Nelle interviste post gara il Presidente Basile si era già
espresso: “Senza il cinquanta per cento
della rosa è stata una impresa fare questa gara e andare vicinissimi alla
vittoria. Dopo il pareggio sostanzialmente l’unica colpa è stata prendere un
gran gol a due o tre minuti dalla fine”. Più chiari di così... Eppure un
po’ di amaro in bocca c’è, visto che contro un Isolotto al completo e in
splendida forma fisica si era sfiorata la grande impresa. Tutto ciò di fronte a
un grande pubblico, ma dopo pochi minuti l’infortunio di Neka è suonato un po’
a tutti come un “game over” dei vecchi videogiochi anni ottanta. Nonostante
ciò, Pascual e compagne hanno sfoderato una prestazione da impresa tenendo
testa alle fiorentine che potevano permettersi a quel punto anche una gara più
spregiudicata in pressione e a campo aperto. Quasi da libro cuore la prova di un’altra
Ferella che in settimana era stata ferma per l’infortunio al piede sinistro.
Con l’uscita di Neka, l’italo-brasiliana Bisognin, è stata costretta a entrare
in campo: la numero sedici non solo non si è tirata indietro, ma ha sfoderato
una gran bella prova addirittura andando a sfiorare il gol del definitivo
vantaggio e chissà della vittoria. Così non è stato, ma tanto è che le poche
Ferelle rimaste in campo hanno dato tutto e allora ecco che sbuca quasi a
sorpresa, ma non troppo, la prestazione di Claudia Carnevali, che tra un gran
gol, botte, tirate di maglie e colpi di tacco a seguire ha dimostrato di essere
forse, in questo momento, il pivot italiano più forte in cicrcolazione. Peccato
che il CT Menichelli non sia potuto venire in un Di Vittorio da paradiso del
futsal femminile a godersi non solo l’atmosfera, che ci perdonino gli altri non
è neanche comparabile con nessun altro campo sul territorio nazionale, ma
soprattutto che non abbia potuto ammirare i tanti gioielli italiani da una
parte e dell’altra che hanno dato spettacolo; compresa una Maione in maglia
viola che ha realizzato una splendida doppietta.
Il pivot rossoverde, che ha fatto letteralmente esplodere il Di Vittorio con una botta da lontano, a fine gara regala
anche perle di calma e umiltà: “Era
meglio non segnare e vincere, sono contenta di aver dimostrato fino a qui il
mio valore giorno per giorno e ringrazio la mia famiglia e Mister Boranga che
lo scorso anno mi ha aiutata tanto, ringrazio ovviamente Terni e la Ternana per
quello che mi sta dando. Adesso dobbiamo continuare a lavorare perchè sappiamo
che la squadra al completo è una delle più forti, ora non è così e significa
che dobbiamo lavorare ancora di più”. In telecronaca lo speaker ufficiale
rossoverde Vincenzo Racioppa ha dichiarato: “Appena
arrivata mi sono chiesto chi fosse e chi avessimo preso, oggi se potessimo dare
un MVP della partita lo consegnerei a occhi chiusi a lei”. Bella
soddisfazione, quindi, per il pivot romano trapiantato ormai da anni in Umbria.
Altra indiscussa protagonista della gara è stata quella
Manuela Cordaro arrivata in estate tra l’indifferenza generale e che in queste
prime giornate di campionato ha sostituito degnamente Gabi Tardelli, tanto da
insinuare qualche dubbio sull’utilizzo domenica prossima del portiere
brasiliano dall’inizio. Una Cordaro che, soprattutto nella parte iniziale della
gara e alla fine, ha tenuto in piedi la Ternana permettendole di arrivare a
sfiorare l’impresa. Due volte a tu per tu con le fiorentine ha sventato il pericolo,
poi tanta solidità e tranquillità nel compiere parate belle e complicate. Si sa
che le grandi squadre hanno bisogno di due portieri forti e affidabili e si sa
anche che nel calcio a 5 il portiere è metà squadra, per questo fino a ora
l’unica nota extra campo positiva viene proprio dagli estremi difensori.
Adesso si deve lavorare sodo per rimpinguare la rosa il
prima possibile con l’entrata in campo di Gabi Tardelli e Pia Gomez, ma anche
con lo scioglimento del rebus fisico di Romeo e poi chissà che dal mercato non
arrivi qualche bella sorpresa visto che il Presidente vuole continuare a
credere che portare un trofeo a Terni questo anno sia davvero possibile. Come
non dargli torto dopo lo spettacolo visto sugli spalti del Di Vittorio domenica
e il cuore da Fere visto in campo?
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