BITETTO - Ecco il tabellino della partita Bari-Brescia,
valida per la diciottesima giornata di Serie A, finita sul risultato
di 0-3:
PINK
BARI (3-5-2): 1 Di Bari; 3 Novellino, 5
Trotta (72’ 15 Paolillo), 6 Spelic (60’ 14 Conte); 2 Dell’Ernia, 8 Moore, 4
Anaclerio, 7 Pinto (49’ 17 Ceci), 10 Akherraze; 9 Clelland, 11 Rogazione. A
disposizione: 12 Laforgia, 13 Maffei, 16 Miranda. All.: Isabella Cardone.
ACF
BRESCIA FEMMINILE (4-3-3): 1 Marchitelli; 2 Nasuti, 3 D’Adda, 4 Karlsson, 5
Linari (86’ 15 Zizioli); 6 Rosucci, 7 Tarenzi (66′ 14 Prost), 8 Alborghetti; 9
Sabbatino (84′ 17
Boattin), 10 Girelli, 11 Bonansea. A disposizione: 12 Caesar, 13 Zanoletti, 16
Costi. All.: Milena Bertolini.
GOL:
17′
Tarenzi (BR), 23′
Sabbatino (BR), 83′
Bonansea (BR).
Ammonite: Rosucci (BR), Sabbatino (BR).
Arbitro: Simone Petracca di Lecce, assistito da Vincenzo
Vitobello di Barletta e Michelangelo Azzariti di Barletta.
PINK BARI-ACF BRESCIA FEMMINILE 0-3, LA CRONACA
C’è
stata contesa fino alla fine. Le otto sberle dell’andata sono dimenticate. La
Pink perde 0-3 contro il Brescia, ma non soccombe. Le Leonesse battono un Galletto capace di difendersi
con dignità e stile.
Cardone
si è scoperta sarta prima e durante il testacoda di classifica: alle
indisponibilità a vario titolo di Olivieri, Libutti, Vitanza e Di Palo, si è
aggiunta in corso d’opera anche la noia muscolare di Trotta, il cui infortunio
ha reso la coperta terribilmente corta.
L’inizio
è di marca biancorossa, Dell’Ernia conclude di destro dopo i primi vagiti
dell’incontro, tentativo fuori.
Il
Brescia bussa all’undicesimo, Tarenzi al volo da buona posizione, pallone sul
fondo.
La
numero 7 non sbaglia invece al diciassettesimo, quando intercetta al limite una
palla mangiucchiata dalle maglie di casa e nei pressi della porta incrocia per
il vantaggio lombardo.
Sei
minuti dopo, ecco il raddoppio delle ragazze di Bertolini. Girelli su punizione
tocca morbidamente per Sabbatino, rapace nel girare alle spalle del portiere Di
Bari.
La
Pink torna a fasi viva a metà frazione: Linari ferma Clelland con la mano
dentro l’area, per il direttore di gara il tocco non è passibile di rigore.
A
pochi istanti dal duplice fischio è enorme l’occasione sprecata da Rosucci; la
centrocampista della Nazionale completamente sola ha il tempo di stoppare,
guardare l’ultimo baluardo e… sparacchiare alto, col sinistro, da pochi passi.
Nel
secondo tempo c’è spazio e proscenio per Chiara Marchitelli. L’estremo
difensore delle biancoblu e della Nazionale è prodigiosa al
cinquantaquattresimo, distendendosi fino al proprio palo sinistro per togliere
dall’angolino una gittata al volo di Clelland.
Sul
susseguente calcio d’angolo mischione clamoroso, sfera sui piedi di Anaclerio
che in equilibrio precario non inquadra lo specchio con una coraggiosa
rovesciata.
Il Brescia, rintuzzati i tentativi avversari, si
riaffaccia in avanti alla ricerca del tris. Tarenzi al 61' ha un’occasione-gol
clamorosa, sventata da una Di Bari ancora una volta tirata a lucido.
