Due anni fa ho creduto, come
Presidente, in un progetto innovativo e unico nella serie A di futsal
femminile. In questo tempo, grazie all’apporto, di una società come la Ternana
Calcio S.p.a. e l’appoggio delle Istituzioni, nonché di tutta la cittadinanza
di Terni, siamo velocemente riusciti a costruire l’obiettivo prefissatoci e
suddetto. Nella gara di ieri, al Pala Di Vittorio si è registrato per
l’ennesima volta il tutto esaurito, con numeri che difficilmente, anche nell’A1
maschile, si verificano.
La presenza di un pubblico fatto di famiglie e
soprattutto bambini, ha reso la nostra tifoseria corretta e calorosa. Ma già
dallo scorso anno abbiamo preso atto di alcuni errori arbitrali che hanno
condizionato pesantemente due partite fondamentali per l’accesso alla Final
Eight di Coppa Italia e alla semifinale di play-off scudetto. Nonostante ciò
abbiamo sempre creduto, io e tutto lo staff dirigenziale, nella buona fede e
nel lavoro svolto dalla classe arbitrale del calcio a cinque. Ma dopo ieri mi
trovo di fronte all’ennesima mancanza di rispetto da parte dei giudici di gara
nei confronti delle nostre atlete e di alcuni nostri tesserati.
Abbiamo accettato la sfida con
molto piacere di portare avanti un progetto che vedesse coinvolta una piazza
come quella di Terni che, tradizionalmente, nel calcio a 5 ha fatto la storia, sia in
campo giovanile sia nelle categorie nazionali. Abbiamo aggiunto a tutto ciò la
visibilità che può dare l’immagine di una storica società del calcio professionistico
come la Ternana. Questo ha significato coinvolgere, giorno dopo giorno, sempre
di più una città con un bacino di utenza di medie proporzioni su scala
nazionale.
In questa stagione, credendo nella
riconferma di un collettivo che lo scorso anno ha ottenuto ottimi risultati,
ritenendo che nello sport di squadra i valori di un gruppo siano alla base del
successo, abbiamo raggiunto con grande merito la finale di Coppa Italia e la
semifinale scudetto. Tutto ciò ha richiamato e generato ancora più curiosità
del pubblico per il calcio a 5 femminile, avvicinando soprattutto famiglie e
bambini in precedenza appassionati solo di calcio. Nonostante questo, mi trovo
oggi a constatare che tutto ciò non è stato minimamente apprezzato e rispettato
dagli organi federali che gestiscono la classe arbitrale della nostra
disciplina. Questo perché per tutta la durata della stagione, abbiamo ricevuto
comportamenti maleducati, arroganti e prese in giro da diversi direttori di
gara. In qualche occasione addirittura minacciati di squalifiche e multe
ingigantite in modo ingiustificato e provocatorio. Non più tardi di una
settimana fa, abbiamo assistito a un episodio quanto mai sgradevole e assurdo
nei confronti del nostro tecnico, insultato da parte del primo arbitro con un
plateale “vada a quel paese Mister”, dopo una semplice protesta su un
macroscopico errore che ha mandato in gol la squadra avversaria. Nonostante
ciò, come Società abbiamo invitato tutto il nostro pubblico e la nostra realtà
a tenere la calma riconoscendo che l’errore umano può esistere, giustificando
la maleducazione del direttore di gara come una semplice caduta di stile,
quando su altri campi abbiamo visto minacce e risse che non solo non state
sanzionate, ma sono state addirittura minimizzate e ignorate, nonostante siano
state testimoniate da documenti fotografici.
Ieri per l’ennesima volta
abbiamo assistito a comportamenti provocatori e minacce da parte dei due
direttore di gara, rischiando seriamente problemi di ordine pubblico, contenuti
solo dalla grande sportività della nostra tifoseria fatta di famiglie e
bambini. Nonostante ciò mi trovo a dover chiedere agli organi federali
competenti chiarimenti immediati.
Se avere un numero di tifosi
senza paragoni nella categoria, se attirare attenzioni a livello di grande
comunicazione con il coinvolgimento di un marchio e un nome storico del calcio professionistico,
se una programmazione futura con un Palasport di proprietà, se serietà e
competenza, se tutto questo è mal visto o si ritiene che sia un problema, ebbene
sono pronto a ritirare la squadra immediatamente già nel corso di questa
settimana, perché l’errore arbitrale può e deve esistere, ma mai è
ammissibile la cattiva educazione e le minacce da parte di chi dovrebbe
improrogabilmente tenere, sportivamente parlando, in mano le partite
rispettando il lavoro di tutte le Società e soprattutto i tifosi e gli
appassionati che permettono l’evoluzione, la crescita e la sopravvivenza di uno
sport giovane come il nostro.
Firma
Il Presidente della
Ternana Futsal
Raffaele Basile
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