In un’intervista
concessa a Toni Cappuccio il dirigente
responsabile cussino anticipa i criteri di scelta del nuovo Cus in vista della
seconda stagione in Serie B
Festeggiati i primi
40 anni di vita cestistica, addirittura con la magnifica “torta” della
nazionale sperimentale al PalaMazzola, ora il Cus Jonico si appresta a vivere
la prossima stagione, 2014/2015, in serie B (la FIP ritorna all'antica
denominazione), all'insegna del cambiamento e rinnovamento.
Un nuovo corso
dettato dalla precedente stagione in cui la squadra del presidente Sergio
Cosenza ha sofferto non poco l'esordio in un campionato di spessore tecnico
elevato finendo all'ultimo posto in regular season e restando al palo anche nei
play out. La falcidie della crisi economica ha poi colpito, nel finale di
stagione, una società gloriosa come il San Severo che è stata dichiarata
retrocessa d'autorità, salvando il posto ai rossoblu.
I dirigenti cussini
hanno, quindi, tratto tesoro da quella sofferenza per prepararsi meglio alla
nuova stagione con un anno di esperienza in più. Come? Ce lo dice il solerte
dirigente responsabile, Roberto Conversano: “Con tre senior di buona
levatura tecnica, morale e caratteriale e sette under di buon livello attingendo
dalla scuola della consorella Virtus. L'organico sarà comunque completato fino
ad avere 14 elementi in prima squadra che il confermatissimo coach Nicola Leale
avrà a disposizione, onde evitare che gli inevitabili acciacchi ed infortuni
possano nuocere nell'allestimento del roster da mandare sul parquet. Ciò che
nella passata stagione ci ha danneggiato parecchio”.
Niente più, quindi,
tarantinità di roster con l'eccezione del biscegliese Leoncavallo? “Quella
della tarantinità è stata una bella esperienza che ci ha consentito di passare
dalla C/2 alla DNB ed anche di fare un'operazione di simpatia-empatia per il
mondo cestistico jonico. I risultati poi hanno sostenuto o meno questa
missione. Siamo passati, infatti, da circa 1100 spettatori nelle prime due
partite del campionato appena finito, in pratica gli stessi dei play off promozione in C/1 con il Maddaloni, ai circa
300 degli ultimi atti della DNB. Abbiamo, quindi, deciso di resettare tutto il
roster precedente e di pensare ad un'altra strategia più proiettata a far
crescere i bravi ragazzi virtussini, con tre buoni senior a far da chioccia. Altra
novità sarà quella che Nicola Leale allenerà anche gli under 19 in modo da
stabilire un più stretto legame con temi tattici e tecnici con i titolari della
prima squadra. Vogliamo risvegliare la passione dei veri appassionati di basket
e vedere affollati gli spalti del PalaMazzola.”
Insomma il verbo
della cosiddetta “cantera” verrà coniugato anche qui. Sembra una buona
soluzione di continuità. A proposito dei nuovi tre senior, credo che servano un
buon play, una guardia tiratrice o un'ala forte ed un pivot di buona stazza.
Non ci vuole la sfera magica! Dei “vecchi” della passata stagione non resterà
proprio nessuno? “Per la guardia con tanti punti nelle mani, stiamo
cercando di trattenere solo Sarli ma bisogna fare i conti con i suoi impegni di
lavoro che certamente non gli potranno consentire molti allenamenti. Stiamo
anche visionando altri under che ci sono stati proposti da altre società ma non
riteniamo che siano migliori dei nostri, a meno che non si presenti uno con
formazione già rodata e dotata”.
Insomma anno nuovo,
vita nuova, con quali prospettive reali di classifica? “Certamente
non vogliamo più soffrire come nel precedente ma contiamo e vogliamo arrivare
almeno tra le prime otto. Non più play out ma play off per riconquistare
pubblico e crediti”.
A proposito di
crediti, credo che il grande evento della Nazionale, seguito a quello della
Cavour, abbia fornito al Cus e alla città un significativo salto di qualità
all'attenzione dei vertici federali e del mondo cestistico in generale che
potete spendere meglio nel prossimo futuro, complice anche la presenza del
cittì Simone Pianigiani, così coccolato dal presidente Cosenza, da te e da tuo fratello
Massimo, prendendolo anche per la “gola”. “Questi grandi impegni di
eventi vanno oltre il bel momento vissuto con il gotha del basket nazionale. Il
significato più profondo è che possa essere un investimento di buona immaginare
da spendere nei rapporti con la Federbasket, nel senso che non ci devono vedere
solo come amici ma anche come buoni addetti ai lavori all'interno dell'intero
movimento. Per puntare ancora più in alto ci siamo candidati, infatti, ad un
evento ancora più blasonato. Per il momento non possiamo dire di più. Ci stiamo
lavorando alacremente ma a fari spenti, perchè non siamo adusi a fare promesse
da “marinaio”.
Beh! Detto da uno
come te nato con la divisa? Comunque, quando l'ambizione è positiva e poggiata
su solide basi strutturali, i buoni risultati si raccolgono sempre. Per
ottenere ciò, però, bisogna fare i conti anche con le Istituzioni che debbono
sostenere intelligentemente questi buoni propositi? “Vero! Contiamo,
infatti, di riavere presto la disponibilità del PalaRicciardi per iniziare la
nuova stagione con spazi adeguati allo sviluppo del nostro progetto sportivo e
cestistico insieme agli amici della Virtus. Per il PalaMazzola ci stiamo
attrezzando per renderlo ancora più frequentabile, non solo in occasione delle
partite. L'obiettivo è di offrire agli sportivi jonici diversi momenti ludici
di buon livello così da ampliare la gamma del panorama sportivo che non si
limiti al solo calcio”.
Sarebbe un buon
salto di qualità per i nostri conterranei, così com'è stato durante l'epopea
del Cras. La vita è fatta di cicli. Chiuso uno se ne apre un altro...per
fortuna!!!!!
Buon basket a tutti,
Toni Cappuccio
Si ringrazia il collega Toni Cappuccio per la
realizzazione dell’intervista.
FOTO PULLARA
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