Il Sindaco De Palma aveva detto
“Ginosa deve essere orgogliosa di ospitare questo torneo” e così è stato. Un
media paurosa sugli spalti, con circa 800 spettatori a gara (picco massimo in
Juventus –Figc Puglia), tanti giornalisti, procuratori, osservatori, ma
soprattutto, tanti bambini e famiglie. Proprio su questi ultimi due, la Lega e
la Federazione dovrebbero lavorare per riempire gli stadi e limitare gli
“imbecilli” che gremiscono i nostri impianti.
A Ginosa quattro gare disputate
con Milan, Juventus, Figc Puglia, Dinamo Mosca, Osijek, Midtjylland di scena al
Teresa Miani, e Inter e Kriens ospiti presso gli hotel di Marina di Ginosa. Clamore e bagno di folla per i tecnici Brocchi e Cauet, disponibili per foto e interviste. Nella giornata di
venerdì, come intermezzo fra l’ultima giornata dei gironi e la semifinale, partita amarcord delle vecchie glorie dell’As
Ginosa degli anni novanta, con tutti i campioni che in quelle annate hanno
entusiasmato i tifosi ginosini. Molti di quei tifosi, hanno potuto
riabbracciare e fotografare i propri beniamini dell’epoca.
Molti i talenti scesi in campo e
di cui sentiremo parlare in futuro. Su tutti, lo juventino Morselli, i milanisti Hamadi,
De Piano, Spinelli, Zanellato e Hadziosmanovic,
il russo Sholokh (Dinamo
Mosca), il danese Jacobsen (Midtjylland)e i locali De Gaetano e Delvino.
Eccovi i resoconti delle quattro
gare ginosine.
MIDTJYLLAND FORZA CINQUE. FIGC PUGLIA BATTUTA 5-1
Molto il divario fra le due compagini, per poter assistere a
una partita equilibrata e combattuta. Danesi molto più forti e organizzati
tatticamente, selezione Puglia a tratti inguardabile, con poche cosa da
salvare.
Midtjylland subito in vantaggio al 5’ con Jacobsen, lesto a
superare il portiere pugliese. La Puglia tenta di pareggiare ma i suoi
tentativi sono velleitari e non solleticano il portiere Ottesen. Al minuto 11, lo stesso Jacobsen firma il
raddoppio con un gol simile al primo. Difesa perforata centralmente e gol
facile facile.
La reazione non c’è e i danesi di Gravesen ne approfittano
per arrotondare il risultato. Al 22’ ci pensa Friis a siglare il 3-0, poco
dopo, lo stesso attaccante, deposita il quarto (34’). Prima frazione chiusa
4-0.
Nella ripresa qualche cambio assottiglia le differenze ma
non sopperisce al pesante passivo. Al 65’ gol della bandiera per i pugliesi con
il più in forma dei suoi. De Gaetano riesce a sorprendere la difesa e supera il
portiere Petersen. La Figc Puglia coglie anche una traversa con Turi, ma
subisce la quinta rete al 70’. Mortensen deposita nell’angolino dopo una
bellissima serpentina.
Midtjylland:
Ottesen, Jugensen, Jensen, Madsen, Poulsen, Nielsen, Enevolsen, Lodahl, Olsen,
Friis, Anderson. All. Gravesen.
A disposizione:Mattila, Jakobsen, Overgard, Kristensen, Petersen, Kirk, Vang,
Mortensen, Kristiansen.
Figc Puglia: Mandriota, Del Vino, De Vitis, Chiri, Vurro, Gernone, Lampugnani, Armenise, Bottalico, Castriotta, De Gaetano. All. Tangorra. A disposizione: Foscarini, Cialdella, Fiore, Turi, Valido, Martella, Cipri, Chiapparino, D’Andria.
Figc Puglia: Mandriota, Del Vino, De Vitis, Chiri, Vurro, Gernone, Lampugnani, Armenise, Bottalico, Castriotta, De Gaetano. All. Tangorra. A disposizione: Foscarini, Cialdella, Fiore, Turi, Valido, Martella, Cipri, Chiapparino, D’Andria.
Arbitro: Salentino di Taranto
Assistenti: Tarucci e Casula di Taranto
DINAMO MOSCA BATTE
MILAN 2-1. UN GRAN GOL DI SHOLOCK CASTIGA BROCCHI
Dinanzi ad uno stadio da quasi sold-out, la Dinamo Mosca di
mr Tochilin batte il Milan di mr Brocchi. Tantissimi i curiosi accorsi al
Teresa Miani, e molti osservatori e dirigenti presenti in veste di “spie”.
Nonostante un possesso palla rossonero, la Dinamo Mosca ha
giocato la sua partita, coprendo bene gli spazi e ripartendo velocemente appena
possibile. I rossoneri sprecano tanto nel primo tempo, due volte con Hadziosmanovic, e una volta con
l’attaccante Agnero (bravissimo
l’estremo difensore Zirikov). I
russi pressano alto e mettono in difficoltà il portiere Guarnone. Su uno svarione difensivo, Sedikh calcia a botta sicura, ma trova un difensore appostato sulla
linea di porta. Gol strozzato in gola. La prima frazione termina 0-0 con
Brocchi abbastanza nervoso.
