Red Bull campione costruttori, sul
podio Rosberg e Grosjean. Ferrari: Massa 4°, Alonso 11°.
Sebastian
Vettel conclude nel migliore dei modi la rincorsa al quarto titolo mondiale di
F1. A Nuova Delhi il tedesco della Red Bull vince gara e campionato, regalando
al suo team anche il successo costruttori. Nonostante la partenza con gomme
morbide, Vettel si impone con facilità, precedendo Rosberg (Mercedes) e
Grosjean (Lotus). Ko la RB9 di Webber. Ferrari dai due volti: 4° Massa, solo
11° Alonso, penalizzato da un contatto al via. Doveva essere una domenica
difficile per lui e invece Vettel ha dominato come se nulla fosse. Scattato con
le gomme morbide, ha percorso solo due giri prima di fermarsi, ma anche la
rimonta da oltre metà gruppo è sembrata una passeggiata. Il solo a potergli
dare fastidio, per la vittoria parziale non certo per quella finale, poteva
essere il suo compagno di box Mark Webber, ma quando era secondo, dopo essersi
scambiati le posizioni durante le varie soste, l'australiano è stato costretto
dal muretto a fermare la sua monoposto per un problema tecnico a venti tornate
dal termine. Fuori l'ultimo ostacolo reale, il resto della corsa è stato una
cavalcata solitaria durante la quale la sola preoccupazione della Red Bull, di
nuovo regina tra i costruttori, è stata quella di impedire al biondino di
correre rischi inseguendo anche il giro più veloce in gara. E così, per
festeggiare l'impresa, l'idolo di Heppenheim si è sfogato disegnando cerchi
perfetti sul rettilineo d'arrivo: show che gli è costato 25mila euro di
multa... Comunque, una volta sceso dalla sua fidata compagna di viaggio, Seb si
è inchinato davanti alla sua RB9, rendendo merito a un mezzo che lo ha
assecondato in tutto e per tutto. Per quattro anni di fila, come in passato era
riuscito solo a Michael Schumacher (cinque volte per lui) e Juan Manuel Fangio.
Se, ancora una volta, la corsa di vertice è stata noiosa, dietro si sono dati
battaglia. A uscire subito dalla lotta è stato però Fernando Alonso,
penalizzato da un contatto al via con Webber, che gli ha rovinato l'ala
anteriore, costringendolo a una fermata anticipata. Il suo GP, in pratica, si è
concluso lì nonostante nel finale abbia fatto di tutto per strappare almeno un
punticino. Il podio, invece, si è deciso solo negli ultimi chilometri. Nico
Rosberg è stato protagonista di una gara regolare, chiusa alle spalle di Vettel
senza troppi patemi. Per l'ultimo gradino, invece, si sono dati battaglia in
tanti. L'ha spuntata Romain Grosjean, risalito dal fondo della griglia dopo
qualifiche disastrose e protagonista di un bel duello con Kimi Raikkonen, poi
settimo per essere stato costretto a fermarsi a due tornate dal termine con le
gomme finite. Grosjean è riuscito a tenere a bada Felipe Massa, a sua volta
bravo a contenere Sergio Perez e Lewis Hamilton. Punti importanti quelli
raccolti dal brassliano nel giorno difficile di Alonso, anche se la lotta per
il secondo posto piloti e costruttori, ora passato alla Mercedes, è ancora
apertissima. Nell'era Vettel-Red Bull, ormai è chiaro, bisogna sapersi
accontentare.
Di Dario Marchionna
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