È
luogo comune pensare che una ragazza possa danzare sulle punte dei piedi o
comunque praticare quegli sport più consoni al sesso femminile, non è
certamente il caso di Francesca Quazzico, tarantina DOC, classe 2001 che ha
deciso di indossare le scarpette bullonate anzichè tutù e scarpette per la
danza. Francesca, figlia di Barbara e Massimo,
rispettivamente casalinga e
operaio, ha deciso di seguire le orme della mamma, ex portiere di calcio a
cinque e sportiva di indole per essersi cimentata anche in discipline
atletiche. I primi calci al pallone ha iniziato a tirarli nell’Atletico Taranto
per poi passare al San Cataldo (squadra rionale) e a seguire nei Delfini
Jonici. Grazie alla collaborazione voluta questa estate dai vertici societari
dei Delfini Jonici e sangiorgesi, è approdata al Real San Giorgio con il quale
sta disputando il campionato provinciale giovanissimi diventando la prima
ragazza in assoluto a militare in una squadra di calcio cittadina. Ragazza dal
carattere tranquillo, timida fuori dal campo ma piena di tenacia e grinta in
partita, dotata di buona tecnica individuale, riesce a dettare tempi e far
girare la squadra. Mr Fuggetti, suo attuale allenatore, ha detto di lei: “Francesca
è importantissima nell’economia del gioco della mia squadra, è ordinata,
intelligente, ha un’ottima visione di gioco e ha la capacità di fare la cosa
giusta al momento giusto. È fondamentalmente un centrale di centrocampo ma può
adattarsi anche come mezzala. Quando gioca a uno, massimo due tocchi li in
mezzo diventa illuminante per tutti i suoi compagni.“ Parole importanti
dette anche da altri addetti ai lavori non appartenenti alla società che non
hanno mai fatto lievitare la giovane calciatrice che è sempre rimasta umile e
con i piedi per terra, lavorando come tutti senza mai saltare un allenamento e
mostrandosi fortemente appassionata all’attività calcistica.
Quanto
è contenta la mamma di vedere Francesca giocare al calcio e come è nata questa
sua passione?
“Sono estremamente contenta di vedere Francesca giocare, ha seguito le
mie orme e questo mi inorgoglisce così come inorgoglisce il papà pur non
essendo un vero appassionato. Credo che la passione per il calcio le sia stata
trasmessa un pò da me ma soprattutto dall’ambiente dove Francesca è cresciuta.
Abitiamo vicino ad un centro sportivo e lei, fin da piccola, ha sempre
scorazzato per campi con il pallone tra i piedi fino a quando non ha chiesto, all’età
di sette anni e di sua spontanea volontà, di voler giocare. Sinceramente sarei
stata contenta di qualsiasi sport avesse fatto perchè lo sport è crescita ma,
l’aver scelto il calcio, mi rende molto felice. Se poi dovesse avere la bravura
e la fortuna di proseguire e salire ancora più su credo che non sarei capace di
descrivere la gioia.”
Come
è l’atteggiamento di Francesca in casa?
“È allegra, vivace, un pò timida, vive in armonia con i fratelli che
appoggiano la sua passione diventando i suoi primi tifosi. Ha tanti amici
maschietti e meno amichette, credo che sia un riflesso dello sport che
pratica.”
L’attività
sportiva condiziona l’andamento scolastico?
“A scuola non eccelle, fa il giusto che le permette di andare avanti, ma
sempre con il calcio nella testa. Frequenta il Liceo Sportivo e la scelta
universitaria sarà probabilmente appropriata all’attività sportiva praticata.”
Francesca,
qual’e il tuo ruolo, la tua squadra del cuore e chi è il tuo idolo?
“Sono un centrocampista centrale, mi piace giocare in quel ruolo perchè
posso impostare le azioni. Tifo Juventus e il mio idolo è Marchisio.”
Cosa
vuoi fare da grande?
“Mi piacerebbe diventare una calciatrice professionista e vestire la
maglia della nazionale.”
Come
si comportano gli avversari nei tuoi confronti?
“Mi trattano come tutti gli altri, nelle prime partite c’era un pò di
stupore nei miei avversari, non è comune vedere una ragazza che gioca, poi
partita dopo partita, anche loro si sono abituati ad incontrarmi. In campo, nei
contrasti, cerco di mettere più forza possibile e conquistare palla, bisogna
farsi sentire fisicamente perchè c’è differenza tra la mia forza e quella di
alcuni ragazzi. In alcune partite ho ricevuto anche insulti pesanti da parte di
avversari poco sportivi e maleducati ma sono insulti che non hanno lasciato
scorie, mi sono sempre fatta scivolare tutto e comunque i miei compagni non mi
lasciano mai sola, intervengono sempre qualora ce ne sia bisogno e questo mi fa
piacere.”
Come
ti trovi qui al Real, cambieresti qualcosa?
“Cambierei il terreno di gioco, sicuramente. Mi trovo bene e sono
contenta di stare qui al Real, mi coprono di attenzioni, hanno cura di me e di
tutti i miei compagni, è una società che considera importante il settore
giovanile. Anche la Mamma, che mi segue e mi accompagna, la pensa nello stesso
modo.”
Francesca
Quazzico è oggi una punta di diamante dei giovanissimi del Real San Giorgio e
può già vantare presenze nella rappresentativa regionale Under 15 con la quale
ha partecipato alle fasi eliminatorie (a Capo D’Orlando – Sicilia) e
successivamente alle fasi finali di Coverciano nell’ambito del torneo delle
regioni 2014. Attualmente c’è un forte interessamento (anche se su base
verbale) da parte della Pink di Bari, squadra femminile neo promossa in serie
A2, che aspetterebbe il compimento del quattordicesimo anno di età per
inserirla nei suoi ranghi. Il Real è fiero ed orgoglioso di avere tra le sue
fila una ragazza così brava e promettente, dalle caratteristiche tecniche e
morali idonee per diventare professionista. In bocca al lupo Francesca, tanta
fortuna a te e complimenti alla tua famiglia che supporta e alimenta le
aspettative di un giovane talento.
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