L’allenatore di
Taranto ai microfoni di ‘Multimedia Cus’: “Noi abbiamo scelto di valorizzare i
giovani, ed in particolare il prodotto del lavoro della Virtus”
L’allenatore del Cus Jonico Basket Taranto, Nicola Leale a
tutto campo, come vorrebbe giocasse la sua nuova squadra ancora in cantiere. Il
tecnico tarantino ha raccontato il suo “nuovo” Cus ai microfoni di “multimedia
Cus” che anche quest’anno darà la possibilità ai tanti fuori sede rossoblu di
seguire le vicissitudini di De Paoli, Sirakov, Giancarli e Potì anche a diversi
km di distanza. Ecco le parole del coach cussino sul prossimo campionato di
Serie B, e sul corso ‘giovanile’ intrapreso dalla società, nell’intervista
raccolta da Toni Cappuccio.
Nicola Leale come si
presenta il panorama del 2° anno di serie B, suo e della società?
“Dire che la prossima serie B sarà ancora più dura da
affrontare rispetto alla scorsa stagione, non è tanto aleatorio. Ci sono almeno
5 squadre che si presentano ai nastri di partenza con l'annunciata intenzione
di “distruggere” il campionato, almeno per le prime piazze. Bisceglie, Mola di
Bari, Monreale-Palermo, Agropoli e anche Monteroni. Ovviamente noi, con questo
roster tutto nuovo e giovane cercheremo di fare la nostra parte puntando sulla
baldanza giovanile e la voglia dei ragazzi di nutrire giustificate ambizioni”.
Ti aspetta certamente
un gran bell'impegno nel sistemare bene le tessere di questo nuovo mosaico.
Anche tu, quindi, ti rimetti in gioco, ancora una volta.
“La nuova avventura è davvero stimolante per un allenatore.
Quest'anno, poi, mi tocca il ruolo di capo-allenatore per cui dovrò occuparmi
più direttamente dell'under19, con l'insostituibile aiuto del vice Voltasio.
Insomma, stiamo cercando di razionalizzare ed ottimizzare sempre di più il
proficuo rapporto con i ragazzi del vivaio della consorella Virtus, la nostra
“cantera””.
Un'altra novità sarà
l'utilizzo del PalaMazzola per sedute mattutine tecnico-atletiche. Il lavoro,
quindi, non mancherà di certo. Si dice che il buon lavoro paga?
“Cercheremo di riempirci le tasche, sempre all'insegna
dell'umiltà che fa saggezza. Un altro aspetto nuovo deciso dalla società è il
potenziamento dello staff medico. Una buona novità, considerate le vicissitudini
della stagione scorsa in tema di infortuni”.
C'è un aspetto che
stride nei continui cambiamenti (o meglio sconvolgimenti) ideati dalla Fip,
anno dopo anno. Per alcuni può sembrare vitalità creativa, per altri
confusione.
“Diciamo che, forse, è vera la seconda ipotesi. Infatti,
quest'anno la Fip
ha eliminato l'obbligo di schierare gli under nel nostro campionato e ciò ha
reso possibile “l'accaparramento” dei club più ricchi di nomi di atleti più
prestigiosi in libera circolazione, anche se in là con gli anni. Questa novità,
a mio modesto parere, cozza contro la volontà, dicasi necessità, di valorizzare
i giovani delle società di base, di cui tanto si discetta ma poco si pratica”.
Quindi, il Cus ha
fatto una scelta controcorrente, esponendosi anche a rischi di piazzamento?
“Noi avevamo bisogno di valorizzare i ragazzi della Virtus,
altrimenti si sarebbero persi tanti buoni giocatori di prospettiva a “vegetare”
nei campionati giovanili senza avere la possibilità e la giusta ambizione di
approdare in prima squadra che, poi, è il sogno di tutti. Abbiamo perciò
volutamente fatto la rotta inversa rispetto alle cosiddette novità federali.
Per la nostra politica va bene così ma non capisco cosa possa significare per
le società di base, che invece dovrebbero privilegiare le nuove leve del
basket”.
Intanto scatta oggi la seconda settimana di lavoro, ancora a
ritmi di due sedute al giorno. Atteso l’arrivo di Georgi Sirakov che si unirà
al resto della squadra in vista delle prime amichevoli precampionato.
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