Sabato al
PalaMazzola comincia la serie con Torre Maggiore per un posto “storico” in D.
Coach Voltasio:
“Fin qui è stato bellissimo ma non vogliamo fermarci sul più bello”
Prima missione
compiuta! Eliminato il Bitonto in gara3 dei play off con un perentorio 76 a 51
per la Virtus Pallacanestro Taranto è già cominciato il countdown per la finale
con il Torre Maggiore Daunia. Sabato alle ore 19 al PalaMazzola (ingresso
gratuito da via Venezia) i ragazzi terribili in “orange” si giocheranno un
posto tra i “grandi” per la vittoria del campionato “Promozione” e l’accesso in
Serie D.
Negli occhi ancora
la vittoria della serie di semifinale con Bitonto davanti a tanto pubblico
colorato di arancione. Una bella immagine sportiva di gioventù. Un'altra bella
immagine è stata quella di un esausto ma felice Sergio Voltasio, coach dei
baldi ragazzi virtussini U19 che, abbracciato alla sua cara figlioletta, si
godeva lo spettacolo di gioia. Queste le sue parole nell’intervista concessa a
Toni Cappuccio per multimedia Cus: “E' andata bene, come speravamo, anche se
non è stato semplice con le due precedenti partite, sia quella vinta in gara1
al PalaMazzola e sia quella persa in gara2 a Bitonto che abbiamo dovuto giocare
con una formazione rimaneggiata per via della concomitanza con l'ultima partita
di serie B di Casa Euro con Vasto. Purtroppo, in quella occasione, da parte
bitontina non ci è stata “concessa sportivamente” la variazione di data. Avevamo
quindi la volontà di “vendicare”, sempre sportivamente parlando, lo sgarbo con
una franca vittoria ed è quello che è avvenuto. Ringrazio innanzitutto i miei
ragazzi che, pur sottoposti ad un vero e proprio tour de force, hanno speso
tante energie per chiudere la partita. Il Bitonto, comunque, ha confermato di
essere una buona squadra con la miglior difesa del nostro girone, con buon
contropiede ed ottimi tiratori. Questo aumenta il valore del nostro successo
perchè abbiamo lavorato molto su questi aspetti per cui, contro la miglior
difesa, abbiamo messo in campo il nostro miglior attacco”.
Se contro una buona
difesa i ragazzi hanno messo a canestro ben 76 punti vuol dire che anche questa
volta il buon attacco ha avuto la meglio, anche se i due sistemi devono andare
sempre in sinergia e mai in discontinuità intensiva. “E' senz'altro vero, come
da manuale – aggiunge Voltasio - Infatti anche noi abbiamo migliorato
l'intensità difensiva sapendo della loro
efficacia anche in attacco. Il gran lavoro preparatorio vissuto tutto l'anno ha
pagato. Il merito però non è solo mio ma, giustamente, condiviso con il nostro
maestro Sandro Albanese e con coach Nicola Leale. Insomma un buon lavoro di
squadra”.
Vuol dire che la
scelta di rendere la prima squadra maggiore di serie B, più di prossimità agli
under 19, è stata molto oculata per una crescita migliore di quest'ultimi? “Scelta
ottima – risponde il tecnico tarantino - I ragazzi del vivaio virtussino hanno,
così, potuto vivere ed incamerare più direttamente e con maggiore minutaggio la
diversa chimica di squadre dotate di giocatori di grande e variegata
esperienza, consentendo ai nostri giovani di condividerla con i più grandi,
anche se sempre molto giovani, della prima squadra del Cus-Casa Euro”.
D'altronde, non
bisogna mica aspettare altri anni per buttare nella mischia talenti di 19 anni
nel pieno della progressiva maturazione, altrimenti si rischia di provocare una
pericolosa involuzione: “Non posso che essere d'accordo! Mai come in questa
stagione abbiamo cercato di sposare questo assioma, ottenendo promettenti
risultati con buona soddisfazione di prospettiva tra i nostri ragazzi del
vivaio. Vedere i propri compagni emergere con buoni risultati al cospetto di
giocatori affermati non può che generare volontà di crescita anche da parte
degli altri loro coetanei. Infatti, nella prima parte della stagione, i ragazzi
giocavano ancora con un po' di timore nei contatti e nell'intensità di gioco
efficace. Nel girone di andata, non abbiamo preso né falli tecnici, né
espulsioni. Ciò significa che giocavamo un po' in punta di piedi mentre il
basket, sappiamo, è anche gioco “maschio” quando serve. Nel girone di ritorno,
invece, abbiamo migliorato quest'intensità psicofisica e, naturalmente, falli e
qualche espulsione non sono mancati ma, paradossalmente, questo ha significato
una crescita tecnica e mentale”.
A questo punto,
però, non è ancora finita per il gran salto in serie D? “No! Non è finita
perchè ora dovremo affrontare in finale il Torremaggiore Daunia che vinto in
gara3 contro il Martina per 59 a 54. Della squadra dauna non conosciamo molto
se non dalle statistiche. In ogni caso se è riuscita ad eliminare il Martina
che ci aveva battuto 2 volte in campionato vuol dire che è decisamente un osso
duro. Comunque, a questo punto, non
dobbiamo fare molti calcoli. Noi dobbiamo dimostrare la nostra maturità e la
volontà di finire in bellezza”.
Appuntamento dunque
sabato 2 maggio alle ore 19 in un PalaMazzola colorato d’arancione sperando di
porre le base per la festa…Promozione.
LUCA FUSCO-FOTO PULLARA
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