ROMA
– Dopo una lunga esperienza nel calcio a 11 tra Brescia, Borussia Dortmund,
Venezia e Nuorese, arriva all’Olimpus Gabriele
Ndoj, colosso di un metro e ottantasei centimetri, classe ’96, di
professione laterale. Inserito nell’Under 21 nazionale, alla corte del duo
Musci-Caropreso, Ndoj spiega le ragioni che lo hanno spinto a vestire la
casacca blues: “Sono venuto qui per
migliorarmi. Per me è la prima volta nel calcio a 5, devo abituarmi al meglio a
questa nuova realtà”.
Il futsal è molto diverso dal calcio, in particolare
per chi non lo ha mai giocato. “C’è
bisogno di molta grinta ed esplosività, nel calcio hai delle pause – queste
le impressioni del giocatore – nel futsal
è tutto più veloce, ci sono molti cambi di fronte. Bisogna muoversi velocemente
in brevilinea”. Veniamo ai ruoli in campo. Il fisico farebbe pensare ad un
difensore roccioso, di quelli vecchia maniera, e invece… “Nel calcio a 11 ho sempre giocato come terzino sinistro o come esterno
di centrocampo, in una linea a tre. Sono stato abituato a giocare esternamente
in campo. Al momento, non ho un ruolo definito. I mister mi stanno provando
come esterno e pivot”. Come è andato l’approccio con il mondo Olimpus? “Mi stanno aiutando tutti ad ambientarmi e a
calarmi in questo sport, parlandomi molto e dandomi indicazioni sugli errori
che commetto. Devo migliorare a livello tattico”. A dare il benvenuto a
Ndoj è il Responsabile dell’Area agonistica, Alessandro Angelucci: “Siamo sicuri delle doti tecniche e
atletiche di questo ragazzo – spiega – stiamo
apprezzando i suoi progressi in uno sport nel quale si è calato da pochi
giorni. L’Olimpus è una famiglia e siamo lieti che Gabriele ne sia entrato a
far parte. Colgo l’occasione per ringraziare l’amico Raoul Albani, ex tecnico
della nazionale Under 21, per avermi segnalato il ragazzo”.
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Marco Ottaviani
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