Alla fine vince la Germania, ma l'Algeria esce dal campo a testa alta. Gli africani non vendicano il "biscotto" di Spagna '82,
ma ci vanno molto vicini. Soprattutto nei tempi regolamentari, quando
giocano a viso aperto e mettono in grande difficoltà i centrali tedeschi
con giocate in rapidità e possesso palla, mettendo a nudo il vero punto
debole della banda di Loew. I panzer però sono un osso
duro, non mollano mai e anche nelle gare meno brillanti trovano il
varco giusto. Ci sono voluti 120' per stendere l'Algeria, d'accordo, ma i
quarti sono centrati. E i risultati, soprattuto al Mondiale, contano.
A
Porto Alegre niente caldo torrido. Anzi. Il termometro in campo dice 12
gradi e i tedeschi ringraziano. Gli africani un po' meno. Loew deve
rinunciare a Hummels, infortunato. Al suo posto gioca Mustafi, con Boateng dirottato al centro. Fuori anche Khedira, dentro Schweinsteiger. Halilhodzic stravolge invece la sua Algeria. Fuori Bougherra, Bentaleb, Brahimi, Djabou e Mesbah: Ghoulam torna sulla sinistra, Taider a centrocampo. In attacco il tandem Slimani-Soudani.
Partita subito vivace e ritmi alti, con i panzer che provano a sfondare
centralmente. L'Algeria serra le fila e alza il muro, poi lancia
Slimani, sempre pronto a far salire la squadra e a infilarsi tra i
centrali tedeschi. Schweinsteiger gioca tra le linee e Mustafi spinge sulla destra, ma gli spazi sono pochi e il primo tiro in porta dei tedeschi è di Kroos,
dalla distanza. Quando riconquistano palla, gli africani giocano di
prima e mettono paura. Al 17' Slimani segna di testa, ma è in
fuorigioco. La difesa tedesca è lenta e prima Feghouli e poi Ghoulam vanno
vicini al colpaccio. Neuer è costretto a giocare quasi da libero, Ozil e
Gotze non brillano e i tedeschi faticano. L'Algeria invece è brillante,
ha un buon palleggio e allo stadio Beira-Rio piovono fischi per gli
ouomini di Loew. La Germania "balla", ma Mueller, instancabile, si
butta su ogni palla e prova a dare la scossa nel finale del primo
tempo. Un missile di Mostefa centra in pieno Boateng, poi la difesa
algerina si abbassa e solo un mezzo miracolo di Mbolhi su Gotze salva la banda di Halilhodzic. Il primo tempo si chiude senza gol, ma con i tedeschi in avanti.
Negli spogliatoi Loew striglia i suoi e al rientro in campo Schurrle prende il posto di Goetze.
Mossa azzeccata. La Germania parte forte. Kroos mette in mezzo,
Mertesacker sale in cielo, ma il colpo di testa è centrale. L'Algeria
però non molla. Gli africani rischiano, ripartono con tanti uomini e la
gara resta viva. Anche Neuer partecipa alla manovra e
cerca le punte con i suoi lanci. Passano i minuti e i panzer lentamente
prendono in mano il gioco. Al 53' Lahm mira l'incrocio, ma Mbolhi è
un gatto e il risultato non si sblocca. Il fortino dell'Algeria regge. E
Loew inizia a preoccuparsi e gioca la carta Khedira. Nel finale le
squadre si allungano e fioccano le occasioni, ma il risultato non
cambia. Al 79' Muller costringe ancora Mbolhi agli
straordinari e poi all'81' sbaglia la mira di poco dopo un aggancio show
in area. La Germania attacca a testa bassa e Neuer difende da solo le
ripartenze avversarie. Ci prova anche Lahm al 93', ma la fatica comincia a farsi sentire e il gol del ko non arriva.
Si va ai supplementari, ma l'inerzia del match ormai è chiara. La Germania vuole i quarti e dopo solo due minuti Muller regala a Schurrle la palla giusta. L'attaccante del Chelsea inventa uno splendido gol di tacco e sposta gli equilibri. Avanti di un gol, la Germania prova ad addormentare la partita e ci riesce fino al 120', quando Ozil raddoppia dopo un'azione insistita di Schurrle. Per i tedeschi il calvario sembra finito e invece c'è ancora spazio per un brivido. Djabou accorcia le distanze al 121' e gli ultimi secondi non passano mai. Poi il triplice fischio, ma che fatica. Con la Francia la Germania dovrà cambiare marcia.
Si va ai supplementari, ma l'inerzia del match ormai è chiara. La Germania vuole i quarti e dopo solo due minuti Muller regala a Schurrle la palla giusta. L'attaccante del Chelsea inventa uno splendido gol di tacco e sposta gli equilibri. Avanti di un gol, la Germania prova ad addormentare la partita e ci riesce fino al 120', quando Ozil raddoppia dopo un'azione insistita di Schurrle. Per i tedeschi il calvario sembra finito e invece c'è ancora spazio per un brivido. Djabou accorcia le distanze al 121' e gli ultimi secondi non passano mai. Poi il triplice fischio, ma che fatica. Con la Francia la Germania dovrà cambiare marcia.
GERMANIA-ALGERIA 2-1
Reti: 92' Schurrle (G); 120' Ozil (G), 120'+1 Djabou (A).
Germania (4-2-3-1):
Neuer 7; Mustafi 6 (70' Khedira 6,5), Boateng 6, Mertesacker 6, Howedes
6; Lahm 6,5, Schweinsteiger 6,5 (109' Kramer sv); Gotze 5 (46' Schurrle
7,5); Kroos 7, Ozil 6,5; Muller 7. A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm,
Grosskreutz, Draxler, Ginter, Klose. All.: Loew 6,5
Algeria (4-4-2):
M'Bolhi 7; Mandi 6; Belkalem 6,5, Halliche 6,5 (97' Bougherra sv),
Ghoulam 6,5; Mostefa 6,5, Lacen 5, Taider 6 (78' Brahimi 5), Feghouli
5,5; Slimani 5,5, Soudani 5,5 (100' Djabou 6). A disp.: Si Mohammed,
Zemmamouche, Cadamuro, Mesbah, Bentaleb, Mahrez, Medjani, Yebda, Ghilas.
All.: Halilhodzic 6,5
Arbitro: Sandro Ricci.
Ammoniti: Halliche (A), Lahm (G).
Note: angoli 11-4. Rec.: pt 1', st 4'; pts 1', sts 2'.
FONTE SPORTMEDIASET
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