mercoledì 19 novembre 2014

Al Pala Di Vittorio torna il grande futsal: la sfida infinita tra Ternana e Isolotto



La sfida infinita: prima delle due finali dello scorso anno, prima dei giorni in cui Ternana e Lazio si spartivano da sole i palcoscenici della Serie A, prima della Final Eight di Pescara, prima della finale scudetto, c’è uno scontro che assume aspetti quasi primordiali. E’ così che si potrebbe definire la sfida tra Ternana e Isolotto. Lo scorso anno ai preliminare di Coppa Italia furono grandi emozioni, con le gigliate che nella gara del Di Vittorio andarono in vantaggio addirittura per 2-3, ma furono rimontate con una impresa quasi epica dal duo Amparo-Neka, che nei due minuti finali prima pareggiarono e poi siglarono il definitivo quattro a tre
. Una gara che fa ancora scendere una lacrima sul viso a chi quel giorno, poco prima del capodanno, era al Palazzetto. Il boato del pubblico, per chi c’era (oltre 800 paganti), fa venire ancora la pelle d’oca. Così le Ferelle iniziarono a fare la propria storia: quella di un’annata spettacolare. Il ritorno a Firenze fu allo stesso modo una grandissima giornata anche se con meno verve e brividi, visto che il largo risultato sancì la qualificazione alla Final Eight di Pescara. Una sfida condita anche di polemiche ma mai di eccessi, visto che le due società si conoscono da anni e si rispettano. Furono però i biglietti messi a disposizione nella gara di ritorno ad accendere le polemiche, ma una sana collaborazione tra i due club spense ogni problematica di sorta.
Le due squadre si trovarono di fronte di nuovo nei play off scudetto quasi a sorpresa visto che l’Isolotto non era partito certo, a inizio stagione, per conquistare la finale del titolo più importante e di certo la Ternana aveva fatto l’impresa nell’eliminare ai quarti un Montesilvano mai domo, sopratutto nella gara di ritorno. Fatto sta che i due club si ritrovano di nuovo di fronte, entrambi coscenti che non sarebbe stato facile passare il turno. La gara di andata fu praticamente la fotocopia di quella della qualificazione della Coppa Italia con il vantaggio delle gigliate e il maxi recupero della Ternana che questa volta termina la gara con un gol in più di vantaggio. Altro Pala Di Vittorio stracolmo e altra coreografia con più di 500 bandierine rossoverdi a colorare una tribuna ribollente. Nella sfida precedente i Fedelissimi, invece, puntarono su una più spiritosa rappresentazione di un pulmino Westafalia che “sgasando” si dirigeva verso la Coppa Italia, con tanto di indicazione stradale. Insomma, una grande sfida condita da grandi cornici che anche questa volta non mancheranno. Sui social c’è già stato l’annuncio, del gruppo guida del tifo ternano, dell’allestimento dell’ennesima grande coreografia che lascierà di nuovo a bocca aperta l’Italia intera.
Due società così lontane ma così vicine, anche questa è la chiave di lettura del big match visto che entrambi i club hanno percorso due strade molto simili nella loro crescita. La strada del popolo, dell’appartenza: forte, profonda, quasi aspra per quanto vera e viscerale quella rossoverde; ironica, con stile, dialettale e vellutata quella gigliata. Le due maglie in campo con i colori delle due città: il rossoverde una, il viola l’altra. Dal dialetto umbro dei dirigenti e tifosi ternani, a quello dantesco di quelli fiorentini che retroscena dal sapore “vernacolare” lo scorso anno ironizzarono sulle polemiche arbitrali di marca ternana con uno spiritosissimo manifesto che accolse i dirigente rossoverdi sulle tribune del Pala Isolotto.
Tutto questo è il big match di domenica: una partita che non solo vede grandi squadre in campo, ma che ha qualcosa in più rispetto alle altre grande sfide del resto della Serie A. Quel qualcosa dovuto al grande senso di appartenza che solo due tifoserie come quelle ternane e fiorentine possono avere.

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