martedì 15 aprile 2014

ICARDI, SOGNANDO MAXI LOPEZ

Incontrare i propri idoli  ha allettato la fantasia di un po’ tutti noi, almeno una volta nella vita. Poi, quando l’evento si concretizza, è necessario immortalare il momento.

Torniamo indietro nel tempo, siamo nella stagione calcistica 2005-2006, un ragazzino argentino di dodici anni, grande tifoso del Barcellona, può finalmente vedere con i propri occhi i giocatori della sua squadra del cuore. È una grande occasione, perchè lui gioca nel Vecindario, una piccola compagine spagnola, lontana dal calcio che conta. Immaginiamolo tutto emozionato, non sta più nella pelle e magari non ha nemmeno dormito la notte precedente, perché l’euforia gioca brutti scherzi. D’un tratto però li vede, eccoli lì, i suoi miti, uomini monumentali, sembrano statue greche, sono il simbolo della perfezione agli occhi di quel bambino. Si ferma con qualcuno di loro, anche con un ragazzo biondo, un 21 enne, argentino pure lui, arrivato proprio quella
stagione a Barcellona. Un autografo, qualche sorriso, magari anche una stretta di mano e poi Click, foto scattata. Accade che qualche anno dopo, quel ragazzino, che nel frattempo è diventato più grande ed ha anche potuto indossare la maglia delle giovanili del Barcellona, pubblichi quella foto su un social network. Fin qui nulla di strano, ma se vi dicessi che i protagonisti di questa storia fossero Icardi e Maxi Lopez? I casi della vita diremmo noi.


Una foto, quella, che, alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto i due, ha un altro valore per tutti, ma soprattutto per Icardi, che adesso guarda quell’immagine in maniera diversa. Prima, per lui, quell’uomo dalle fattezze di Achille era il simbolo di un sogno che voleva raggiungere, diventare un calciatore, giocare per la gloria;  adesso, che gli occhi incantati non ci sono più, cosa proverà Maurito nell'osservare quell’istantanea?

Leandro Alfonso 

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