Un
Real sprecone perde 4 a 0 a Palagiano e interrompe la serie positiva di
risultati.
Cronaca.
1°
Tempo:
3°
Santoro, servito da Semeraro, entra in area calcia ma il portiere para;
7°
Angolo di Blandamura, respinta corta della difesa, raccoglie Santoro al limite
dell’area, tiro ben calibrato che termina di poco sopra la traversa;
16°
Santoro, sotto porta, non riesce a correggere un diagonale di Semeraro, palla
di poco al lato;
26°
Diagonale di Semeraro dall’interno dell’area di rigore e palla ancora al lato:
36°
Lancio di Ciccarese per Mastrangelo, l’attaccante si incunea tra i due centrali
di difesa e si presenta solo davanti a Cavallo battendolo facilmente: Palagiano
1 Real 0;
40°
Punizione dal limite di Santoro al centro, Ciraci ben appostato colpisce
debolmente di testa favorendo la parata di Picolla.
2°
Tempo:
1°
Disattenzione difensiva sangiorgese, ne approfitta Miraglia che con un tocco di
punta per poco non beffa Cavallo, palla sull’esterno della rete;
8°
Bella azione manovrata a centrocampo, palla sulla fascia destra a Quaranta che
entra in area e lascia partire un forte diagonale che attraversa tutta l’area
di rigore e finisce fuori di poco;
11°
Incertezza di Cavallo, disturbato da un forte vento, salvataggio sulla linea
della difesa;
20°
Punizione dal limite, mischia in area e Giovane prontamente calcia in rete a
colpo sicuro e Picolla miracolosamente respinge;
25°
Gran tiro da fuori area di Ciccarese e Cavallo a pugni uniti devia in angolo.
Sull’angolo, mischia in area e sulla linea di porta D'Aprile raddoppia per il
Palagiano.
31°
Ancora una bella azione manovrata degli ospiti, Sammarco calcia dal limite
dell’area ma Picolla para;
41°
Infortunio di Cavallo che non riesce a trattenere un tiro, senza pretese, di
Gisonna e palla in rete: Palagiano 3 real 0;
44°
Contropiede di Ciccarese, palla al centro per Gisonna che porta a 4 le
marcature.
I
gialloblu hanno disputato un ottimo primo tempo creando numerose occasioni da
rete e situazioni favorevoli. Nel secondo tempo, condizionato anche dallo
svantaggio immeritato, è stato meno brillante. Di contro un Palagiano che non
ha sbagliato un colpo, quasi ogni volta che si è presentato in area ha segnato.
Il Real è sceso in campo con una formazione molto rimaneggiata a causa delle
numerose assenze, se avesse sfruttato le occasioni avute avrebbe probabilmente vinto.
I goal sbagliati sono un limite di una squadra che produce ma che non guadagna.
Tabellino
Palagiano:
Picolla, Miraglia, Notarnicola (Dragone), Greco, D'Aprile, Lerede,7 De Mare
(Carbone), Ciccarese, Vorrielli (Gisonna), Borracci (Monaco), 11 Mastrangelo
(Di Gregorio). A disp. Stellaccio, De Stradis. All. Di Ponzio
Real
San Giorgio: Cavallo, Sammarco, De Vita, Blandamura, Galiandro, Santese,
Quaranta, Carlucci, Semeraro (Giovane), Ciraci (D'Amicis) 11 Santoro (Vecchio).
A disp. Albano, Caricasulo. All Sanarica.
Marcatori:
36°1°T Mastrangelo (P), 25°2°T D’Aprile (P), 41° e 44°2°T Gisonna (P).
Arbitro
sig. Andrea Scisci sez. Taranto
Commenti
post gara:
Mr
Sanarica: “È difficile commentare una gara giocata bene, con tante occasioni da
rete sbagliate e persa, secondo me, contro un modesto avversario che ha un’unica
qualità, il cinismo. Da poter chiudere il primo tempo con almeno due goal di
scarto a nostro favore siamo andati al riposo in svantaggio. Oltre ad aver
giocato discretamente bene nei primi 45 minuti abbiamo sbagliato l’impossibile
nei pressi e sotto la porta. Il Palagiano, in tutto il primo tempo, ha superato
la metà campo una sola volta e ci ha fatto goal, incredibile. Nel secondo tempo
la nostra presenza in campo è stata consistente fino al loro raddoppio, poi
abbiamo perso l’intensità e la tenacia, abbiamo subito il contraccolpo e c’è
stato un pò di scoramento. È evidente che il non segnare, sbagliare goal già
fatti è un nostro limite che ha condizionato le nostre gare. Ho fatto fatica a
mettere insieme 11 giocatori per via delle impreviste assenze tanto è vero che
al centro della difesa ha esordito Santese, proveniente dalla squadra allievi
che si è ben comportato facendo la sua parte. Una nota dolente è stato l’arbitraggio
non all’altezza e condizionato da un atteggiamento ambientale ostile. I
dirigenti di casa non hanno messo a proprio agio ne il direttore di gara e
nemmeno noi avversari rivolgendoci frasi anche intimidatorie.”
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