L'Italia ha esordito nella migliore delle maniere
nella Final Six di World League, batte 3-0 (25-22 25-21 26-24) gli Stati
Uniti e mette una seria ipoteca nell'ingresso alle semifinali. Partita
convincente dei ragazzi di Mauro Berruto che nel primo e nel secondo set
hanno fatto vedere un bel gioco. Nel terzo, complice anche un
infortunio a Jiri Kovar oltre che ad un cambio tattico degli Usa,
Birarelli e compagni si sono trovati in difficoltà, ma facendo ricorso
anche alla panchina hanno rimontato da 10-17 e chiuso con un esaltante
crescendo 26-24, con Zaytsev capace di siglare quattro servizi vincenti
consecutivi, per l'esaltazione del pubblico fiorentino.
L'Italia domani riposa, tornerà in campo venerdì alle 20.30 contro l'Australia.
Nel primo set l'Italia parte bene, serena e concentrata si porta avanti 4-1 e poi allunga ancora sino all'8-4 del primo time-out tecnico. Travica gestisce bene i suoi attaccanti, gli Usa appaiono abbastanza fallosi. Gli Azzurri vengono parzialmente rimontati (16-14), a causa di diversi errori al servizio e delle buone difese statunitensi. Gli americani forzano i tempi e si riportano in parità sul 16-16 e si procede punto a punto sino a quando due difese (la prima fenomenale) di Kovar non permettono all'Italia di portarsi sul 23-21. Per l'ultimo punto del parziale Berruto cambia Buti per Piano al servizio. Gli azzurri difendono e costruiscono con Zaytsev che serve Parodi per il 25-22.
L'Italia per gran parte del secondo set mostra il suo volto migliore. Ben registrata in ricezione, molto equilibrata in fase difensiva, concreta in attacco. La squadra di Berruto, che sbaglia molto meno rispetto al primo parziale, mette a nudo alcuni limiti offensivi degli americani. Con Zaytsev ispirato l'Italia si porta sul 24-17, poi stenta a chiudere il conto, ma ci riesce sul 25-21 quando Lotman sbaglia il servizio.
Un infortunio al ginocchio sinistro ccostringe Kovar (uno dei migliori fino a questo momento) a lasciare il campo. Al suo posto entra il giovane Luigi Randazzo. L'Italia che non aveva iniziato bene il parziale (3-7) ha uno slancio positivo e raggiunge il pareggio sull'8-8, ma poi comincia a tentennare in ricezione e gli Stati uniti allungano sino al 17-10. Berruto prova a cambiare regista inserendo Baranowicz.
Il sestetto italiano con pazienza rimonta punto su punto sino al gran finale firmato Zaytsev.
FONTE FIPAV
L'Italia domani riposa, tornerà in campo venerdì alle 20.30 contro l'Australia.
Nel primo set l'Italia parte bene, serena e concentrata si porta avanti 4-1 e poi allunga ancora sino all'8-4 del primo time-out tecnico. Travica gestisce bene i suoi attaccanti, gli Usa appaiono abbastanza fallosi. Gli Azzurri vengono parzialmente rimontati (16-14), a causa di diversi errori al servizio e delle buone difese statunitensi. Gli americani forzano i tempi e si riportano in parità sul 16-16 e si procede punto a punto sino a quando due difese (la prima fenomenale) di Kovar non permettono all'Italia di portarsi sul 23-21. Per l'ultimo punto del parziale Berruto cambia Buti per Piano al servizio. Gli azzurri difendono e costruiscono con Zaytsev che serve Parodi per il 25-22.
L'Italia per gran parte del secondo set mostra il suo volto migliore. Ben registrata in ricezione, molto equilibrata in fase difensiva, concreta in attacco. La squadra di Berruto, che sbaglia molto meno rispetto al primo parziale, mette a nudo alcuni limiti offensivi degli americani. Con Zaytsev ispirato l'Italia si porta sul 24-17, poi stenta a chiudere il conto, ma ci riesce sul 25-21 quando Lotman sbaglia il servizio.
Un infortunio al ginocchio sinistro ccostringe Kovar (uno dei migliori fino a questo momento) a lasciare il campo. Al suo posto entra il giovane Luigi Randazzo. L'Italia che non aveva iniziato bene il parziale (3-7) ha uno slancio positivo e raggiunge il pareggio sull'8-8, ma poi comincia a tentennare in ricezione e gli Stati uniti allungano sino al 17-10. Berruto prova a cambiare regista inserendo Baranowicz.
Il sestetto italiano con pazienza rimonta punto su punto sino al gran finale firmato Zaytsev.
FONTE FIPAV
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