L'allenatrice gialloblu approfitta della pausa del Campionato per analizzare il percorso della squadra e quello dello staff tecnico prima dello sprint finale
E’ soddisfatta a metà Sara Di Filippo,
allenatrice dell’Upc Tavagnacco, dopo la prima parte di stagione. In
classifica le gialloblu occupano la quinta posizione, con 31 punti dopo
16 partite. Ne mancano sei alla fine del Campionato. «Mi aspettavo di
essere un po’ più in su – afferma Di Filippo – ma abbiamo lasciato per
strada qualche punto di troppo, contro Roma e Luserna ad esempio».
Sulla panchina del Tavagnacco ormai da due stagioni, la crescita tecnica di Sara è evidente, così come l’evoluzione della sua squadra, che si sta scrollando di dosso paure e incertezze per affrontare ogni partita con cattiveria agonistica e voglia di vincere.
Sulla panchina del Tavagnacco ormai da due stagioni, la crescita tecnica di Sara è evidente, così come l’evoluzione della sua squadra, che si sta scrollando di dosso paure e incertezze per affrontare ogni partita con cattiveria agonistica e voglia di vincere.
Che prima parte di Campionato è stata finora?
«Con qualche punto in più potevamo giocarcela per posizioni importanti. Di buono c’è il miglioramento con le prime delle classe: rispetto allo scorso anno, infatti, abbiamo portato a casa molti punti negli scontri diretti. Quindi un salto di mentalità c’è stato, e questo fa piace».
«Con qualche punto in più potevamo giocarcela per posizioni importanti. Di buono c’è il miglioramento con le prime delle classe: rispetto allo scorso anno, infatti, abbiamo portato a casa molti punti negli scontri diretti. Quindi un salto di mentalità c’è stato, e questo fa piace».
Nelle prossime partite, però, il Tavagnacco se la vedrà con squadre di media-bassa classifica.
«Adesso vedremo il nostro reale margine di crescita e di maturazione: dobbiamo riuscire a vincerle tutte e a riprenderci i punti lasciati per strada nel girone d’andata».
«Adesso vedremo il nostro reale margine di crescita e di maturazione: dobbiamo riuscire a vincerle tutte e a riprenderci i punti lasciati per strada nel girone d’andata».
Con la squadra è cresciuto anche lo staff tecnico?
«Siamo maturati sia negli allenamenti che nella preparazione delle gare. Abbiamo cambiato delle cose sul modo di approcciarci alle partite, e i risultati si vedono. E questo è motivo di grande soddisfazione: cresciamo noi come staff, cresce la squadra, a cui riusciamo a infondere una maggiore sicurezza».
«Siamo maturati sia negli allenamenti che nella preparazione delle gare. Abbiamo cambiato delle cose sul modo di approcciarci alle partite, e i risultati si vedono. E questo è motivo di grande soddisfazione: cresciamo noi come staff, cresce la squadra, a cui riusciamo a infondere una maggiore sicurezza».
Parliamo di Nazionale: sono tante le gialloblu convocate.
«E’ una bella soddisfazione vedere le proprie calciatrici calcare palcoscenici così importanti. Avendo provato l’Azzurro da giocatrice, so cosa significa e quali emozioni ti lascia. Quindi di tra di un’esperienza senza dubbio positiva. Credo che se continueremo a lavorare così vedremo presto altre calciatrici del Tavagnacco in Nazionale».
«E’ una bella soddisfazione vedere le proprie calciatrici calcare palcoscenici così importanti. Avendo provato l’Azzurro da giocatrice, so cosa significa e quali emozioni ti lascia. Quindi di tra di un’esperienza senza dubbio positiva. Credo che se continueremo a lavorare così vedremo presto altre calciatrici del Tavagnacco in Nazionale».
Che rapporto c’è con il settore giovanile del Tavagnacco?
«Avrei preferito avere qualche calciatrice dell’Under in più in prima squadra, ma non è stato possibile».
«Avrei preferito avere qualche calciatrice dell’Under in più in prima squadra, ma non è stato possibile».
Chi l’ha stupita di più in questa prima parte di stagione?
«Alessandra Dri: è entrata in una partita importante come quella con il Verona e non ha sfigurato. Non è bello fare nomi, ma c’è sempre qualcuno che in partita dà quel qualcosa in più: penso a Martinelli, a Parisi, a Zuliani, a Camporese e a Tuttino. Sono importanti anche Del Stabile e Clelland per i gol che fanno. Potrei proseguire, perché in ogni parte del campo c’è una certezza».
«Alessandra Dri: è entrata in una partita importante come quella con il Verona e non ha sfigurato. Non è bello fare nomi, ma c’è sempre qualcuno che in partita dà quel qualcosa in più: penso a Martinelli, a Parisi, a Zuliani, a Camporese e a Tuttino. Sono importanti anche Del Stabile e Clelland per i gol che fanno. Potrei proseguire, perché in ogni parte del campo c’è una certezza».
Chi potrà sorprendere in questi finale di Campionato?
«Spero chi ha avuto meno spazio finora o chi sta recuperando dagli infortuni. Penso a Brumana, che ha ricominciato da poco ma sta già dando molto, e a Paroni, che mi auguro possa far fruttare il suo estro e la sua fantasia. Cerco di dare una chance a tutte: poi sta a loro saperla sfruttare».
«Spero chi ha avuto meno spazio finora o chi sta recuperando dagli infortuni. Penso a Brumana, che ha ricominciato da poco ma sta già dando molto, e a Paroni, che mi auguro possa far fruttare il suo estro e la sua fantasia. Cerco di dare una chance a tutte: poi sta a loro saperla sfruttare».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco
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