato
rispettivamente nella prima e nella seconda fase del campionato con risultati
ottimi e senza macchie.
Francesco
Appeso (difensore), THE TRAIN (il treno). Innumerevoli le discese sulla
fascia destra, instancabile, preciso, pulito e sempre presente (ancora viva
l’immagine della dirompente azione personale che ha dato il pareggio nella
finale Play-Off).
Edoardo
Pisano (difensore), THE STORM (la tempesta). Inesauribile, travolgente,
scaltro le sue scorribande sulla fascia sinistra (come esterno alto o basso)
sono state provvidenziali e pericolose, gli avversari hanno sempre fatto fatica
a fermarlo o a saltarlo.
Ivan
Erente (difensore), IVAN IL TERRIBILE. Ha coperto tutti i ruoli della
difesa con generosità e attenzione, fisicamente esplosivo non ha mai dato
tregua agli avversari di turno, affidabilissimo. Caratterialmente tranquillo
tranne quando è in panchina dove si trasforma diventando il primo nemico degli
arbitri.
Giuseppe
Rabindo (difensore centrale), THE WALL (il muro). Il più grande della
squadra. Insuperabile, straordinario, non è mai andato in difficoltà anche contro
attaccanti più giovani, ha difeso con cattiveria agonistica e tanto cuore.
Francesco
Ciafardino (difensore centrale), THE DIGUE (la diga). Spesso i suoi
avversari si sono trovati davanti il cemento, incapaci di scavalcarlo. Elegante,
silenzioso ha messo la museruola a parecchi nomi noti del torneo.
Marco
Friuli (difensore centrale), THE ROCK (la roccia). Tosto, arcigno,
sempre puntuale sull’avversario, generoso. Non ricordo nessun attaccante che
gli abbia creato difficoltà, una sicurezza.
Tommaso
Troccoli (centrocampista), IL CAPITANO. Messo li nel mezzo a conquistare
e distribuire palloni, sempre presente, puntuale, pilastro di una squadra che
non può fare a meno di lui, generoso, non si ferma mai, fondamentale.
Daniele Pignatale (centrocampista), IL
PICCOLO GRANDE UOMO. Corre e rincorre senza fermarsi, un misto di tecnica e
tenacia, generoso tranquillo ed educato anche in campo. Rigorista infallibile
ha lasciato di stucco portieri di rango che ancora stanno decidendo l’angolo dove
tuffarsi.
Luca Bevilacqua (centrocampista), MAN OF
STYLE (uomo di stile). Tecnica, visione di gioco, ottimo tiro, esperienza,
carisma, capace di fare la differenza. Imprevedibile, estroverso dotato di
numeri di categoria superiore.
Alessio
Izzo
(centrocampista), JOLLY. Ha ricoperto tutti i ruoli di difesa
centrocampo e attacco. Duttile, dotato di ottima tecnica e visione di gioco,
cresciuto nelle giovanile del San Giorgio è una delle creature plasmate da Mr
Marinelli, affidabilissimo.
Francesco Catapano (attaccante), VELENO.
Veloce, rapido, letale, quando punta l’avversario sguscia senza problemi,
incubo per i difensori avversari, destabilizzatore di linee difensive.
Antonio
De Comite (attaccante), BOMBER. Paziente, calmo, terminale di un gioco che
necessita della sua presenza. Capocannoniere della squadra con 18 reti (due
decisive e importantissime nella finale Play-Off), insostituibile.
Andrea
Lo Bianco (attaccante), ARMA LETALE. Dribbling facile, rapido, ottimo tiro
è capace di inventarsi di tutto: pallonetti da trequarti, rovesciate, insomma
la sua imprevedibilità diventa pericolo per gli avversari. Indimenticabile la
punizione allo scadere che ha sancito la vittoria nella finale Play-Off.
Massimo
Scardicchio (attaccante), BALOTELLI. Veloce, generoso fisicamente
resistente pochi si aspettavano una crescita così evidente, autore di tre reti ha
un notevole margine di miglioramento. Importante.
Aldo
Nobile (centrocampista), LA MASCOTTE. Non sempre utilizzato dal Mister ma
sempre pronto a qualsiasi esigenza. Perseveranza e abnegazione le sue doti
principali, uomo da spogliatoio senza il quale non puoi stare.
Simone
D’Autillio (attaccante), Simone Carnovale
(attaccante), Alessio Semeraro
(attaccante), Dominic Mari
(centrocampista), Vincenzo Boccuni (centrocampista), Dario Carrieri (difensore), Antonio Galiandro (difensore), Giantomasi
Fabio (difensore), Cito Giuseppe
(difensore) Quitti Rodolfo
(portiere) e Mirko Scalone
(portiere) sono invece i ragazzi di provenienza juniores che pur avendo giocato
poco o niente sono nel giro della prima squadra e saranno sottoposti, da Mr Marinelli,
a particolari attenzioni in funzione della stagione prossima. Anche loro, nella
giusta proporzione, sono stati i soggetti di questo formidabile quadro
intitolato Real San Giorgio.
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