Incontrare i propri idoli ha allettato la fantasia di un po’ tutti noi,
almeno una volta nella vita. Poi, quando l’evento si concretizza, è necessario immortalare
il momento.
Torniamo indietro nel tempo, siamo nella stagione calcistica
2005-2006, un ragazzino argentino di dodici anni, grande tifoso del Barcellona,
può finalmente vedere con i propri occhi i giocatori della sua squadra del
cuore. È una grande occasione, perchè lui gioca nel Vecindario, una piccola compagine spagnola, lontana dal calcio che conta. Immaginiamolo tutto emozionato,
non sta più nella pelle e magari non ha nemmeno dormito la notte precedente, perché
l’euforia gioca brutti scherzi. D’un tratto però li vede, eccoli lì, i suoi
miti, uomini monumentali, sembrano statue greche, sono il simbolo della
perfezione agli occhi di quel bambino. Si ferma con qualcuno di loro, anche con
un ragazzo biondo, un 21 enne, argentino pure lui, arrivato proprio quella
stagione a Barcellona. Un autografo, qualche sorriso, magari anche una stretta
di mano e poi Click, foto scattata. Accade che qualche anno dopo, quel
ragazzino, che nel frattempo è diventato più grande ed ha anche potuto
indossare la maglia delle giovanili del Barcellona, pubblichi quella foto su un
social network. Fin qui nulla di strano, ma se vi dicessi che i protagonisti di
questa storia fossero Icardi e Maxi Lopez? I casi della vita diremmo noi.
Una foto, quella, che, alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto i due, ha un altro valore per tutti, ma
soprattutto per Icardi, che adesso guarda quell’immagine in maniera diversa. Prima,
per lui, quell’uomo dalle fattezze di Achille era il simbolo di un sogno che
voleva raggiungere, diventare un calciatore, giocare per la gloria; adesso, che gli occhi incantati non ci
sono più, cosa proverà Maurito nell'osservare quell’istantanea?
Leandro Alfonso
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