OLMEDO - Ecco il tabellino della partita Torres
- Bari, valida per la settima giornata di Serie A, finita sul risultato
di 2-0:
S.E.F.
TORRES 1903 (4-3-3): 1 Fazio; 2 Esposito, 3 Motta, 4 Galli, 5 Tona; 6
Piacezzi, 7 Domenichetti, 8 Marchese; 9 Giugliano, 10 Serrano (74′ 14
Pinna), 11 Maglia. A disposizione: 12 Usai, 13 Bartoli, 15 Marchio. All: Mario
Pompili.
PINK BARI (4-3-3): 1 Di Bari; 2 De Palo, 3 Novellino, 5 Dell’Ernia (49′ 13 Maffei), 6 Spelic; 4 Anaclerio (45′ 14 Cangiano), 7 Pinto, 8 Akherraze; 9 Olivieri, 10 Ceci (73′ 15 Paolillo), 11 Jerina. A disposizione: 12 Laforgia, 16 Rogazione. All: Isabella Cardone.
GOL:
13’ De Palo (aut.), 43’ Maglia (T).
Arbitro:
Cristofer Meloni
di Olbia, assistito da Daniele
Di Maggio di Ozieri e Antonio
Manca di Ozieri.
S.E.F.
TORRES 1903 – PINK BARI 2-0, LA CRONACA
La
Sardegna è amara per la Pink. Non basta una prestazione gagliarda, mostrata nonostante
i mille cerotti (infortunate Conte e Trotta, Spelic rimessa in sesto dopo una
settimana di fisioterapia, Rogazione arruolabile soltanto per rimpolpare la
panchina) che hanno accompagnato la traversata del Tirreno della truppa barese.
Troppo
forte la Torres, che s’impone per 2-0. Uno sfortunato autogol di Doriana De
Palo (tocco in scivolata sull’imbucata di Giulia Domenichetti) e il punto
dell’elvetica Veronica Maglia, al 43’, già nel primo tempo mettono le ali alle
torresine.
Nel
mezzo pure l’infortunio di Carmela Anaclerio, che proprio nei frangenti del
raddoppio casalingo ha accusato un malanno di natura muscolare, venendo
sostituita da Veronica Cangiano, autorevole dinanzi alle blasonate rossoblù
nonostante la giovane età.
Ci
ha provato Olivieri a venti minuti dalla fine, la sua conclusione è stata
neutralizzata dalla n.1 delle sarde.
I
nove calci d’angolo a zero e la traversa di capitan Tona al ventitreesimo
parlano di una supremazia di una formazione, è doveroso ribadirlo, vice
campione d’Italia in carica ed eliminata meno di un mese fa dalla UEFA Women's Champions League dopo aver raggiunto
gli ottavi di finale.
Da
sottolineare che Torres e Pink (al pari di tutte
le calciatrici dei due massimi campionati italiani) hanno indossato un fiocco
rosso al braccio, mentre le capitane hanno vestito la fascia della campagna di
sensibilizzazione #CISONOANCHEIO (dedicata
alla lotta contro la violenza di genere),
creata appositamente per rappresentare l'accordo di collaborazione tra il
Dipartimento Calcio Femminile della LND e D.i.Re. (associazione
nazionale che rappresenta settanta centri che, da più di vent’anni, offrono
assistenza alle donne vittime di maltrattamenti), nell’ambito della Giornata
Internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata martedì 25
novembre.
La
prossima sfida della Pink avrà luogo sabato 6 dicembre alle ore 14:30 in casa
contro l’Orobica, oggi sconfitta a domicilio 1-10 dal Verona.
S.E.F.
TORRES 1903 – PINK BARI 2-0, LE DICHIARAZIONI
OLMEDO
- Queste le dichiarazioni rilasciate dalla mister Isabella Cardone e dalla
centrocampista Veronica Cangiano nel post partita di Torres - Bari, terminata
2-0 per le padrone di casa con gol di De Bari (autorete) e Maglia.
Cardone: «L’orgoglio Pink c’è stato. Salvo l’approccio dei
primi venti minuti e come abbiamo tenuto il campo in maniera più autorevole
rispetto ad altre occasioni, nonostante fossimo con una rosa ridotta all’osso.
Dobbiamo lavorare di più sulle ripartenze, Olivieri e Ceci hanno trovato lo
spazio nel primo tempo ma sono finite in fuorigioco. Ci manca lo spunto fuori
casa, dobbiamo assolutamente trovarlo per alimentare velleità di salvezza. A me
piace competere, quello di oggi lo giudico come un passo in avanti, non ci
siamo disunite nonostante la caratura dell’avversario e il fardello delle
assenze. L’infortunio di Anaclerio ci ha scombinato ulteriormente i piani, tuttavia
le nostre giovani ragazze al cospetto di talenti come Domenichetti, Tona e Motta
hanno dimostrato di che pasta sono fatte. C’è da crescere, però questo lo
sapevamo già prima di venire in Sardegna».
Cangiano: «Abbiamo iniziato bene, poi è subentrato in noi del
nervosismo e la partita è sfuggita di mano. È sempre brutto prendere gol su
autorete, ma De Palo è stata veramente sfortunata. Non mi aspettavo di entrare
così presto, ho cercato di dare il massimo anche se ero tanto emozionata. Sono
comunque contenta. Differenze tra Primavera e prima squadra? Diverse, anche se
il mio ruolo non cambia. Nelle giovanili mi sento più sicura e cerco di
trasmettere la mia voglia di giocare anche alle più piccole. Indubbiamente con
la Primavera, nel campionato Giovanissimi, c’è un carico di responsabilità
minore perciò posso giocare tranquillamente, senza pressioni. In prima squadra
sei consapevole che un tuo ipotetico errore può condizionare l’esito della
partita e questo un po’ mi spaventa».
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