Cittadella -
Avellino 1-2 (29’,61’Galabinov,90’Coralli)
CITTADELLA (3-5-2): Di Gennaro; Pellizzer,
Gasparetto, Marino (31' st Perez); Colombo (16' st Di Roberto), Pecorini, Di
Donato, Busellato (40' st Paolucci), Alborno; Coralli, Dumitru. A disp.:
Pierobon, Amato, Antonello, Sosa, De Leidi, Minesso. All.: Foscarini.
AVELLINO (3-5-2): Seculin; Izzo,
Peccarisi, Pisacane; Zappacosta, D'Angelo, Arini, Schiavon (44' st Angiulli),
De Vito (18' st Bittante); Galabinov (31' st Millesi), Soncin. A disp.: Di
Masi, Biancolino, Massimo, Herrera, Dia Pape. All.: Rastelli.
ARBITRO: Saia di Palermo.
La cronaca:
Allo stadio “Tombolato”,nel
secondo dei due posticipi del campionato cadetto,il Cittadella di Foscarini
reduce da tre vittorie ed una sconfitta nelle ultime quattro partite,ospita
l’Avellino rivelazione di Rastelli che ha lo stesso ruolino di marcia dei
padroni di casa. Arbitra Saia di Palermo.
Il primo avvertimento per Di
Gennaro arriva dai piedi dell’ex Schiavon che batte una punizione magistrale
dai venti metri alta di un nulla. La risposta del Cittadella non si fa
attendere e arriva al minuto quattordici quando Coralli di testa,gira in porta
un perfetto cross di Colombo e impegna severamente un ottimo Seculin,oggi
sostituto di Terracciano,che devia prontamente in tuffo. Poco dopo trema ancora
la retroguardia irpina su palla inattiva dopo uno scambio rapido
Busellato-Coralli-Dumitru infatti,Gasparetto calcia a botta sicura trovando la
respinta di un difensore avversario. L’Avellino torna a farsi pericoloso al
24’,ancora su palla inattiva:Schiavon indovina una parabola simile alla
precedente ma questa volta centra l’angolo,il centrocampista però non fa i
conti con l’ottimo riflesso di Di Gennaro che vola a deviare oltre il fondo. Bravo nella circostanza il
giovane portiere veneto. Alla mezz’ora i lupi passano: Soncin mette in mezzo un
pallone teso dalla destra che viene deviato,si alza un campanile sul quale
Alborno pasticcia nel tentativo di rinviare favorendo capitan D’angelo bravo a
servire Galabinov che ha la libertà e la freddezza di battere un imperfetto Di
Gennaro col mancino per l’uno a zero,trovando il suo quarto sigillo in
campionato e chiudendo il primo tempo proprio su questo risultato.
In apertura di ripresa c’è
subito l’espulsione dell’allenatore ospite Massimo Rastelli che coinvolto in un
parapiglia susseguente ad un fallo di Pellizzer su Schiavon viene invitato dal
direttore di gara a seguire la partita alla tribuna. L’Avellino però è squadra
tosta e non si scompone portando a due le segnature ancora con Galabinov che a
tu per tu con Di Gennaro non sbaglia e si porta a quota cinque in stagione. Il
Cittadella è stordito ma reagisce con grande forza d’animo. Pecorini si fa
notare con un bello spunto dalla sinistra che culmina con un tiro poco
preciso,Dumitru poco dopo sfiora il palo alla sinistra di Seculin con una bella
girata ma il gol non s’ha da fare. Ancora veneti pericolosi con Di Roberto
prima,che da fuori esalta la reattività di Seculin bravo a deviare in tuffo e
con Alborno poi che da distanza ragguardevole non impensierisce più di tanto
l’estremo ospite.
Gli sforzi del Cittadella
sono encomiabili e allo scadere trovano il giusto premio: Coralli ben servito
da una scucchiaiata di Di Donato trova l’impatto col pallone e di testa batte
Seculin trovando il gol della speranza. Speranza che però viene vanificata dal
triplice fischio di Saia che manda tutti
sotto la doccia. L’Avellino vince soffrendo e aggancia il Cesena a quota 21
trascinata da un super Galabinov,il Cittadella cade tra le proprie mura,dove in
genere non fallisce mai,per gli uomini di Foscarini è comunque una sconfitta
indolore visto che la reazione è stata
ammirevole e tenace e il risultato non ha influito sulle sorti della
classifica.
Francesco Guarino
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