La ripresa vede il Milan più propositivo e vicino al
vantaggio. Al 60’ è grande Zirikov sulla conclusione di Careccia, poi è Zucchetti
a calciare a lato al 65’. Tre minuti dopo, la dura legge del calcio colpisce.
Sfera sradicata dal centrocampo russo, pallone per Fomichev che serve Kireev, preciso e freddo nel gonfiare la rete. La gara si ravviva e
il Milan preme alla ricerca del pari, senza però creare grattacapi alla Dinamo.
Al 72’ giunge il raddoppio. Guarnone esce fuori area e spazza per vie centrali,
l’accorrente Sholokh stoppa il
pallone e calcia verso lo specchio(tutto questo da centrocampo). La traiettoria
è precisa per il raddoppio. 2-0 Dinamo.
I rossoneri aumentano gli attaccanti e chiudono i russi in
area. Al 77’, dopo ben tre respinte sulla riga, Hamadi realizza da pochi passi il 2-1 che riaccende le speranze.
Nella circostanza viene espulso Zirikov per proteste. Non accade più nulla sino
al triplice fischio finale, e la Dinamo Mosca festeggia la vittoria.
MILAN: Guarnone,
Ndiaye, Zucchetti, Spinelli, De Piano, El Hilali, Hadziosmanovic, Zanellato,
Agnero, Careccia, Jones. A disposizione Marson, Maiorino, Altare, Marchesi,
Griffini, Hamadi. Allenatore Brocchi.
DINAMO MOSCA:
Zirikov, Kalugin, Golub, Kireev, Matviichuk, Nemakhov, Sedykh, Sidnev, Smirnov,
Fomichev, Shchegolov. A disposizione Batov, Strigunov, Purgin, Antonov,
Sholokh, Khmelnitiskii. Allenatore Tochilin.
ARBITRO: Salanitro di Bari – ASSISTENTI: Colaianni e
Gramegna di Bari.
JUVENTUS BATTE FIG PUGLIA 2-1. IN GOL NACCI, MORSELLI E DELVINO
Un Miani così pieno non lo si vedeva dalla prima
amichevole disputata fra Ginosa e Taranto. Con la gara del Milan erano oltre
700 gli spettatori, ma, nella gara di ieri sera, si sono sfiorate le 1000
unità. Sulla carta la Juventus doveva vincere agevolmente, ma così non è stato.
La vittoria è giunta comunque, seppur con qualche brivido e rischio. La
formazione pugliese ha giocato un buon primo tempo e ha creato diversi pericoli
per il portiere bianconero. Il 2-1 finale non ha permesso alla Juventus di qualificarsi
ai quarti. In quanto Osijek e Skonto Riga hanno racimolato 4 punti a testa.
Il primo tempo inizia con una lunga fase di
studio fra le compagini, con falli, contrasti, e poca lucidità negli ultimi
metri. Le squadre si affrontano con il 4-3-3 e si annullano a centrocampo. Al
14’ si rende pericolosa la Puglia con un tiro sbilenco di Turi, e si ripete al
17’ con una conclusione debole di Bottalico sul quale è attento Consol. La Juventus imbastisce belle
manovre sfruttando le fasce, e calcia verso lo specchio con Oliva al 27’.
Clamorosa l’occasione bianconera del 35’. Una mischia furibonda termina con la
conclusione di Condolo che sfiora il palo. Sulle ali dell’entusiasmo, Oliva
cerca nuovamente la rete ma si conclude con un nulla di fatto. Primo tempo 0-0.
Nella ripresa la Juventus cambia tattica ( 4-4-2)
e spinge in maniera più decisa. Al 48’ arriva il vantaggio. Condolo mette a sedere il portiere
Mandriota e serve l’accorrente Nacci
che deve solo spingere in rete. 1-0 e qualificazione in tasca per i bianconeri.
Dopo il vantaggio, sale in cattedra il formidabile esterno Morselli, che con le sue galoppate semina il panico e crea
scompiglio. Al 64’ è proprio lui a siglare il raddoppio. Rimessa laterale
lunga, corsa verso l’area, e fucilata sul primo palo che sorprende l’estremo
difensore pugliese. 2-0 ma brutte notizie dall’Osijek che è passato in
vantaggio.
Nonostante il doppio svantaggio, la Puglia non
demorde e cerca la rete. In due circostanze è bravissimo il portiere Consol,
che nulla può al 78’, quando, sugli sviluppi di un corner, Delvino svetta e colpisce di testa, depositando la sfera
nell’angolino. Non accadrà più nulla sino al triplice fischio dell’arbitro. La
juve porta a casa la vittoria ma torna deve abbandonare la competizione.
