La guardia bulgara
si racconta dopo la sua ufficializzazione a Taranto: “Sono un giocatore
versatile, qui potenziale da grande piazza della pallacanestro. Il basket è una
parte di me”
Uno spicchio di pallacanestro internazionale per il Cus
Jonico Basket Taranto. Con l’arrivo di Georgi Sirakov la squadra del presidente
Sergio Cosenza è tornata a parlare “straniero”. La guardia bulgara classe ’92
sarà il quarto nella quarantennale storia cussina dopo l’argentino Alejandro
Ferrari (il primo in assoluto, a metà anni 2000), il francese Tidiani Sokoba (2009/10)
e ancora gli argentini Max Morel e Federico Mallon artefici della promozione a
suon di record in DNC nella stagione 2010/2011.
Il Cus ha scelto Sirakov per
fare un importante salto di qualità nella sua seconda avventura in Serie B.
Merito della trattativa ad Andrea Greco, al primo vero incarico da dirigente
rossoblu, che sta conducendo questo mercato coadiuvato da Luca Cosenza in una
linea “giovane” che parte dal parquet e arriva alla scrivania e viceversa.
Georgi ha scelto Taranto per continuare la sua crescita e
maturare il suo talento cestistico.
Eccolo nella sua prima intervista da giocatore del Cus
Jonico.
Benvenuto Georgi,
innanzitutto descriviti come giocatore al pubblico, ai tuoi prossimi tifosi.
Sono un giocatore abbastanza versatile anche perché amo
organizzare il gioco in campo e servire palloni ai miei compagni ma il mio
punto forte è attaccare il canestro in 1vs1 e il tiro dalla distanza, per
queste mie caratteristiche vengo utilizzato in base alle esigenze sia come play
che guardia.
Come è stata la
trattativa che ti ha portato al Cus Jonico?
La trattativa è stata piena di emozioni e divertente, come
so che sarà questo anno cestistico; per una settimana circa ho avuto modo di
sentire il dirigente Andrea Greco e sin da subito ci siamo trovati in sintonia,
se la stagione proseguirà come è iniziata ha tutte le carte in regola per
diventare memorabile.
Raccontaci qualcosa
di te, sei figlio d'arte e sei arrivato giovanissimo in Italia. Hai già tanta
esperienza alle spalle, cosa speri di portare al Cus Jonico?
Ho iniziato a giocare a basket come se fosse la cosa più
ovvia da fare, visto che tutti i miei compleanni da bambino li festeggiavamo
nei palazzetti perché' a quei tempi mio padre giocava nella massima serie bulgara,
ho una foto che faccio canestro ad appena 2 anni! (sorride, ndr). Arrivo in
Italia, a Rimini, a 15 anni dove ho fatto 4 anni di giovanili, subito dopo come
prima esperienza vengo scelto da coach Marcelletti in LegaDue con Ostuni,
l'anno seguente sono andato in B1 (DNA) a San Severo per maturare e giocare di più.
L' anno scorso ho iniziato nella massima seria bulgara ma la voglia di tornare
in Italia mi ha portato a Brindisi per 2 fantastici mesi e a fine febbraio sono
approdato a Montecatini dove ho finito la stagione con la mia miglior
valutazione personale.
Te la senti di
promettere qualcosa ai tifosi tarantini?
Posso assicurare che a Taranto porto tantissima voglia di
crescere e vincere insieme, la prima volta che Andrea Greco mi ha parlato di
questo ambizioso progetto non ho potuto non esserne entusiasta.
Taranto ha tutti i presupposti per diventare una delle
piazze più calde del basket italiano come si sono dimostrati con la
pallacanestro femminile, ma per fare questo abbiamo bisogno del supporto di
tutti gli amanti della palla a spicchi del versante Ionico! Ai miei tifosi
prometto tanta grinta in campo, se ci seguirete non mancheranno tante emozioni!
Vuoi aggiungere
qualcosa in chiusura di intervista?
Sì, ringrazio per la fiducia tutto lo staff del Cus Jonico
Taranto, non vi deluderò.
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