La numero 3 dell’Upc Tavagnacco, che si ispira al terzino della Roma, è pronta a dare il massimo con la maglia gialloblu. Con un pensierino alla Nazionale
Tra
poco più di due mesi compirà 20 anni, 15 dei quali passati su un campo
di calcio. Lei è Francesca Blasoni, uno dei neo-acquisti dell’Upc
Tavagnacco, arrivata dal Pordenone insieme ad altre quattro giovani
calciatrici. Sulla nuova stagione ormai alle porte dimostra di avere le
idee chiare: ha tutta l'intenzione di svolgere un ruolo da protagonista.
Proprio come sta facendo il suo ‘idolo’ sportivo alla Roma, Lucas
Digne.
Ormai da qualche mese sei entrata a far parte della famiglia del Tavagnacco. Come ti trovi?
«A Tavagnacco mi trovo molto bene, il gruppo è compatto nonostante la differenza d’età tra le giovani e le senatrici. Ho avuto un po’ di difficoltà all’inizio della preparazione per un problema alla caviglia che mi porto dietro dalla scorsa stagione, ma ora tutto è tornato a posto».
L’inserimento nello spogliatoio dell’Upc è stato naturale?
«Dopo due anni trascorsi nel Pordenone non ci sono stati problemi. Anche perché siamo cinque ad esserci trasferite dalla Destra Tagliamento».
Che effetto ti ha fatto giocare il derby di Coppa contro la tua ex squadra?
«E’ stato emozionante, sia perché si è trattato di un derby, sia perché ho rivisto il mister, i dirigenti e alcune mie ex compagne. Però dopo il fischio d’inizio sono diventati avversari».
Dove volete arrivare quest’anno?
«Non ci poniamo limiti. Vogliamo arrivare in alto e migliorare il piazzamento della scorsa stagione. Siamo pronte a mettere in difficoltà chiunque, Verona e Brescia compresi».
E la calciatrice Blasoni che aspettative ha?
«Spero di migliorarmi e sono convinta che in un gruppo di livello come quello dell’Upc tutto sia possibile. L’obiettivo è mettere in difficoltà la mister ogni sabato per la formazione».
E un pensiero alla Nazionale lo fai?
«Ormai non rientro più nella Under 19 e quindi dovrò lavorare ancora più duramente per meritarmi una maglia nella Nazionale maggiore. L’Azzurro resta comunque un obiettivo».
Che idea ti sei fatta sulla protesta delle calciatrici?
«Credo che lo sciopero sia un’opportunità che abbiamo per far vedere che esiste anche un movimento femminile. Purtroppo, in questo momento, è l’unico modo per farci notare».
Quando hai cominciato a giocare a calcio?
«A 4 anni: mio padre allenava i Primi calci del Bearzi. Ho cominciato lì, nella squadra maschile».
Hai un giocatore a cui ti ispiri nel mondo del calcio?
«Tra i terzini mi piace molto Lucas Digne della Roma. E’ molto offensivo e questa è una qualità che apprezzo».
«A Tavagnacco mi trovo molto bene, il gruppo è compatto nonostante la differenza d’età tra le giovani e le senatrici. Ho avuto un po’ di difficoltà all’inizio della preparazione per un problema alla caviglia che mi porto dietro dalla scorsa stagione, ma ora tutto è tornato a posto».
L’inserimento nello spogliatoio dell’Upc è stato naturale?
«Dopo due anni trascorsi nel Pordenone non ci sono stati problemi. Anche perché siamo cinque ad esserci trasferite dalla Destra Tagliamento».
Che effetto ti ha fatto giocare il derby di Coppa contro la tua ex squadra?
«E’ stato emozionante, sia perché si è trattato di un derby, sia perché ho rivisto il mister, i dirigenti e alcune mie ex compagne. Però dopo il fischio d’inizio sono diventati avversari».
Dove volete arrivare quest’anno?
«Non ci poniamo limiti. Vogliamo arrivare in alto e migliorare il piazzamento della scorsa stagione. Siamo pronte a mettere in difficoltà chiunque, Verona e Brescia compresi».
E la calciatrice Blasoni che aspettative ha?
«Spero di migliorarmi e sono convinta che in un gruppo di livello come quello dell’Upc tutto sia possibile. L’obiettivo è mettere in difficoltà la mister ogni sabato per la formazione».
E un pensiero alla Nazionale lo fai?
«Ormai non rientro più nella Under 19 e quindi dovrò lavorare ancora più duramente per meritarmi una maglia nella Nazionale maggiore. L’Azzurro resta comunque un obiettivo».
Che idea ti sei fatta sulla protesta delle calciatrici?
«Credo che lo sciopero sia un’opportunità che abbiamo per far vedere che esiste anche un movimento femminile. Purtroppo, in questo momento, è l’unico modo per farci notare».
Quando hai cominciato a giocare a calcio?
«A 4 anni: mio padre allenava i Primi calci del Bearzi. Ho cominciato lì, nella squadra maschile».
Hai un giocatore a cui ti ispiri nel mondo del calcio?
«Tra i terzini mi piace molto Lucas Digne della Roma. E’ molto offensivo e questa è una qualità che apprezzo».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco
Alessandro Cesare
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