JUVENTUS: Consol, Boloca, Condolo, Ferrando, Granzotto, Morselli, Nacci, Oliva, Sperandio, Trabuio, Wang Yi. A disposizione Baldi, Bertetto, Bove, Casasanta, Coccolo, Melani, Picone Chiodo. Allenatore Malfatti
FIGC PUGLIA: Mandriota, Delvino, Devitis, Gernone, Lampugnani, Armenise, Bottalico, Fiore, Turi, Martella, Chiapparino. A disposizione Chiri, Vurro, Castriotta, De Gaetano, Foscarini, Cialdella, Valido, Cipri, D'Andria. Allenatore Tangorra
ARBITRO: Miceli di Taranto.
ASSISTENTI: Nardi e Chirico di Taranto
GRIFFINI REGALA LA FINALE AL MILAN. IL MURO OSIJEK CROLLA SUL FIL DI
LANA
Nonostante le innumerevoli
occasioni sprecate e il muro eretto dall’Osijek, il Milan di Brocchi si è
aggiudicato la gara con la rete siglata
all’ultimo minuto di gioco. I rossoneri sono stati padroni del campo per
tutta la durata della partita, sfiorando più volte la rete, e trovandola poco
prima del triplice fischio con un gol da rapace d’area di Griffini, ben servito da Hamadi.
Attimi di nervosismo intorno al 65’ quando l’arbitro espelle Vincetic per doppio giallo, e poi
allontana anche l’allenatore croato, entrato in campo per protestare. Su un
paio di decisioni possiamo anche dar ragione al mister, soprattutto su un
fuorigioco davvero assurdo sbandierato ai suoi, anche se la pantomima pre
espulsione, non è molto edificante.
LA GARA
Le due compagini si schierano con
un 4-3-3 simile ma diverso nell’interpretazione dei ruoli. I rossoneri sono
iper offensivi, con i terzini Ndiaye
e Hadziosmanovic molto propositivi,
i centrocampisti sempre abili negli inserimenti, e gli esterni d’attacco sempre
pronti all’uno contro uno. L’Osijek chiude tutti gli spazi e si affida a rapide
ripartenze o ad azioni confuse.
Al 9’ arriva la prima occasione
per il Milan. Dopo una lunga mischia con diverse respinte, Zanellato ci prova ma viene contrato sul più bello. I croati
attendono e concedono poco, utilizzando al meglio il catenaccio che tanto viene
criticato. Al 19’ ci prova Jones, ma
trova anch’egli il muro, al 27’ è Ndiaye
a cercare la via del gol, ma il suo bolide terra aria sfiora il palo a Jukic
battuto. La porta appare stregata e il copione della disputa sembra
ripercorrere la semifinale dello scorso anno, quando l’Osijek vinse con l’Inter
con l’unico tiro in porta. Al 30’ una grande rovesciata di Hamadi fa gridare al gol, ma sfiora solo il palo. Il Milan non
sfonda e il primo tempo termina 0-0 con il portiere Guarnone spettatore non
pagante.
Nella ripresa il copione non
muta, il Milan preme sempre più. Al 44’ ci prova Jones ma il suo tentativo è ben controllato dall’estremo difensore
croato. Al 52’ l’Osijek tira per la
prima volta in porta. Una punizione dai 30 m di Prugovecki impegna Guarnone
che finalmente può sporcare i suoi guanti. Questo rimarrà l’unico tentativo di
tutta la partita, difatti, dal 53’, è solo Milan all’attacco.
Al 54’ci prova Spinelli, al 68’ De Piano, e al 78’ Aghero.
Nel frattempo, i croati sono in dieci per l’espulsione di Vincetic. Il portiere Jukic perde secondi su secondi
appena possibile, facendo capire a tutti che vogliono i calci di rigore. Tutto
sembra portare a tale epilogo, ma l’imponderabile nel calcio è sempre presente.
Grandissima giocata di Hamadi, che salta il suo diretto avversario, e
serve Griffini. Tocco preciso
del subentrato attaccante, e palla in rete per il boato del pubblico e la gioia
dei suoi compagni.
Nel finale c’è tempo anche per
una staffilata di Aghero che sfiora l’incrocio dei pali. Termina 1-0 per il
Milan, che guadagna la finale di Matera contro la Roma. Per l’Osijek, vincitore
della scorsa edizione, finalina contro l’Inter.
MILAN: Guarnone, Ndiaye, Spinelli, De Piano, El Hilali,
Hadziosmanovic, Zanellato, Careccia, Jones, Altare, Hamadi. A disposizione
Marson, Zucchetti, Aghero, Maiorino, Marchini, Griffini. Allenatore Brocchi.
OSIJEK: Jukic, Brlic, Marin, Lukacevic, Caic, Paper, Prugovecki,
Vincetic, Cikvar, Knezevic, Gacic. A disposizione Rajndl, Begis, Bilic,
Bujadinovic, Kasac, Lekic, Lajtman, Rebrina. Allenatore Bilic.
Arbitro: Di Reda di Molfetta
Assistenti: De Palma e Natilla di
Molfetta
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
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