Clelland, il nuovo attaccante del Tavagnacco, si racconta tra tatuaggi, passione per Cristiano Ronaldo e voglia di stupire
Lei
è Lana Clelland. Bionda, occhi di ghiaccio, un vistoso tatuaggio sul
braccio sinistro. La scozzese classe 1993 è la nuova attaccante dell’Upc
Tavagnacco, pronta ad accendere l’entusiasmo dei tifosi friulani a suon
di gol. Lana, in questi giorni, è
impegnata in Nazionale, con la sua Scozia. Prima di partire, però, ha
deciso di raccontarsi promettendo il massimo impegno in vista della
prossima stagione.
Come ti trovi in Friuli?
«Tavagnacco è un bel posto, di dimensioni più ridotte rispetto a Bari, dove giocavo nella scorsa stagione. E’ diverso ma è molto bello qui».
Sei una delle giocatrici del Tavagnacco più attese della nuova stagione: senti la pressione?
«Sì,
riconosco che la squadra ha molte attese su di me. Tuttavia sono venuta
qui in Friuli per migliorare me stessa e il team. Sento la
responsabilità ma questo mi piace. È una responsabilità positiva da
sopportare. Senza dubbio farò del mio meglio per la squadra».
Nelle prime amichevoli hai già fatto vedere di cosa sei capace, andando in gol con il Chiavris. Cosa ti senti di promettere ai tifosi gialloblu?
«Posso solo promettere che darò il massimo per il team. Sono in serie A e non ho intenzione di
fare passi indietro: voglio entrare in Champions League e quindi
contribuire in maniera fattiva a migliorare il quinto posto raggiunto in
campionato dall’Upc durante la stagione scorsa».
Quando ti sei avvicinata al mondo del calcio?
«Ho
iniziato a giocare a calcio fin da piccola, avevo 5-6 anni. Il calcio è
parte integrante della mia vita. All’inizio era solo una passione ma
poi, crescendo, mi
sono resa conto che avrei potuto trasformare questa passione in un
lavoro e ho iniziato a fare carriera nel mondo del calcio
professionistico»..
C’è un giocatore a cui ti ispiri?
«Il mio preferito è Cristiano Ronaldo, nel calcio maschile. Ci sono anche tante donne che stimo in questo mondo, ma la mia scelta è decisamente Cristiano Ronaldo».
Sei attiva sui social? Ti piacciono le nuove tecnologie?
«Sì molto, uso i social ogni giorno, davvero ogni giorno!».
Stai per tornare a casa per rispondere alla convocazione della tua Nazionale. Cosa si prova a indossare la maglia della Scozia?
«Amo giocare per il mio Paese. È qualcosa che ho sempre sognato e mi sento fortunata a essere parte di questo gruppo. La mia nazione è cresciuta molto, soprattutto negli ultimi 10 anni, e adesso mira alla qualificazione per gli Europei del 2017».
In Scozia il calcio femminile gode di maggior considerazione rispetto all’Italia?
«Penso che in Italia ci siano molte più persone a seguire il calcio e a supportare le proprie squadre».
Un’ultima cosa: sul braccio hai un tatuaggio piuttosto vistoso. E’ l’unico? «No, ho diversi tatuaggi. Il primo l’ho fatto quando avevo 12-13 anni e penso che ne farò molti altri».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco
Alessandro Cesare
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