GINOSA, 7 GIUGNO – TERESA MIANI
Nonostante le innumerevoli
occasioni sprecate e il muro eretto dall’Osijek, il Milan di Brocchi si è
aggiudicato la gara con la rete siglata all’ultimo
minuto di gioco. I rossoneri sono stati padroni del campo per tutta la durata
della partita, sfiorando più volte la rete, e trovandola poco prima del
triplice fischio con un gol da rapace d’area di Griffini, ben servito da Hamadi.
Attimi di nervosismo intorno al 65’ quando l’arbitro espelle Vincetic per doppio giallo, e poi
allontana anche l’allenatore croato, entrato in campo per protestare. Su un
paio di decisioni possiamo anche dar ragione al mister, soprattutto su un
fuorigioco davvero assurdo sbandierato ai suoi, anche se la pantomima pre
espulsione, non è molto edificante.
LA GARA
Le due compagini si schierano con
un 4-3-3 simile ma diverso nell’interpretazione dei ruoli. I rossoneri sono
iper offensivi, con i terzini Ndiaye
e Hadziosmanovic molto propositivi,
i centrocampisti sempre abili negli inserimenti, e gli esterni d’attacco sempre
pronti all’uno contro uno. L’Osijek chiude tutti gli spazi e si affida a rapide
ripartenze o ad azioni confuse.
Al 9’ arriva la prima occasione
per il Milan. Dopo una lunga mischia con diverse respinte, Zanellato ci prova ma viene contrato sul più bello. I croati
attendono e concedono poco, utilizzando al meglio il catenaccio che tanto viene
criticato. Al 19’ ci prova Jones, ma
trova anch’egli il muro, al 27’ è Ndiaye
a cercare la via del gol, ma il suo bolide terra aria sfiora il palo a Jukic
battuto. La porta appare stregata e il copione della disputa sembra
ripercorrere la semifinale dello scorso anno, quando l’Osijek vinse con l’Inter
con l’unico tiro in porta. Al 30’ una grande rovesciata di Hamadi fa gridare al gol, ma sfiora solo il palo. Il Milan non
sfonda e il primo tempo termina 0-0 con il portiere Guarnone spettatore non
pagante.
Nella ripresa il copione non
muta, il Milan preme sempre più. Al 44’ ci prova Jones ma il suo tentativo è ben controllato dall’estremo difensore
croato. Al 52’ l’Osijek tira per la
prima volta in porta. Una punizione dai 30 m di Prugovecki impegna Guarnone
che finalmente può sporcare i suoi guanti. Questo rimarrà l’unico tentativo di
tutta la partita, difatti, dal 53’, è solo Milan all’attacco.
Al 54’ci prova Spinelli, al 68’ De Piano, e al 78’ Aghero.
Nel frattempo, i croati sono in dieci per l’espulsione di Vincetic. Il portiere Jukic perde secondi su secondi
appena possibile, facendo capire a tutti che vogliono i calci di rigore. Tutto sembra
portare a tale epilogo, ma l’imponderabile nel calcio è sempre presente. Grandissima
giocata di Hamadi, che salta il suo diretto avversario, e serve Griffini. Tocco preciso del
subentrato attaccante, e palla in rete per il boato del pubblico e la gioia dei
suoi compagni.
Nel finale c’è tempo anche per
una staffilata di Aghero che sfiora l’incrocio dei pali. Termina 1-0 per il
Milan, che guadagna la finale di Matera contro la Roma. Per l’Osijek, vincitore
della scorsa edizione, finalina contro l’Inter.
MILAN: Guarnone, Ndiaye, Spinelli, De Piano, El Hilali,
Hadziosmanovic, Zanellato, Careccia, Jones, Altare, Hamadi. A disposizione
Marson, Zucchetti, Aghero, Maiorino, Marchini, Griffini. Allenatore Brocchi.
OSIJEK: Jukic, Brlic, Marin, Lukacevic, Caic, Paper, Prugovecki,
Vincetic, Cikvar, Knezevic, Gacic. A disposizione Rajndl, Begis, Bilic, Bujadinovic,
Kasac, Lekic, Lajtman, Rebrina. Allenatore Bilic.
Arbitro: Di Reda di Molfetta
Assistenti: De Palma e Natilla di Molfetta
Spettatori circa 800
Baldo D’Angelo
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