Roma – “Scusate il ritardo” è il titolo di un famoso film interpretato e
diretto dal grande Massimo Troisi. Nel caso di Lorenzo Imbalzano,
30enne tallonatore del Rugby Reggio XIII (e del Rugby Reggio Calabria di
rugby a XV), può essere la sintesi perfetta della sua neonata “storia
d’amore” con la Nazionale. Il giocatore calabrese, infatti, è stata una
delle novità dell’Italia di rugby league che si è radunata a fine
novembre a Vinci (in Toscana) sotto l’egida della Lega Italiana Rugby
Football League (Lirfl). «Una bella emozione – racconta Imbalzano – e
un’esperienza piacevole perché il gruppo e lo staff della Nazionale mi
hanno accolto benissimo.
Tra l’altro coi miei 30 anni ero uno dei ragazzi più esperti presenti a Vinci, ma ora vorrei recuperare “il tempo perso” e diventare uno dei punti di riferimento di questa Nazionale». Firenze, Roma, Torino: la carriera di Imbalzano nel rugby a 15 è stata di buono spessore, poi dallo scorso anno ecco il tuffo anche nel rugby a XIII. «Ho trovato molti punti di contatto tra le due discipline: del rugby league mi piace l’importanza che si dà all’uno contro uno e poi bisogna essere molto preparati sia fisicamente che mentalmente per riuscire a esprimersi su alti livelli. Non nascondo che ho già sfruttato alcuni concetti assorbiti durante il raduno di Vinci nell’ambito della pratica del rugby a 15, credo che siano due discipline che possono rendere un atleta completo sia su un codice che nell’altro». L’impatto con la coppia di tecnici composta da Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini, neo allenatori della Nazionale, è stato indubbiamente positivo. «Si tratta di due coach molto preparati con caratteri diversi che credono fortemente nel progetto del rugby league italiano e la stessa “attenzione” l’ho notata a livello dirigenziale tramite la presenza del segretario generale Pierluigi Gentile. Cercherò di dare il massimo in questi mesi per riuscire a entrare tra i convocati per il test match di maggio a Leeds contro BARA». Per quanto riguarda l’obiettivo a livello di club, Imbalzano è abbastanza chiaro. «Grazie al presidente Mannino, il Rugby Reggio Calabria si è avvicinato al mondo del rugby a XIII e non per fare la comparsa. Il primo traguardo da conquistare è quello della Coppa Italia regionale visto che a breve avremo la finale, ma a mio modo di vedere abbiamo una squadra competitiva anche per la fase finale nazionale di questa competizione e non lasceremo nulla di intentato».
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Area comunicazione Lega Italiana Rugby Football League
www.federleague.it
Tra l’altro coi miei 30 anni ero uno dei ragazzi più esperti presenti a Vinci, ma ora vorrei recuperare “il tempo perso” e diventare uno dei punti di riferimento di questa Nazionale». Firenze, Roma, Torino: la carriera di Imbalzano nel rugby a 15 è stata di buono spessore, poi dallo scorso anno ecco il tuffo anche nel rugby a XIII. «Ho trovato molti punti di contatto tra le due discipline: del rugby league mi piace l’importanza che si dà all’uno contro uno e poi bisogna essere molto preparati sia fisicamente che mentalmente per riuscire a esprimersi su alti livelli. Non nascondo che ho già sfruttato alcuni concetti assorbiti durante il raduno di Vinci nell’ambito della pratica del rugby a 15, credo che siano due discipline che possono rendere un atleta completo sia su un codice che nell’altro». L’impatto con la coppia di tecnici composta da Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini, neo allenatori della Nazionale, è stato indubbiamente positivo. «Si tratta di due coach molto preparati con caratteri diversi che credono fortemente nel progetto del rugby league italiano e la stessa “attenzione” l’ho notata a livello dirigenziale tramite la presenza del segretario generale Pierluigi Gentile. Cercherò di dare il massimo in questi mesi per riuscire a entrare tra i convocati per il test match di maggio a Leeds contro BARA». Per quanto riguarda l’obiettivo a livello di club, Imbalzano è abbastanza chiaro. «Grazie al presidente Mannino, il Rugby Reggio Calabria si è avvicinato al mondo del rugby a XIII e non per fare la comparsa. Il primo traguardo da conquistare è quello della Coppa Italia regionale visto che a breve avremo la finale, ma a mio modo di vedere abbiamo una squadra competitiva anche per la fase finale nazionale di questa competizione e non lasceremo nulla di intentato».
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