Il vicecapitano di giornata si supera altre due
volte su Bonansea e Sabbatino, ma nulla può all’ottantatreesimo.
Ancora Bonansea, scattata sull’incrocio della
retroguardia, conclusione rasoterra e terzo punto esclamativo delle campionesse
d’Italia in carica.
Il
prossimo sabato sarà di stop, arriva la sosta di campionato, l’ultima della
stagione.
Nel
mirino c’è il crocevia di Cuneo, autentico spareggio per continuare a cullare
il sogno salvezza.
PINK BARI-ACF BRESCIA FEMMINILE 0-3, LE
DICHIARAZIONI
BITETTO - Queste le dichiarazioni rilasciate dalla
mister Isabella Cardone e dalla centrocampista Saida Akherraze nel post partita
di Bari-Brescia, terminata 0-3.
Cardone:
«La Pink è in crescita, si sa sacrificare e sa soffrire. Siamo un’altra squadra
rispetto all’andata. Questo miglioramento è frutto non solo degli innesti di
mercato, ma di uno spirito di sacrificio da parte di tutti. Oggi hanno giocato
titolari Dell’Ernia del ‘99 e Novellino del ‘97. Tutte le giocatrici che
vengono chiamate in causa stanno dando il massimo. Un plauso a loro. Forse i
tre gol ci puniscono oltremodo, perché le ragazze hanno fatto davvero bene
contro un avversario di caratura europea. Abbiamo anche avuto la possibilità di
riaprire il risultato. Ma va bene così. Questo piglio ci tornerà utile quando
dovremo lottare novanta minuti a Cuneo. Quella in Piemonte è la nostra finale
per rimanere in A, per questo a mezz’ora dalla fine ho tolto la diffidata
Spelic. Abbiamo due settimane per prepararci e trovare tutte le soluzioni
possibili. Non sarà una partita facile. Dobbiamo avere più voglia di loro,
quelle sfide si vincono anche così. L’importante è mantenere questa intensità
per novanta minuti. Con le piccole è più difficile, ci stiamo lavorando. Sono
sicura che queste ragazze dimostreranno di poter fare risultato pure fuori
casa. L’ambiente Pink merita la salvezza. Tutte le componenti stanno facendo
l’impossibile per la crescita e la valorizzazione del calcio femminile. La
società, i tecnici, le atlete, il Comune di Bitetto che mette a disposizione un
impianto adeguato, i tifosi che ancora una volta hanno tifato fino al
novantesimo. Nelle nostre intenzioni volevamo questo, volevamo essere
protagoniste. Ora dobbiamo fare i punti, e i punti vanno fatti sul campo».
Akherraze:
«Era una bella sfida. Dopo Pordenone e Firenze avevamo la rabbia giusta per
giocare contro una grande squadra. Abbiamo cercato di dare il massimo, per
questo siamo contente. Ma abbiamo visto che loro sono di un altro pianeta e noi
abbiamo molto da lavorare. Sono arrabbiata, perché contro questi squadroni che
concedono rarissime occasioni bisogna metterla dentro e noi non l’abbiamo fatto.
C’è anche da dire che se abbiamo perso soltanto tre a zero è grazie ad una
grande Peppa Di Bari, ha salvato tante volte la porta, dobbiamo darle tanti
meriti. I cambi difensivi? In allenamento siamo sempre tutte assieme, ormai ci
conosciamo, i singoli fanno quello che dice l’allenatrice. Dell’Ernia e
Novellino sono giovani, però hanno fatto un ottimo lavoro. Cuneo? Noi abbiamo
bisogno di una vittoria. Sono sicura che con due settimane per preparare la
sfida saremo pronte. Punti fuori casa? È un problema mentale. La società fa
tutto per metterci a nostro agio in trasferta, la mancanza di risultati è
soltanto colpa nostra. Non ci manca nulla per invertire la rotta».
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