L’attaccante
arrivata all’Upc dal Pordenone, è pronta a mettersi a disposizione
della squadra e a togliersi più di qualche soddisfazione
E’ carica Chiara Paroni in vista della nuova stagione. L’attaccante, tra i volti nuovi dell’Upc
Tavagnacco, è pronta a guidare la squadra friulana verso traguardi importanti. Il nome dello sponsor sulla maglia è lo stesso dell’anno passato(Graphistudio), ma il salto di Paroni da Pordenone a Tavagnacco può rappresentare una svolta nella carriera della calciatrice friulana, nata a San Vito al Tagliamento nel 1991.
«Sono molto entusiasta di questo cambio di società e ho tanti stimoli insieme a una gran voglia di fare bene davanti a persone che di calcio ne sanno, e tanto. Voglio solo concentrarmi e dare il meglio di me stessa, in allenamento come in partita, se troverò spazio».
Che impressione ti ha fatto il gruppo del Tavagnacco?
«Il
gruppo è ben amalgamato, non ci sono gruppetti né in campo né
all’interno dello spogliatoio. Tutti lavoriamo insieme e questo è senza
dubbio un elemento positivo».
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
«Voglio dare il mio contributo alla squadra, magari portando a segno qualche rete e facendo delle belle prestazioni».
Nella tua carriera hai sempre giocato in Friuli. Non hai mai avuto la tentazione di provare esperienze fuori regione?
«L’anno
scorso avrei potuto fare un’esperienza alla Torres, ma alla fine non se
ne è fatto nulla perché la mia vecchia società, il Pordenone, non mi ha liberata. Sarebbe stato un cambiamento radicale, di vita, ma non si è concretizzato».
Quando ti sei avvicinata al mondo del pallone?
«Ho iniziato a giocare a sei anni con l’Esperia 97, squadra maschile di Mortegliano. A 13 anni sono passata al Chiasiellis e poi a Pordenone».
Che idea ti sei fatta del calcio femminile?
«Le cose potrebbero andare sicuramente meglio. Basta vedere il ritardo con cui è stato reso noto il calendario quest’anno. Servono dei cambiamenti nel sistema perché i margini di miglioramento sono notevoli».
Un’ultima battuta sul calendario della nuova serie A.
«L’inizio
è bello tosto. Nelle prime partite le squadre devono ancora rodarsi e
questo vale per noi ma anche per le nostre avversarie. Vedremo, forse incontrare squadre forti all’inizio può essere un vantaggio per noi».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco
Alessandro Cesare
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