Roma – L’Atletico Morena parte col piede giusto nel girone G di Prima
categoria. All’Amedeo Fabrizi, la squadra capitolina vince per 2-1 sul
Castelverde, passato inizialmente in vantaggio per un’autorete e poi
sorpassato dalla prima rete di Enrico Polani con la maglia dell’Atletico
(prima dell’intervallo) e dal guizzo di Balestrini a metà ripresa.
«Abbiamo dovuto aspettare un po’ per andare in vantaggio – dice Polani
-, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il nostro campo ha delle dimensioni
un po’ piccole e questo penalizza la squadra che ha una qualità media
elevata e che, anche a livello fisico, ha alcuni giocatori di stazza
importante a cui serve un po’ più di tempo per entrare nel pieno della
forma». Polani, che aveva sbagliato un rigore nella prima sfida
stagionale di Coppa Lazio contro la Nuova Virtus
(«Erano più di dieci anni, dai tempi di Viterbo, che non ne sbagliavo uno, ma praticamente l’ho passata al portiere» sorride l’attaccante), ha subito timbrato il cartellino in avvio di campionato. «Ma il gol è merito di “Bobo” Placidi che mi ha fornito un assist perfetto. Tra l’altro – scherza Polani – sono stato anche sorpreso dal fatto che mi abbia passato il pallone invece di tirare in porta». In estate ha fatto scalpore la scelta dell’attaccante romano classe 1980 di scendere di categoria dopo una carriera di grande prestigio (ha giocato per anni tra i professionisti con le maglie, tra le altre, di Lodigiani, Viterbese, Latina, Benevento, Cosenza e Salerno e negli ultimi due anni è stato in Eccellenza con Viterbese e Monterosi). «Devo dire la verità: il calcio a livello strutturale e organizzativo a certi livelli mi ha fatto veramente venire la nausea e potrei stare qui a parlarne a lungo. Io la mia carriera l’ho fatta, a me dispiace per tantissimi ragazzi italiani che vengono mandati allo sbando o altri con capacità a cui passano davanti i “raccomandati” di turni. Per questo a mio figlio Samuel di sette anni, che per fortuna ha scelto di fare un altro sport (il basket, ndr), sconsiglierei vivamente di entrare in questo mondo. Ho scelto l’Atletico Morena per una scelta di vita, proprio per stare più vicino a mio figlio e per vivere questo sport che ancora amo con una passione pura. La scelta è ricaduta sull’Atletico Morena non per caso: qui c’è una proprietà che potrebbe ambire ad altissimi livelli e che vuole arrivare con il tempo a grandi palcoscenici: non ho dubbi che ci riuscirà perché ci sono tutte le condizioni. Io ho sposato la loro filosofia e mi piacerebbe rimanere qui a lungo, anche dopo la fine della mia carriera di calciatore». Domenica prossima, infine, l’Atletico Morena farà visita alla Borghesiana che ha impattato per 0-0 a Rocca Priora nella prima giornata di campionato.
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(«Erano più di dieci anni, dai tempi di Viterbo, che non ne sbagliavo uno, ma praticamente l’ho passata al portiere» sorride l’attaccante), ha subito timbrato il cartellino in avvio di campionato. «Ma il gol è merito di “Bobo” Placidi che mi ha fornito un assist perfetto. Tra l’altro – scherza Polani – sono stato anche sorpreso dal fatto che mi abbia passato il pallone invece di tirare in porta». In estate ha fatto scalpore la scelta dell’attaccante romano classe 1980 di scendere di categoria dopo una carriera di grande prestigio (ha giocato per anni tra i professionisti con le maglie, tra le altre, di Lodigiani, Viterbese, Latina, Benevento, Cosenza e Salerno e negli ultimi due anni è stato in Eccellenza con Viterbese e Monterosi). «Devo dire la verità: il calcio a livello strutturale e organizzativo a certi livelli mi ha fatto veramente venire la nausea e potrei stare qui a parlarne a lungo. Io la mia carriera l’ho fatta, a me dispiace per tantissimi ragazzi italiani che vengono mandati allo sbando o altri con capacità a cui passano davanti i “raccomandati” di turni. Per questo a mio figlio Samuel di sette anni, che per fortuna ha scelto di fare un altro sport (il basket, ndr), sconsiglierei vivamente di entrare in questo mondo. Ho scelto l’Atletico Morena per una scelta di vita, proprio per stare più vicino a mio figlio e per vivere questo sport che ancora amo con una passione pura. La scelta è ricaduta sull’Atletico Morena non per caso: qui c’è una proprietà che potrebbe ambire ad altissimi livelli e che vuole arrivare con il tempo a grandi palcoscenici: non ho dubbi che ci riuscirà perché ci sono tutte le condizioni. Io ho sposato la loro filosofia e mi piacerebbe rimanere qui a lungo, anche dopo la fine della mia carriera di calciatore». Domenica prossima, infine, l’Atletico Morena farà visita alla Borghesiana che ha impattato per 0-0 a Rocca Priora nella prima giornata di campionato.
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Area comunicazione Atletico Morena calcio
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