Impazza il calciomercato nella sua ultima settimana di vita estiva ed è un casino bestiale che non ti fa quasi dormire la
notte, tutto per vedere cosa combineranno quei vecchi volponi. Così con gli
occhi gonfi, ti alzi al mattino, spulci tra i titoli di giornale e ti tocca
leggere che Falcao è prossimo allo sbarco in Italia, Lavezzi andrà all’Inter perché
gli piace Milano e Balotelli continua a sputare nel piatto dove ha mangiato. Ma
andiamo con calma.
Falcao (si, proprio lui, quello a
cui il Monaco da 12 milioni di stipendio l’anno) è in trattativa con la Juve e
(ci hanno messo anche) il Milan. Ci prendiamo in giro?! Per carità, il
giocatore ci verrebbe pure in Italia, ma il problema sono tutti riconducibili
agli aspetti economici. Mancano i picciuli
insomma. Le soluzioni sono due: 1) istituiscono l’8x1000 per aiutare un
povero ragazzo colombiano; 2) si potrebbero fare gli occhi dolci allo sponsor,
così forse qualcosa la si riesce pure a racimolare. La dura verità? Il calcio
italiano deve mirare
ad altro al momento. Così, l’alternativa Juve si chiama Podolski, campione del
mondo epurato dall’Arsenal, che farebbe comodo a Max; per il Milan il sostituto di SuperMario (che
continua a rompere anche dall’Inghilterra) sarà quasi sicuramente il redivivo
Torres, che non sarà quello dei tempi di Liverpool, ma dovrebbe ancora avere
qualche colpo in canna. Poi sarà il turno di Cerci e di un Mister X per il
centrocampo, un classico capo estivo che non manca mai nell’armadio di Galliani.
Capitolo Inter. Sarà difficile far
tagliare a Lavezzi, che ha 29 anni, due milioni dalla busta paga. Ausilio dovrà
corteggiarlo ed essere uno stallone latino americano, con tanto di invito a
cena, rose rosse e poi per il fine serata chissà come si metteranno le cose. Magari un bacetto
ci scappa. Per un matrimonio che potrebbe iniziare, un altro, quello con
Guarin, pare arrivato ai titoli di coda. L’Inter sta provando in tutti i modi a venderlo,
ma a chi?! Proposto alla United, ma Van Gaal gli preferirebbe De Jong. Proposto
allo Zenit, ma i russi devono prima vedere cosa riescono a quagliare nei
preliminari di Champions. C’era la Juve, ma sappiamo tutti come è andata a
finire in illo tempore. Alla fine
probabilmente rimarrà lì dove è, per formare un centrocampo alla Die Hard (Duri a morire) con M’Vila e
Medel. Da Milano a Roma, facciamo un
salto lungo 476 km per capire quanto caldo fa nella capitale. I Giallorossi
lavorano per la cessione di Benatia che continua a fare i capricci
ed intanto si sono assicurati Manolas, difensore centrale greco, ed è in
dirittura d’arrivo anche Basa dal Lille, 32 primavere alle spalle e con tanta
voglia di fare la gara de “il più vecchio sono io” con Cole, Keita e Maicon. Ho
finito, mi sono scocciato pure di scrivere, solo un’ultima cosa: Lodi al Parma.
Stop.
Leandro Alfonso
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