Real Castellaneta- Taranto c5 1-5 Reti: (Rambaldi 4', 17', De Risi 28' e 47', Queija 30' più 1' (C), Zelletta 53')
Real Castellaneta: Galato, Gorghini, Tagliente, Queija, Sorino, Grasso, Balestra, Parabita, Casamassima, Bongermino (C), Valenzano, Gadaleto C. All: Gadaleto.
TARANTO C5: Reale, Locorotondo, Cordola, Sardiello, De Risi, De Iaco, Rambaldi (C), Zelletta, L'Ingesso, Roberti, Turi, Vitale. All: Buonafede
Ammoniti: Gorghini (C), Roberti (T), Queija (C), Bongermino (C), Parabita (C). Espulsi: Buonafede tra primo e secondo tempo.
Corner: 10-4 Recuperi: 2' e 1' Arbitro: Rafoschieri di Bari Spettatori: 150 circa
Ancora un fattaccio che in un certo senso penalizza gli sportivissimi ragazzi tarantini ed il sempre corretto tecnico Fabio Buonafede. Nel corso della gara di coppa Puglia, giocata in quel di Castellaneta, un calciatore castellanetano (tra primo e secondo tempo), ha minacciato insistentemente l'allenatore ionico, che ha colpito il ragazzo con una spinta e si è beccato un giusto cartellino rosso. Fin qui tutto ok: in campo l'adrenalina esiste, guai se non fosse così. Inaccettabile ciò che accade, però, dopo il triplice fischio: il tecnico Fabio Buonafede viene aggredito con un paio di pugni all'altezza della tempia, dal papà e dallo stesso atleta biancorosso che con ferocia si sono avventati nei confronti del trainer ionico, che poi è stato portato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni, fortunatamente, sono buone. Forse qualcuno, in Lega dovrebbe aprire gli occhi: menomale che era il Taranto ed i tarantini quelli che minacciavano con armi pericolose i giocatori dell'Adelfia.... Per la seconda volta gli episodi sono andati contro una squadra che si è sempre dimostrata leale e amante della disciplina, con tra l'altro, una società sana alle spalle. Sarebbe arrivato il momento di trarre delle conclusioni ragionevoli: il calcio, il futsal e qualsiasi altro sport devono rappresentare agonismo e correttezza. Questi episodi vanno condannati. Ma passiamo al futsal, e alle emozioni di una partita vinta con merito e sportività dal team ionico, con le parole di Fabio Buonafede: "Per quanto riguarda la gara sono felice: i ragazzi l'hanno interpretata benissimo, prendendo soltanto un gol e non rischiando praticamente mai. Sicuramente, meglio nella prima frazione, ma nella ripresa abbiamo gestito l'1-3 alla grande".
INCIDENTI: "Non posso non aprire questa parentesi: sono stato espulso giustamente, lo accetto. Ma quello che mi è successo sugli spalti a fine gara è davvero un episodio "schifoso", che non c'entra nulla con uno sport meraviglioso come il calcio a 5. Fortunatamente sto bene, nonostante i due pugni vicino la tempia, ricevuti dal genitore e dallo stesso atleta con cui avevo battibeccato sul parquet. Peccato perchè questo fattaccio, rovina un rapporto di stima, che durava da anni, tra due storiche società".
Real Castellaneta: Galato, Gorghini, Tagliente, Queija, Sorino, Grasso, Balestra, Parabita, Casamassima, Bongermino (C), Valenzano, Gadaleto C. All: Gadaleto.
TARANTO C5: Reale, Locorotondo, Cordola, Sardiello, De Risi, De Iaco, Rambaldi (C), Zelletta, L'Ingesso, Roberti, Turi, Vitale. All: Buonafede
Ammoniti: Gorghini (C), Roberti (T), Queija (C), Bongermino (C), Parabita (C). Espulsi: Buonafede tra primo e secondo tempo.
Corner: 10-4 Recuperi: 2' e 1' Arbitro: Rafoschieri di Bari Spettatori: 150 circa
Ancora un fattaccio che in un certo senso penalizza gli sportivissimi ragazzi tarantini ed il sempre corretto tecnico Fabio Buonafede. Nel corso della gara di coppa Puglia, giocata in quel di Castellaneta, un calciatore castellanetano (tra primo e secondo tempo), ha minacciato insistentemente l'allenatore ionico, che ha colpito il ragazzo con una spinta e si è beccato un giusto cartellino rosso. Fin qui tutto ok: in campo l'adrenalina esiste, guai se non fosse così. Inaccettabile ciò che accade, però, dopo il triplice fischio: il tecnico Fabio Buonafede viene aggredito con un paio di pugni all'altezza della tempia, dal papà e dallo stesso atleta biancorosso che con ferocia si sono avventati nei confronti del trainer ionico, che poi è stato portato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni, fortunatamente, sono buone. Forse qualcuno, in Lega dovrebbe aprire gli occhi: menomale che era il Taranto ed i tarantini quelli che minacciavano con armi pericolose i giocatori dell'Adelfia.... Per la seconda volta gli episodi sono andati contro una squadra che si è sempre dimostrata leale e amante della disciplina, con tra l'altro, una società sana alle spalle. Sarebbe arrivato il momento di trarre delle conclusioni ragionevoli: il calcio, il futsal e qualsiasi altro sport devono rappresentare agonismo e correttezza. Questi episodi vanno condannati. Ma passiamo al futsal, e alle emozioni di una partita vinta con merito e sportività dal team ionico, con le parole di Fabio Buonafede: "Per quanto riguarda la gara sono felice: i ragazzi l'hanno interpretata benissimo, prendendo soltanto un gol e non rischiando praticamente mai. Sicuramente, meglio nella prima frazione, ma nella ripresa abbiamo gestito l'1-3 alla grande".
INCIDENTI: "Non posso non aprire questa parentesi: sono stato espulso giustamente, lo accetto. Ma quello che mi è successo sugli spalti a fine gara è davvero un episodio "schifoso", che non c'entra nulla con uno sport meraviglioso come il calcio a 5. Fortunatamente sto bene, nonostante i due pugni vicino la tempia, ricevuti dal genitore e dallo stesso atleta con cui avevo battibeccato sul parquet. Peccato perchè questo fattaccio, rovina un rapporto di stima, che durava da anni, tra due storiche società".
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