In carica dal 1977
Sergio Cosenza si appresta a vivere in prima linea l’ennesimo esordio del “suo”
Cus Jonico: “Ogni anno l’obiettivo è migliorarci, sul parquet e fuori”
Ancora qualche giorno e sarà palla a due. Domenica alle ore
18 davanti al pubblico di casa del PalaMazzola la Casa Euro Basket Taranto farà
il suo esordio nel “nuovo” campionato di Serie B, seconda esperienza cadetta,
consecutiva, della sua storia. Al ponte di comando, come sempre a soffrire da
bordo parquet, il presidente Sergio Cosenza, pronto a tuffarsi in questa
avventura con una squadra completamente rinnovata. La voce di “Multimedia Cus”
(con Aldo Cesario, ndr), l’esperto giornalista del settore, Toni Cappuccio lo
ha intervistato.
La storia del Cus Jonico nasce nel luglio del 1974,
festeggiati quest’anno i 40 anni di vita, dopo 3 anni, nel 1977, Cosenza ne ha
preso il comando come presidente senza fermarsi mai: “E' vero, non ho più
lasciato la carica o... meglio, non me l' hanno fatta lasciare (sorride, ndr).
Non so se oggi convenga più tanto considerate le maggiori responsabilità
rispetto al passato, anche in termini economici personali, a cui un presidente
affezionato deve comunque provvedere per permettere alla propria “creatura
societaria” di navigare in mari meno agitati”.
Presidente ha mai pensato di lasciare? “Giammai! Ora la
nostra navicella ha preso una rotta di alto profilo ed io devo assicurare la
continuità del progetto, passo dopo passo, con sagacia e giudizio, senza passi
troppo lunghi”. Della serie ‘l'appetito vien mangiando’ senza, però,
“ingozzarsi” troppo: la storia del basket ionico è costellata di decennali
grandi periodi di euforia ma anche di tristi delusioni di scomparse, a seconda
dei cicli socio-economici. Il Cus, invece, è sempre stato presente, prima in
campionati locali e negli ultimi anni, in un crescendo rossiniano, in
campionati di più ragguardevoli categorie, come l'attuale serie B. Man mano che
si sale, però, i costi necessariamente aumentano e le spese di conseguenza. “E'
il prezzo da pagare – sottolinea il n°1 cussino - Ogni stagione finisce in
disavanzo, anche se ‘controllato e fisiologico’. Cerchiamo comunque di
rispettare i contratti e credo che nessun atleta possa lamentarsi del contrario.
Per questa stagione ci siamo necessariamente allargati onde darci un assetto
societario più articolato e professionale per una società all'altezza di giuste
ambizioni e anche per offrire una buona immagine al “palazzo” dove ci si
dovrebbe scaldare al sole. Quest'impostazione, ci ha permesso di presentare la
candidatura per ospitare, per la prima volta a Taranto, l'All Star Game di
serie A il prossimo 18 gennaio 2015. Ci siamo costruiti le opportune
credenziali, come movimento, con il grande evento della Cavour e della nazionale sperimentale. I vertici di Lega
e Federbasket si sono “accorti” che anche a Taranto siamo capaci di organizzare
bene le cose”.
Sul piano strettamente locale, dell'intero movimento ionico,
c’è da registrare l’ottimo risultato: di aver messo insieme, in costruttiva
sinergia, tre anime come il Cus, la Virtus e la De Florio, maschi e femmine con
pari opportunità. Questa può essere considerata un'altra piccola rivoluzione
copernicana? “Credo proprio di sì! Nel presente periodo storico, in
particolare, è una strategia intelligente. Con le sempre più ridotte
disponibilità economiche, causa l'eterna crisi, è controproducente e riduttivo
di risultati andare per conto proprio. Inoltre ciò è la dimostrazione del
nostro continuo messaggio di apertura a tutti gli uomini e donne di buona e
seria volontà sportiva e sociale. Ora ci siamo presenti anche nelle immediate
vicinanze in provincia con un gruppo costituitosi a Faggiano, grazie alla
sensibilità dell'amministrazione e dirigenza scolastica locale.
