“Spettabile
Comitato Regionale Lazio, vi scrive la Società Ternana Futsal Femminile, club
Campione d'Italia e vincitrice della Supercoppa italiana 2015, che da due
stagioni svolge attività di settore giovanile Juniores presso il Vostro
campionato di categoria pur essendo di Terni e quindi umbri. La scorsa
settimana avevamo reso noto tramite il nostro ufficio stampa un comunicato dove
si chiedevano pubblicamente lumi sulla eventuale decisione presa, a fine
campionato, dal Vostro Comitato sulle rappresentate umbre alle fasi nazionali
di categoria.
Triste constatare che nessuno si sia interessato nel fornire
risposte a questa incresciosa e strampalata situazione. Nessuna risposta
ufficiale o ufficiosa, nessun interesse a spiegare alle società umbre il perché
il Comitato Regionale Lazio abbia “deciso” in modo autonomo e senza motivazione
quello che nessun altro comitato regionale in Italia ha deciso, ovvero di non
fare un playoff interno. Per il campionato laziale, invece, i playoff ci sono
eccome! Come del resto ci sono in tutte le altre regioni: Piemonte, Marche,
Veneto ecc... dove le compagini sono addirittura due o massimo quattro.
Continua quindi il silenzio da parte del responsabile del calcio a cinque
laziale a queste domande: perché l'Umbria non fa i playoff avendo tre squadre e
come le altre regioni tutto il tempo di svolgerli? Perché viene deciso a
campionato terminato che la prima classificata delle tre umbre va direttamente
alle fasi nazionali? Perché le squadre umbre non vengono rispettate come le
altre e oltre a trattarci da esiliati si viene trattati anche come ostaggi che
devono subire decisioni che non vogliono? Perché se le tre squadre umbre avevano
già un accordo di massima per continuare l'attività con lo svolgimento di playoff
tra loro si è voluto sorvolare sul volere di quest’ultime e si è creato un
danno sportivo e pratico a un campionato già di per se “fantasma” fatto di “non
regole”? A tutte queste domande il Comitato Regionale Lazio, non ha ancora
risposto. Come si può pretendere a questo punto che le società continuino a
investire su un settore giovanile trattato come il peggiore dei tornei estivi?
Attendiamo
risposte”.
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