A seguito del comunicato emesso dalla sezione AIA di Barletta e
ripreso con grande enfasi dalla stampa, in qualità di Presidente Onorario della
A.S.D. Salinis Calcio a 5, mi corre l’obbligo di evidenziare alcuni aspetti
importanti di questa triste vicenda che sono stati – non so se volontariamente
o meno – omessi.
Comprendo la necessità da parte del Sig. Savino Filannino, Presidente
della Sezione AIA di Barletta, di tutelare la categoria arbitrale e di
stigmatizzare l’episodio ma trovo del tutto inappropriate le accuse di
“mancanza di etica sociale” che rivolge alla nostra Società. Più che mai
ritengo opportuno fare dunque chiarezza su alcuni episodi che hanno avuto un
peso fondamentale nel contesto di quanto accaduto e che sono stati messi a
tacere, ricordando che nel 2016 né prelati né parlamentari godono più
dell’immunità.
Intendo precisare che le mie
affermazioni non vogliono in alcun modo giustificare le scene avvenute domenica
scorsa, che la A.S.D. Salinis condanna fermamente e riguardo alle quali è
essa stessa parte lesa poiché dovrà pagarne le conseguenze in sede sportiva, ma
ritengo sia necessario puntualizzare la situazione affinché si abbia un quadro
preciso e dettagliato di questa vicenda.
Anzitutto mi rammarico che, nel proprio comunicato, la Sezione AIA di
Barletta non abbia speso neppure una parola per evidenziare come, non appena la
situazione è andata fuori controllo, il sottoscritto assieme ad altri dirigenti
della A.S.D. Salinis si sia precipitato in campo per fare scudo ai due arbitri
mettendo a repentaglio la propria incolumità e venendo a sua volta colpito
proprio per proteggere i due ufficiali di gara. Circostanza, quest’ultima,
confermata proprio dal sig. Ruggiero Chiariello nel corso della deposizione da
egli rilasciata in presenza di due Carabinieri e due agenti di Polizia Locale
intervenuti per sedare gli animi. È proprio il senso di etica sociale che ha
imposto, a me e agli altri dirigenti intervenuti nell’immediatezza dei fatti,
di scortare personalmente gli arbitri verso gli spogliatoi scusandomi a nome
della Società per quanto accaduto.
Un’altra circostanza che è opportuno evidenziare è che le proteste del
pubblico non sono state determinate dai singoli episodi della direzione
arbitrale, che rientrano nel campo della discrezionalità e che pertanto non
intendiamo minimamente mettere in discussione, ma dall’atteggiamento
provocatorio del sig. Ruggiero Chiariello, che si è ripetutamente rivolto verso
gli spalti in maniera del tutto irrituale ed inadeguata rispetto a ciò che ad un
arbitro viene richiesto. Mi domando se sia normale, per un ufficiale di gara,
rivolgersi verso gli spettatori ridendo loro in faccia, o se sia lecito che un
arbitro, rivolgendosi verso alcuni nostri tesserati presenti in tribuna, dica
testualmente: “Vi ho riconosciuti tutti!” sottolineando la frase con ampi gesti
e che poi, rivolto in particolare ad uno dei nostri giocatori, lo minacci
dicendo: “Ti farò smettere di giocare!”. Circostanze, quelle che ho appena
esposto, che sono state debitamente riprese dalle telecamere presenti al
Palazzetto e che non mancheremo di documentare nelle sedi opportune.
È del tutto evidente che un
arbitro non possa e non debba in alcun modo interloquire con il pubblico
presente e che, soprattutto, non possa assolutamente tenere comportamenti non
in linea con il ruolo che egli svolge. Torno a ripetere: con queste parole
non intendo assolutamente giustificare alcuna forma di violenza ma
semplicemente contribuire a fare chiarezza sull’accaduto. L’etica sociale infatti
implica anche l’onestà intellettuale nel riconoscere come si sono
effettivamente svolti i fatti.
A tal proposito è opportuno evidenziare che in questa stagione la
A.S.D. Salinis, ad oggi, non ha ricevuto alcuna sanzione per il comportamento
dei propri sostenitori e che in dieci anni di attività non era mai avvenuto
alcun episodio di violenza in danno degli ufficiali di gara. Il comportamento
di alcuni singoli non può pregiudicare l’immagine di una tifoseria in massima
parte passionale e corretta né di una Società che da un decennio opera in
ambito sociale con risultati importanti.
La A.S.D. Salinis si riserva in ogni caso di tutelare la propria
immagine e l’onorabilità dei propri soci in tutte le sedi competenti.
Avv.
Bernardo Lodispoto
Presidente
Onorario ASD Salinis
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