Non solo, abbiamo risposto anche alla chiamata di scuole di
San Giorgio Jonico e Monteiasi. La dimostrazione, anche visiva, è quella di
sabato scorso in cui sono stati presentati al pubblico, in una specie di
opening day, tutti i ragazzi e le ragazze del neonato consorzio DEVIRTCUS”.
Tutto questo progetto,
in continuo ”movimento” (gestione del Palamazzola, della Ricciardi, rimessa a
nuovo e palestre varie, oltre soprattutto la squadra di B) procura un oneroso
impegno finanziario. La domanda è scontata e ripetitiva: l'amministrazione
comunale vi viene incontro con la mano tesa? “Diciamo che la volontà c'è
sempre. Ora aspettiamo che le casse comunali siano più piene”.
E' piuttosto risaputo che una bella ed attraente vetrina può
far molto in questo ambizioso progetto. Parliamo quindi della prima squadra
così tanto rinnovata? “La metafora è esatta. Quest'anno abbiamo voluto cambiare
totalmente il look alla “vetrina” cambiandone l'arredamento. Dei nuovi, abbiamo
preso tre senior e due giovani under che insieme ai ragazzi U19 della Virtus
compongono il roster. Della squadra della stagione passata è rimasto il solo
Gianluca Salerno della De Florio, che è passato tra i senior che poi sono tutti
molto giovani, classe anni 90, a cui affidiamo la nostra speranza di vedere e
far vedere un degno ed interessante spettacolo di freschezza atletica e
tecnica. Invitiamo i tanti appassionati di basket a non fermarsi alla ‘vetrina’
ma di entrare nel ‘negozio’ del PalaMazzola per tastare meglio la ‘stoffa’ dei
nostri giovani atleti”.
Passando all'aspetto meramente tecnico del nuovo organico di
squadra, non sembra forse necessario ingaggiare un altro bel lungo, grande e
grosso sotto canestro, per dare una mano al bravo De Paoli? “Lo teniamo
presente. Considerando, però, anche il costo di 6mila euro che la Federbasket ‘pretende’
per il solo tesseramento di un senior, a cui sono da aggiungere le altre spese ‘ordinarie’
per tenere il giocatore a Taranto. Per questo noi siamo abituati a fare i conti
della massaia, sperando in una copertura di qualche amico sponsor”. Queste
onerose e mal digerite pretese della Federbasket sono anche alla base dei
motivi che hanno spinto diverse società, anche di chiara fama e storia, ad
occuparsi quasi esclusivamente di vivaio? “Certamente! Infatti questa volta noi
abbiamo attinto a quell'autentica fucina di talenti che è la Stella Azzurra di
Roma (De Paoli e Giancarli, ndr) che non si sogna minimamente di fare
campionati di categoria superiore. Con la sua ricca “produzione” di talenti,
risparmia ed incassa un bel gruzzolo”.
Per far fronte a tutte queste spese, in quanto gestori del
PalaMazzola vi state impegnando a far funzionare la struttura h24, anche
organizzando ed ospitando eventi sportivi, spettacoli e musicali. “Ci siamo
attrezzati – continua Cosenza - anche per questo. Pasquale Fasano e mio figlio
Luca si occuperanno di questo necessario aspetto gestionale. A novembre ci sarà
il concerto di Claudio Baglioni, poi manifestazioni varie come il body
building... e tutto ciò che viene... sarà ben accetto”.
E in attesa di qualche munifico “mecenate” (stirpe, però, in
via di estinzione o… addirittura già estinta...) o qualsivoglia benestante di
buona volontà a raccogliere l'invito a “rinvigorire” concretamente questa bella
realtà tutta nostra, non resta che dire: “Forza Cus-Casa Euro Taranto!”, a
cominciare da domenica prossima 5 ottobre, ore 18, nell'ouverture del
campionato contro il temibile Maddaloni (biglietti, abbonamenti, tessera
socio-sostenitore c/o la segreteria del PalaMazzola in orari: 10.30-12.30 e
17.30-19.30).
Buon basket a tutti, Toni Cappuccio
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